L’epidemia influenzale sta colpendo duramente l’Italia, con oltre 1,3 milioni di casi già registrati dall’inizio di questa stagione. Solo nell’ultima settimana, sono stati segnalati 370.000 nuovi malati. La situazione, come indicano le stime degli esperti, è destinata a intensificarsi, con una varietà di virus a circolare, tra cui quelli influenzali e altre patologie respiratorie. La presenza di varianti come H3N2 e H1N1 pone ulteriori rischi, specialmente in un periodo in cui le temperature stanno calando. Le previsioni suggeriscono che il picco dell’influenza potrebbe verificarsi intorno alle festività natalizie.
La diffusione dell’influenza e dei virus respiratori
Secondo Fabrizio Pregliasco, virologo e docente presso l’Università Statale di Milano, la circolazione di un mix di virus è confermata, con un’attenzione particolare rivolta ai più giovani: i bambini sotto i cinque anni sono i più colpiti, con un’incidenza di quasi 14 casi su mille visite pediatriche. Questo dato è allarmante rispetto alla popolazione generale, dove l’incidenza è molto più contenuta, con oltre sei casi su mille. La stagionalità di questi virus, combinata con le temperature in diminuzione, aumenta il rischio di contagi.
Il sistema di sorveglianza RespiVirNet, che fa capo all’Istituto Superiore di Sanità, ha evidenziato quanto questa stagione influenzale stia già creando preoccupazione. Il numero dei casi tende a crescere rapidamente, e ciò mette sotto pressione le strutture sanitarie già in difficoltà per affrontare altre patologie. Il mix di virus, tra cui il virus respiratorio sinciziale , mette in evidenza la necessità di strategie di prevenzione efficaci.
Il rischio delle varianti virali
Particolare attenzione è riservata al virus H3N2, una variante ‘australiana’ che ha dimostrato di essere altamente contagiosa e ha già causato un incremento significativo dei casi in altre parti del mondo. Questo virus ha alimentato una stagione influenzale molto pesante in diverse regioni, con un aumento delle complicanze anche per i soggetti più resilienti. La presenza costante di patogeni ha indotto esperti a monitorare con attenzione l’andamento della contagiosità di H3N2, che potrebbe avere un notevole impatto sulla salute pubblica.
Pregliasco sottolinea l’importanza della vaccinazione contro l’influenza, sostenendo che “la disponibilità dei vaccini deve aumentare e che le campagne di sensibilizzazione dovrebbero migliorare, specie per le categorie più vulnerabili quali anziani e persone con patologie pre-esistenti”. La vaccinazione è vista come un’arma fondamentale per fronteggiare i virus circolanti e ridurre il numero di hospitalizzazioni e complicanze severe.
Le aspettative per la stagione invernale
Con le temperature in calo e il periodo festivo alle porte, gli esperti prevedono che il numero di contagi continuerà ad aumentare. Le ailment di questi virus influenzali e respiratori non devono essere sottovalutati, poiché possono colpire in modo pesante le categorie a rischio e saturare i servizi sanitari. Gli appelli delle autorità mediche invitano la popolazione a prendere sul serio i rischi e a valutare la vaccinazione prima del picco dell’influenza.
La stagione influenzale 2024-25 si sta delineando come particolarmente complessa, con un’attenta sorveglianza necessaria per monitorare i tassi di contagio e le risposte sanitarie adottate. Con un adeguato approccio preventivo e una migliore informazione riguardo alla vaccinazione, si possono ridurre i danni potenziali di questa epidemia in corso. Le avvisaglie di una stagione intensa sono già visibili e rispondere prontamente a questi segnali è fondamentale per proteggere la salute pubblica.
Ultimo aggiornamento il 16 Novembre 2024 da Marco Mintillo