L’influenza si conferma senza tregua e con numeri elevati anche nel periodo delle festività pasquali. Sono già 15 milioni gli italiani che hanno contratto il virus o altre infezioni respiratorie in questa stagione, con una curva epidemiologica che rimane alta senza segnali di calo. Tra gli esperti, il virologo Fabrizio Pregliasco mette in guardia soprattutto in vista dei tradizionali incontri familiari e locali affollati di Pasqua e Pasquetta, invitando a utilizzare la mascherina in presenza di sintomi o situazioni di fragilità.
diffusione e impatto dell’influenza in italia nel periodo pasquale
I dati raccolti per la stagione influenzale 2024-2025 segnano un numero di contagi particolarmente rilevante: oltre 15 milioni di casi tra influenza e altri virus respiratori. La situazione resta critica, considerando che nelle settimane successive a Pasqua si registrano ancora circa 375mila nuovi casi ogni settimana.
Questa diffusione è superiore rispetto alle stagioni influenzali precedenti. Lo scenario si complica perché, nei giorni di festa, si moltiplicano incontri tra familiari e amici, situazione che facilita la trasmissione del virus. Gli ambienti chiusi e le occasioni di socializzazione affollate diventano terreno fertile per nuovi contagi.
la lezione della pandemia di covid-19
L’esperienza maturata durante la pandemia di Covid-19 ha mostrato quanto possano influire le condizioni ambientali e sociali sulla circolazione dei virus respiratori. Eppure, molte delle misure di prevenzione adottate negli anni scorsi sono ora meno praticate, con una possibile ricaduta sul controllo dei contagi da influenza.
le indicazioni di fabrizio pregliasco per contenere la diffusione del virus
Seguendo le linee di prudenza, il virologo Fabrizio Pregliasco ha sottolineato l’importanza del ritorno all’uso della mascherina in determinate condizioni. Ha ricordato che, in presenza di sintomi influenzali, l’utilizzo del dispositivo di protezione rimane la strategia più efficace per impedire la trasmissione.
Pregliasco ha indicato come prioritaria la protezione delle persone fragili, ovvero anziani, immunodepressi o chi soffre di patologie croniche, invitando a limitare per loro i contatti con persone potenzialmente contagiose o in luoghi affollati.
Il messaggio dell’esperto si basa su un buon senso che dovrebbe riemergere tra la popolazione: evitare scambi ravvicinati in caso di malessere e adottare misure per ridurre la diffusione del virus. Questi comportamenti, semplici da applicare, contribuiscono a non aggravare la situazione sanitaria, specie in momenti come le festività, quando gli incontri sociali aumentano.
sistema immunitario e responsi delle difese dopo anni di minore esposizione
La pandemia di Covid-19 ha stravolto le abitudini di vita e, di riflesso, anche il rapporto tra organismo umano e agenti patogeni. Una conseguenza importante è che il sistema immunitario ha affrontato una minore esposizione ai virus, inclusi quelli influenzali, per un periodo prolungato.
aumento della suscettibilità nelle categorie più vulnerabili
Questa minore esposizione ha probabilmente ridotto la capacità di difesa naturale, aumentando la suscettibilità alle infezioni stagionali oggi in circolazione. È un fenomeno che si osserva soprattutto nelle categorie più vulnerabili, come i bambini e gli anziani.
Il risultato è una curva di contagi più alta, anche in questa stagione influenzale. Lo sappiamo dalla presenza costante di casi che non diminuiscono dopo l’arrivo della primavera, momento in cui di solito i virus respiratori rallentano. Le restrizioni e le precauzioni adottate nei due anni di pandemia hanno quindi lasciato un’eredità che si traduce in maggiore attenzione verso questi virus.
confronto tra virus influenzali e nuovi virus emergenti: la gestione del rischio
Oltre agli agenti influenzali tradizionali, negli ultimi mesi si è parlato di nuovi coronavirus, come la scoperta del virus Hku5-CoV-2 in Cina. Pregliasco ha commentato questi sviluppi con cautela, invitando a mantenere un controllo attento ma senza allarmismi.
Questo approccio suggerisce la necessità di monitorare ogni segnale collegato a nuovi agenti patogeni, prendendo le misure idonee per prevenire eventuali crisi sanitarie. Il bilanciamento tra vigilanza e fiducia nelle capacità di risposta del sistema sanitario è centrale in questo momento.
raccomandazioni concrete per la popolazione italiana
In Italia, intanto, l’attenzione resta alta sulla diffusione dell’influenza stagionale. Le raccomandazioni degli esperti si concentrano su comportamenti concreti: chi ha sintomi deve indossare la mascherina, evitare contatti non strettamente necessari, e proteggere le persone più vulnerabili. Ritornare a queste pratiche può contenere l’ondata di infezioni in un periodo cruciale per la vita sociale del paese.