In un contesto invernale caratterizzato da sport sulla neve, lesioni ai legamenti e fratture rappresentano il maggior rischio per gli sciatori e snowboardisti. Secondo un recente studio condotto dall’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, il 70% degli incidenti avviene per negligenza individuale e non necessariamente sulle piste più impegnative. I dati raccolti offrono spunti per migliorare la prevenzione di infortuni nella stagione invernale 2023/2024.
Rischi e modalità di infortunio
Il focus di questo studio ha riguardato principalmente il comportamento degli atleti sulle piste. Precisamente, la metà degli incidenti si verifica su tracciati di media difficoltà, smentendo il mito che le piste nere siano le più pericolose. Inoltre, il periodo di maggiore rischio si colloca nelle prime due ore di sci. Gli autori hanno analizzato 579 interviste a pazienti che hanno ricevuto assistenza presso l’Ospedale di Bressanone, riscontrando la prevalenza di infortuni tra sciatrici e sciatori di età avanzata e con esperienza consolidata. Questo segmento demografico risulta maggiormente soggetto a fratture, mentre i giovani, in genere, incorrono più frequentemente in lesioni ai legamenti.
Un dato interessante emerso dalla ricerca è la distribuzione di genere tra i feriti, con una leggera predominanza maschile rispetto al sesso femminile . Evidenti differenze se si considerano il tipo di infortunio e il profilo degli sportivi coinvolti, dove le lesioni ai legamenti hanno fatto registrare una percentuale del 36,8%, seguendole le fratture con un 35,75%.
Fattori ambientali e comportamentali
I fattori che influenzano l’incidenza di infortuni si rivelano principalmente legati all’abilità del singolo sciatore piuttosto che a condizioni meteorologiche o qualità della neve, che non sembrano incidere significativamente. Nonostante il 61,3% degli interpellati si considerasse abile sugli sci, un terzo degli infortuni ha colpito il ginocchio . Rigorosamente collegato alle prestazioni, il livello di preparazione fisica è emerso come un elemento cruciale nella prevenzione.
La ricerca ha evidenziato che la maggior parte degli incidenti si è verificata con belle condizioni atmosferiche, suggerendo che gli utenti tendono a fidarsi eccessivamente delle proprie capacità in questi contesti. Questo studio mette in discussione l’idea prevalente che situazioni di scarsa visibilità o meteo avverso siano le più insidiose.
Necessità di misure preventive e preparazione
Dalla ricerca è emersa chiaramente l’urgenza di implementare strategie di sicurezza sulle piste. Gli utenti più anziani e con maggiore esperienza si trovano in una posizione vulnerabile, pertanto è fondamentale adottare misure preventive mirate. Gli esperti hanno sottolineato l’importanza di incoraggiare gli sciatori a prestare attenzione al proprio stato di stanchezza fisica e a iniziare una preparazione atletica adeguata prima dell’inizio della stagione.
Le autorità sanitarie locali, incluse le dichiarazioni dell’assessore provinciale alla Salute Hubert Messner e del direttore sanitario Josef Widmann, mettono in risalto quanto sia cruciale riconoscere il valore della prevenzione e dell’educazione degli utenti. Widmann, in particolare, ha sottolineato che una buona preparazione contribuisce a migliorare la sicurezza sulle piste e limita il verificarsi di infortuni significativi.
Implicazioni per il servizio sanitario e il supporto agli infortunati
Le raccomandazioni provenienti dallo studio non si limitano alla prevenzione, ma spaziano anche alla gestione degli infortuni in ambito ospedaliero. Il primario Christian Schaller ha evidenziato come le informazioni raccolte possano guidare lo sviluppo di misure più efficaci per affrontare le lesioni da sport invernali. È auspicabile migliorare la preparazione del personale e ottimizzare l’allocazione delle risorse nei reparti di Pronto Soccorso durante i picchi di attività invernale. Questi approcci sono imprescindibili per ridurre il carico sulle strutture sanitarie e garantire un’assistenza tempestiva ai feriti.
I dati portati alla luce dallo studio offrono un’analisi fondamentale per comprendere le dinamiche degli infortuni sulla neve e rappresentano un punto di partenza per future ricerche e interventi nella sicurezza degli sport invernali.
Ultimo aggiornamento il 17 Gennaio 2025 da Marco Mintillo