Inizia la collaborazione tra il Parco archeologico del Colosseo e El Jem in Tunisia

Inizia la collaborazione tra il Parco archeologico del Colosseo e El Jem in Tunisia

Il Parco archeologico del Colosseo avvia una missione di valorizzazione a El Jem, Tunisia, per documentare e preservare i mosaici delle antiche domus in collaborazione con istituzioni locali.
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Inizia la collaborazione tra il Parco archeologico del Colosseo e El Jem in Tunisia - Gaeta.it

Il Parco archeologico del Colosseo ha dato avvio a una missione importante all’interno del sito di El Jem, un’antica città romana conosciuta come Thysdrus. Situata in Tunisia, questa località è celebre per il suo imponente anfiteatro e per le straordinarie rovine che includono abitazioni decorate con mosaici, affreschi e splendidi giardini. L’iniziativa si inserisce in un contesto di collaborazione internazionale nel campo della valorizzazione del patrimonio culturale.

La missione a El Jem

L’inizio della missione è stato ufficialmente sancito da un accordo di collaborazione firmato nel mese di aprile 2024 tra il Parco archeologico del Colosseo, l’Institut Nationale du Patrimoine e l’Agence de Mise en Valeur du Patrimoine et de Promotion Culturelle. Questa intesa permette la condivisione di competenze e risorse nella documentazione e valorizzazione del sito. Il Parco è rappresentato da due funzionarie, Federica Rinaldi e Angelica Pujia, coinvolte in una campagna di rilievo e documentazione grafica e fotografica dei mosaici presenti nel Museo e nelle domus di El Jem.

Particolare attenzione è rivolta a tre domus in particolare: la Sollertiana, la Domus del Pavone e la Domus dei Delfini. La missione prevede anche che topografi esperti, coordinati da Pietro Gasparri, eseguano rilievi dettagliati. Questi interventi non solo mirano alla catalogazione dei preziosi mosaici, ma intendono anche posare le basi per futuri interventi di recupero e valorizzazione.

Interazioni con i colleghi tunisini

Durante il soggiorno, le rappresentanti del Parco archeologico del Colosseo hanno avuto l’opportunità di interfacciarsi con i rappresentanti tunisini della ricerca e della conservazione del patrimonio. Tra i professionisti coinvolti spiccano Anis Hajlaoui, ispettore generale, e Rachid Hamdi. I colloqui hanno permesso di affrontare tematiche di lavoro attuali, la modalità di coinvolgimento del personale locale, e soprattutto lo scambio di dati e conoscenze. La cooperazione sarà fondamentale per ottimizzare le future attività di conservazione e valorizzazione del sito, in un contesto di collaborazione sint-sostenibile.

Tempistiche e prevedibili interventi futuri

La prima fase della missione si protrarrà fino a metà aprile 2025. Al termine di questo periodo, seguiranno lavori di elaborazione dei dati topografici e di rilievo raccolti. A maggio e giugno, sono previsti interventi di manutenzione straordinaria sulle superfici musive delle domus. Questi lavori sono essenziali per mantenere la bellezza e l’integrità del patrimonio artistico di El Jem, che continua a rappresentare un punto di attrazione per turisti e studiosi di archeologia.

Coordinare il lavoro di recupero e valorizzazione del patrimonio culturale è un obiettivo ambizioso, che offre l’opportunità di rafforzare legami culturali e professionalità tra Italia e Tunisia. Queste azioni non solo contribuiranno alla salvaguardia del sito, ma anche a una maggiore apertura verso l’accessibilità per tutti coloro che desiderano scoprire le meraviglie di El Jem.

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