Inizio dei lavori di messa in sicurezza degli argini del fiume Ticino a Pavia: un intervento atteso

A metà ottobre inizieranno lavori di messa in sicurezza delle sponde del fiume Ticino a Pavia, finanziati dalla Regione Lombardia con 900.000 euro. L’intervento, che durerà circa dieci mesi, prevede il rinforzo della base esistente e la costruzione di una nuova sezione difensiva. Saranno adottate misure di sicurezza per gestire eventuali reperti bellici o archeologici…
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Inizio dei lavori di messa in sicurezza degli argini del fiume Ticino a Pavia: un intervento atteso - Gaeta.it

Inizio dei lavori di messa in sicurezza degli argini del fiume Ticino a Pavia: un intervento atteso

A metà ottobre prenderanno avvio importanti lavori di messa in sicurezza sulle sponde del fiume Ticino a Pavia. Questo intervento, che interesserà un tratto di circa 330 metri nel Borgo Basso, è affidato all’Agenzia interregionale per il fiume Po e finanziato con un investimento di 900.000 euro da parte della Regione Lombardia. Si tratta di un importante passo per proteggere l’area e garantire una maggiore sicurezza contro l’erosione e il rischio di esondazioni.

Dettagli dell’intervento di messa in sicurezza

Caratteristiche del cantiere e degli interventi

L’area interessata dai lavori si trova in prossimità del ponte coperto di Pavia, un luogo significativo e frequentato. In questo contesto, i lavori di messa in sicurezza si prevede possano rivelarsi particolarmente complessi. Nel 2015, era stato effettuato un intervento d’urgenza che aveva comportato la costruzione di una barriera in gabbioni. Ora, l’obiettivo è il rinforzo della base di questa struttura. Si procederà mediante uno scavo per posizionare massi ciclopici, del diametro di 60 centimetri e dal peso di 300 chili, che supporteranno la difesa esistente.

Inoltre, si realizzerà una nuova sezione di difesa lunghe circa 180 metri, mirata a ripristinare la sponda erosa. Questo doppio intervento si propone di assicurare il tratto più stretto del fiume, dove la velocità della corrente è stata oggetto di studi approfonditi. Le simulazioni idrauliche condotte dall’AiPo hanno indicato che questi lavori sono essenziali per ridurre i rischi connessi all’erosione delle sponde.

Gestione del traffico e impatto sulla zona

Per facilitare la realizzazione dell’intervento, è prevista la rimozione di alcune imbarcazioni e pontili ormeggiati, tra cui la sede del Club Vogatori Pavesi. AiPo ha predisposto un piano per il trasporto dei circa 7.500 metri cubi di materiale necessari. Questo avverrà attraverso un pontone che garantirà il transito dei materiali direttamente sul fiume, evitando di congestionare il traffico nella zona del Borgo Basso.

Il termine previsto per il completamento dei lavori è fissato in dieci mesi, una tempistica prudente dovuta alla complessità delle operazioni. Tuttavia, AiPo ha dichiarato che esiste la possibilità di ultimare l’intervento in anticipo, grazie ad un’attenta pianificazione delle attività e all’ottimizzazione dei tempi.

Sicurezza e monitoraggio durante i lavori

Gestione del rischio e sorveglianza

Un aspetto fondamentale dell’intervento di messa in sicurezza è rappresentato dalle misure di precauzione adottate. AiPo ha avviato un’indagine preliminare per gestire il rischio di eventuali residuati bellici nel sito, una pratica particolarmente importante in aree con una storia complessa. Questa valutazione è indispensabile per garantire la sicurezza degli operai e l’integrità della zona durante le fasi di scavo.

In aggiunta, è previsto un incarico di sorveglianza durante tutto il corso dei lavori. Questo monitoraggio sarà particolarmente attento per quanto riguarda l’eventuale ritrovamento di reperti archeologici. Qualora venissero identificati materiali di interesse storico o culturale, sono state predisposte procedure per la loro corretta classificazione e censimento, in modo da tutelare il patrimonio culturale della zona.

L’intervento rappresenta, dunque, un’importante opportunità per rafforzare la sicurezza delle sponde del fiume Ticino, garantendo al tempo stesso la tutela dell’ambiente e del patrimonio storico locale.

Ultimo aggiornamento il 23 Settembre 2024 da Armando Proietti

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