L’Aquila si conferma all’avanguardia nella cura del dolore grazie a un innovativo intervento di stimolazione midollare effettuato dal reparto di neurochirurgia dell’ospedale locale. Sotto la guida del dottore Alessandro Ricci, il team medico è riuscito a offrire sollievo definitivo a un paziente affetto da dolore cronico agli arti inferiori, senza l’uso di farmaci. Questo caso rappresenta un significativo passo avanti nella gestione del dolore per coloro che soffrono di condizioni patologiche difficili da trattare.
Il profilo del paziente e la sindrome FBSS
Il paziente, prima dell’intervento, era già stato sottoposto a diverse operazioni di chirurgia vertebrale. Purtroppo, questi interventi non avevano portato ai risultati sperati, causando la sindrome nota come FBSS . Questa condizione è caratterizzata da un dolore persistente che non risponde a trattamenti farmacologici, trasformando la vita quotidiana del paziente in una lotta continua contro un dolore invalidante. La frustrazione di vivere in uno stato di dolore ‘infruttuoso’ rendeva difficile accettare ulteriori possibilità terapeutiche, portando il paziente a cercare opzioni più avanzate e innovative.
Tecnica all’avanguardia: stimolazione midollare
L’innovativo intervento ha previsto l’introduzione di un elettrodo nello spazio epidurale, ovvero a contatto diretto con il midollo spinale. Questo elettrodo è collegato a un generatore di impulsi impiantato sottocute, in grado di inviare correnti elettriche modulabili. Mediante questa stimolazione, i segnali del dolore vengono alterati prima di raggiungere diverse aree del cervello, dove il dolore viene elaborato e percepito. Questo approccio consente un trattamento molto più efficace del dolore, permettendo di migliorare drasticamente la qualità della vita del paziente.
Risultati e avanzamenti nella cura del dolore
Dopo l’intervento di stimolazione midollare, il paziente ha sperimentato una significativa riduzione del dolore, con sintomi completamente scomparsi. La tecnologia impiantata è di ultima generazione: dotata di un software aggiornabile tramite connessione Wi-Fi, consente ai medici di effettuare aggiustamenti nei parametri di stimolazione a distanza. Questo non solo ottimizza il trattamento, ma facilita anche una comunicazione continua tra paziente e medico, che possono interagire in tempo reale via video. È un cambiamento epocale nel campo della neurochirurgia e del trattamento del dolore.
Precisione nella cura: il punto di vista dei medici
Il dott. Francesco Abbate, neurochirurgo specializzato in chirurgia funzionale, ha ribadito l’importanza della stimolazione midollare, sottolineando come essa rappresenti il top nel trattamento del dolore resistente ai farmaci. Rispetto ad altre tecniche come la radiofrequenza o le termoablazioni, i risultati della stimolazione midollare si rivelano nettamente superiori. Questa tecnica non solo allevia il dolore, ma contribuisce anche a ridurre i costi legati alla terapia farmacologica, un aspetto di grande rilevanza in un contesto sanitario sempre più sottoposto a pressioni economiche.
Il reparto di neurochirurgia dell’Aquila e le sue offerte
Il reparto di neurochirurgia dell’ospedale di L’Aquila non si limita soltanto alla stimolazione midollare. Tra i trattamenti offerti ci sono anche l’impianto di pompe per l’infusione di morfina, utile per il dolore neuropatico e oncologico, e di Baclofen per la spasticità. Questa unità operativa è pioniera anche nella gestione dei disturbi del movimento, offrendo tecniche avanzate come la neuromodulazione sacrale e la stimolazione vagale per le epilessie farmacoresistenti. Con la guida della direzione generale della ASL, il reparto si è affermato come un punto di riferimento per interventi innovativi e soluzioni terapeutiche all’avanguardia in tutto il territorio regionale.
Per accedere a un consulto neurochirurgico, è possibile contattare il Cup aziendale, dove gli operatori saranno pronti a fornire assistenza nelle prenotazioni e nelle informazioni necessarie.