La coltivazione dei frutteti sta affrontando una trasformazione significativa grazie all’innovazione e all’automazione. Recenti sviluppi nel settore sono stati al centro del Simposio “Orchard Systems 2025”, tenutosi in Nuova Zelanda, dove esperti internazionali hanno presentato le ultime innovazioni e le tecnologie emergenti in questo campo.
L’importanza della pomologia digitale
Il prof. Corelli Grappadelli dell’Università di Bologna ha evidenziato come oltre il 60% delle ricerche presentate al simposio riguardava soluzioni di automazione. Si è parlato di implementazione di reti di sensori, utilizzo di visione sintetica e applicazioni di Intelligenza Artificiale. L’emergere della Pomologia Digitale, una nuova disciplina scientifica, rappresenta un cambiamento epocale. Questo approccio integra le conoscenze fisiologiche con tecnologie avanzate, permettendo di monitorare in tempo reale le performance delle piante. Queste innovazioni non solo migliorano l’efficienza della coltivazione, ma pongono anche nuove sfide e opportunità per agronomi e ricercatori.
Il simposio non è solo un momento di confronto fra esperti, ma anche un banco di prova per le avanguardie tecnologiche. Le aziende agricole stanno scoprendo che la tecnologia può rendere la produzione più sostenibile e proficua. Con la crescente digitalizzazione, diventa fondamentale ottimizzare i processi e ridurre gli sprechi, contribuendo così a una filiera più responsabile verso l’ambiente.
Il convegno “sostenere i nostri frutteti con l’innovazione e l’automazione”
Il convegno organizzato dalla Fondazione Fresh, in programma per il 14 febbraio presso il Unitec Campus di Lugo di Romagna, si propone di trattare le questioni emerse al simposio in modo dettagliato. Saranno presentate relazioni da esperti in ingegneria e agronomia, con focus su sensori innovativi e soluzioni per migliorare la gestione dei frutteti. Questo incontro rappresenta un’importante opportunità per il settore di confrontarsi sulle nuove tecnologie e modalità operative.
Le tematiche spaziano dalla gestione dei flussi di dati alle problematiche connesse alla digitalizzazione. In particolare, il concetto di “gemello digitale” del frutteto sarà al centro dell’attenzione, un obiettivo ancora da raggiungere che permetterebbe di testare varianti agronomiche in silico. Ciò consentirebbe di ottenere un feedback prima dell’implementazione fisica delle soluzioni, un passaggio cruciale per migliorare le decisioni progettuali.
I progetti di innovazione tecnologica nel settore
Il convegno prevede una discussione approfondita sull’adozione e la diffusione delle nuove tecnologie. Un aspetto chiave sarà l’analisi economica della convenienza di tali soluzioni, con un focus particolare sul Laimburg Integrated Digital Orchard . Questo progetto rappresenta un esempio pratico di come le aziende possano testare nuove tecnologie in un frutteto 2-D, supportato dal Centro di Sperimentazione di Laimburg. Questo approccio innovativo, convalidato dai ricercatori, mira a garantire che le tecnologie siano efficaci e performanti.
Un giovane ricercatore parteciperà alla discussione, apportando una visione fresca e interdisciplinare, dove l’ingegneria si sposa con l’agronomia. Questa figura professionale è sempre più necessaria nel settore, visto il crescente bisogno di expertise che combini competenze diverse per affrontare le sfide della moderna agricoltura.
Conclusione del convegno e opportunità professionali
Il convegno si chiuderà con una tavola rotonda in cui interverranno rappresentanti della Regione Emilia-Romagna. Sarà l’occasione per illustrare le politiche di sostegno all’innovazione prevista dalla regione, oltre a presentare i progetti delle aziende come Melinda e Orogel. Queste realtà illustreranno le proprie necessità e percorsi nel settore dell’innovazione tecnologica.
Non mancheranno anche interventi di aziende leader come Gruppo Mazzoni e Unitec, che condivideranno le loro esperienze legate all’automazione e all’adozione di tecnologie intelligenti. Infine, la partecipazione al convegno offrirà crediti formativi per agronomi, periti agrari e agrotecnici, un valore aggiunto per i professionisti del settore.