Innovazione nella conservazione degli alimenti: sviluppo di un biofilm comestibile in Brasile

Innovazione nella conservazione degli alimenti: sviluppo di un biofilm comestibile in Brasile

Ricercatori dell’Università di São Paulo sviluppano un biofilm commestibile da scarti agricoli e ittici, efficace nel prolungare la freschezza delle fragole e combattere lo spreco alimentare.
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Innovazione nella conservazione degli alimenti: sviluppo di un biofilm comestibile in Brasile - Gaeta.it

La nuova frontiera nella conservazione degli alimenti si trova al centro della ricerca condotta presso l’Istituto di Chimica di São Carlos, affiliato all’Università di São Paulo. Qui, i ricercatori hanno creato un biofilm commestibile utilizzando materiali derivanti dagli scarti dell’industria agricola e della pesca. Questa innovativa soluzione si è rivelata particolarmente efficace per prolungare la freschezza delle fragole, uno dei frutti più deperibili. I risultati del progetto rappresentano un passo importante nella lotta contro lo spreco alimentare, un problema sempre più presente in tutto il mondo.

Caratteristiche del biofilm comestibile

Il biofilm sviluppato dai ricercatori del São Carlos Chemistry Institute nasce da un’analisi approfondita dei materiali di scarto. Attraverso un processo di trasformazione dei rifiuti agricoli e della pesca, il team ha ottenuto un rivestimento che non solo è commestibile ma è anche capace di estendere la durata di conservazione delle fragole. Questo film agisce come una barriera che limita la perdita di umidità e ostacola lo sviluppo di microrganismi, influenzando positivamente la shelf life del frutto. In particolare, le fragole trattate con il biofilm hanno dimostrato una perdita di peso reducienda dell’11% rispetto ai frutti non trattati, ed hanno impiegato tra 6 e 8 giorni per mostrare segni di contaminazione fungina, mentre le fragole senza rivestimento si contaminavano in soli 4 giorni.

Ricerche e collaborazioni

Questo progetto è stato realizzato grazie al supporto della Fondazione Brasiliana FAPESP e ha coinvolto la collaborazione tra Embrapa Instrumentação e l’Università Federale di São Carlos . Gli studiosi hanno potuto pubblicare i loro risultati su Food Chemistry, evidenziando l’efficacia del biofilm nel conservare non solo l’aspetto visivo delle fragole, ma anche la loro consistenza e il caratteristico aroma. Mirella Romanelli Vicente Bertolo, la ricercatrice responsabile dello studio, ha messo in evidenza come questo trattamento non solo prolunghi la durata di conservazione degli alimenti, ma ne mantenga anche le qualità organolettiche, un aspetto fondamentale per i consumatori.

Potenziali impatti economici

Non meno rilevante è l’analisi economica relativa alla produzione di questo biofilm. Gli studiosi hanno stimato un costo di produzione di circa 0,15 real per ogni frutto trattato, rendendo questa tecnologia accessibile a produttori e distributori di fragole. Questo approccio potrebbe non solo alleviare il problema dello spreco alimentare, ma anche aprire nuove strade per il mercato degli alimenti freschi, offrendo una soluzione tangibile ai problemi di conservazione che molti agricoltori e rivenditori affrontano quotidianamente.

Il brevetto per la tecnologia è già stato depositato, e i ricercatori pianificano di concedere in licenza il biofilm, offrendo così la possibilità alla sua applicazione su scala commerciale. La speranza è che questa innovazione rappresenti un importante avanzamento per il settore alimentare, contribuendo a garantire freschezza e sicurezza dei prodotti per i consumatori finali.

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