Innovazione nella vaccinazione: il progetto Meningioca e l’importanza della formazione per i pediatri

Solo il 50% delle visite pediatriche promuove la vaccinazione. La FIMP introduce soluzioni innovative, come giochi educativi, per migliorare la formazione dei medici e aumentare le coperture vaccinali.
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Innovazione nella vaccinazione: il progetto Meningioca e l’importanza della formazione per i pediatri - Gaeta.it

Una recente indagine ha messo in evidenza che solo nel 50% delle visite programmate per i bilanci di salute dei bambini si promuove sistematicamente la vaccinazione. Questo ha spinto la Federazione Italiana Medici e Pediatri a sviluppare soluzioni tecnologiche per migliorare la situazione. Durante il Congresso Nazionale FIMP a Rimini, Martino Barretta, responsabile del settore vaccini e immunizzazione, ha presentato le novità legate alla vaccinazione contro il meningococco B, sottolineando l’importanza di una formazione continua e innovativa per i pediatri.

La diagnosi della situazione attuale

L’importanza della vaccinazione è cruciale nelle prime fasi della vita, eppure una survey ha rivelato che spesso essa è trascurata negli appuntamenti clinici programmati, come quelli previsti al terzo mese di vita del bambino. Questo ha portato la FIMP a mettere in atto interventi concreti volti a integrare la promozione delle vaccinazioni nei bilanci di salute. Uno degli strumenti adottati è l’implementazione di “pop-up” nei gestionali informatici, che fungeranno da promemoria per i medici nel corso delle visite, ricordando loro di controllare lo stato vaccinale dei pazienti.

La creazione del progetto Meningioca nasce da questa esigenza di migliorare la comunicazione e la consapevolezza riguardo alle vaccinazioni, soprattutto per una patologia così grave quale è quella causata dal meningococco. Questa iniziativa si allinea con l’obiettivo globale di incrementare le percentuali di vaccinazione tra i bambini e gli adolescenti, rendendo il processo più accessibile e diretto per i medici.

L’innovazione nel processo formativo

Barretta ha illustrato un approccio innovativo alla formazione dei pediatri, attraverso l’uso dei “serious games”. Questi strumenti, particolarmente efficaci nell’ambito educativo, vengono raramente applicati in medicina, ma si stanno rivelando fondamentali per migliorare l’engagement dei professionisti. L’anno scorso, la FIMP ha lanciato un gioco scaricabile dal proprio sito, ispirato al celebre gioco dell’oca, che ha avuto come obiettivo primario quello di sensibilizzare e formare i pediatri riguardo alla vaccinazione contro il meningococco.

Essendo un vaccino non obbligatorio, la raccomandazione viene ancora più enfatizzata, poiché è essenziale per la prevenzione di malattie gravi nei bambini di età compresa tra 2 e 4 anni. Il gioco è concepito non solo per rendere più piacevole l’esperienza formativa, ma anche per rendere le informazioni più memorabili. L’innovativa versione per gli adolescenti, proposta quest’anno, mira a porre l’accento sulla necessità di vaccinazione in un periodo critico, poiché il rischio di infezione da meningococco si ripresenta in età adolescenziale.

Un progetto in espansione e l’impatto sui pediatri

Attualmente, solo dieci regioni italiane hanno integrato la vaccinazione contro il meningococco B nei loro calendari vaccinali, con la Lombardia come ultima ad aggiungerla. Barretta sottolinea l’importanza del gioco come strumento per rendere l’apprendimento non solo formativo, ma anche attraente, affermando che l’uso di giochi facilita un miglior retention delle informazioni rispetto alle lezioni tradizionali.

Fino ad oggi più di 300 pediatri hanno partecipato al game, che ha creato una sana competizione professionalmente stimolante, con premi mensili per coloro che raggiungono il punteggio migliore. Questa esperienza ha dimostrato come la creatività possa riflettersi positivamente nell’apprendimento e nel coinvolgimento del personale medico, rendendo il processo di formazione estremamente più dinamico e accattivante.

Con l’evidente successo ottenuto, la FIMP sta espandendo il progetto per coprire anche la prevenzione del secondo picco di infezioni da meningococco nell’adolescenza. Barretta conclude evidenziando la speranza che questa modalità di formazione, basata sul gioco e sull’innovazione tecnologica, continui ad attrarre i pediatri, in particolare le nuove generazioni, sempre più affini alle nuove tecnologie.

Ultimo aggiornamento il 28 Settembre 2024 da Sara Gatti

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