La crescente interazione tra intelligenza artificiale e quantum computing sta cambiando radicalmente il panorama tecnologico. Questi sviluppi non solo ampliano le possibilità delle macchine, ma sollevano anche questioni etiche e normative cruciali. Alessandro Curioni, responsabile della ricerca corporate di IBM in Europa, Medio Oriente e Africa, evidenzia l’importanza di un approccio collaborativo tra mondo accademico, settore privato e istituzioni, suggerendo che il progresso futuro dipende da regole condivise.
L’importanza di una governance etica
Curioni sottolinea un aspetto fondamentale: il modello attuale di governance che prevede che uno Stato stabilisca regole per poi essere eseguite da altri non è più adeguato alle sfide contemporanee. La necessità di una maggiore interazione tra le diverse parti interessate è evidente, specialmente in un contesto in cui gli investimenti nella tecnologia provengono principalmente dal settore privato. Ciò pone interrogativi sulla segnaletica statale e su come essa possa adattarsi a un settore in rapida evoluzione.
Un esempio tangibile di questa transizione è l’IA Act, la legge sull’intelligenza artificiale introdotta dall’Unione Europea. Sebbene rappresenti un passo positivo, Curioni avverte che è urgente sviluppare regole più flessibili e aggiornate. In un mondo globalizzato, rischiare di adottare normative “già vecchie” al momento della loro promulgazione è una possibilità concreta. Questo implica che le nuove tecnologie e i loro sviluppi debbano essere monitorati e regolati in tempo reale per non ostacolare l’innovazione necessaria.
L’evoluzione tecnologica come strumento di progresso scientifico
Il ruolo delle tecnologie come l’intelligenza artificiale e il quantum computing sta diventando sempre più centrale nella scienza. Queste tecnologie non solo accelerano la ricerca scientifica, ma trasformano anche il modo in cui concepiamo questo campo. Curioni evidenzia come l’interazione tra scienza e tecnologia stia diventando bidirezionale: le tecnologie non solo assistono la scienza, ma influenzano anche la sua evoluzione.
Il computing quantistico, in particolare, offre nuove opportunità per affrontare problemi complessi come i cambiamenti climatici, la produzione alimentare, l’energia e l’assistenza sanitaria. Tali problemi, con le loro molteplici variabili, richiedono modi di simulazione che siano precisi ed efficienti. Le tecnologie tradizionali non possono fornire il livello di accuratezza richiesto per risolvere tali sfide. I computer quantistici, in combinazione con algoritmi di intelligenza artificiale, possono generare modelli predittivi altamente efficaci, aprendo strade verso soluzioni innovative.
Sfide e opportunità future
È importante comprendere le sfide legate allo sviluppo responsabile di queste tecnologie. Curioni avverte che l’uso di dati pubblici per la creazione di modelli di linguaggio per l’IA solleva interrogativi sulla proprietà e sui diritti su tali dati. Se non si adottano approcci rigorosi per garantire la responsabilità nella gestione delle informazioni, il progresso tecnologico potrebbe minare le fondamenta della società stessa.
La rapida crescita delle tecnologie richiede un continuo aggiornamento delle normative. Curioni mette in guardia dal rischio di utilizzare approcci standardizzati che non riescono a tenere il passo con il ritmo accelerato dell’innovazione. È necessaria un’attenzione costante per garantire che gli sviluppi tecnologici siano accompagnati da un quadro normativo adeguato che supporti il progresso senza compromettere la sicurezza e l’etica.
L’adeguamento delle normative alle nuove realtà tecnologiche è un compito cruciale per chiunque operi nel campo della tecnologia e della scienza. Affrontare queste sfide in modo collaborativo e proattivo sarà essenziale per garantire un futuro in cui innovazione e responsabilità vadano di pari passo.
Ultimo aggiornamento il 18 Novembre 2024 da Marco Mintillo