L’Azienda Ospedaliero Universitaria ‘Renato Dulbecco’ di Catanzaro ha segnato un’importante pietra miliare nel campo della cardiologia. Grazie all’integrazione delle professionalità tra la Cardiologia Universitaria e Ospedaliera, guidate rispettivamente dal professor Daniele Torella e dal dottor Vincenzo Ciconte, sono stati realizzati interventi innovativi e poco invasivi. Queste procedure hanno avuto un impatto significativo per i pazienti, creando nuove prospettive in un settore in rapida evoluzione.
Tecniche innovative nella cardiologia universitaria
Per la prima volta in Calabria, la Cardiologia Universitaria dell’Azienda Dulbecco-Università Magna Graecia ha effettuato con successo l’impianto di una valvola mitralica senza effettuare alcun intervento chirurgico. Questo traguardo è stato possibile grazie a tecnologie all’avanguardia, tra cui un sistema di intelligenza artificiale e realtà virtuale, utilizzato durante l’intervento. I medici sono riusciti ad eseguire la procedura attraverso una piccola incisione all’inguine, evitando così il complesso intervento a cuore aperto. La bioprotesi valvolare è stata impiantata con una tecnica poco invasiva, migliorando la qualità di vita della paziente.
L’innovativa metodologia ha compreso la visualizzazione in 3D della valvola mitrale e delle strutture circostanti, permettendo una personalizzazione del trattamento e una scelta precisa delle dimensioni della nuova valvola. Questo approccio ha permesso di ripristinare il corretto flusso sanguigno, consentendo alla paziente di superare una condizione complessa e pericolosa per la sua salute.
L’intervento è stato condotto dai professori Salvatore De Rosa e Sabato Sorrentino, attualmente responsabili del programma di Cardiologia strutturale della Cardiologia Universitaria. L’operazione è stata eseguita sotto la supervisione attenta del professor Arturo Giordano, primario della Cardiologia interventistica del Pineta Grande Hospital di Caserta, in un contesto altamente collaborativo che ha visto coinvolto l’intero personale dell’Emodinamica della Cardiologia Universitaria.
Successi anche presso l’ospedale Pugliese
Contemporaneamente, l’Ospedale Pugliese ha raggiunto traguardi simili grazie all’iniziativa della Cardiologia diretta dal dottor Vincenzo Ciconte. Per la prima volta nella sua storia, l’ospedale ha eseguito con successo diversi interventi di riparazione della valvola mitrale in pazienti affetti da scompenso cardiaco grave. Questi pazienti, impossibilitati a condurre la vita quotidiana a causa della difficoltà respiratoria, erano in una situazione critica che resisteva a qualsiasi approccio tradizionale.
L’intervento è stato condotto dalla dottoressa Annalisa Mongiardo, coadiuvata dai dottori Cristina Nesta e Marco Vatrano, con un team ben preparato che includeva l’ecocardiografista Elvira Gerbasi e gli anestesisti Fiore Torchia e Stefania Faragò, sotto la direzione del responsabile dell’Emodinamica Alessandro Ferraro. Grazie a questo intervento decisivo, gli specialisti hanno trovato una soluzione per pazienti che non avrebbero potuto sostenere la tradizionale operazione a cuore aperto.
Questi risultati non solo rappresentano un avanzamento significativo nelle tecniche mediche che possono essere applicate nella cardiologia, ma sottolineano anche l’importanza della collaborazione tra differenti strutture ospedaliere. Le opportunità creative, grazie all’innovazione tecnologica, si schiudono per il futuro della medicina, in particolare per coloro che soffrono di malattie cardiache complesse. La sinergia di competenze e l’adozione di strumenti all’avanguardia continueranno sicuramente ad offrire ai pazienti nuove speranze di recupero e di qualità della vita.