Insegnante di Napoli avvia raccolta fondi per una sedia a ruote elettrica indispensabile

Insegnante di Napoli avvia raccolta fondi per una sedia a ruote elettrica indispensabile

Diana Dell’Osso, insegnante di Napoli affetta da paralisi periodica ipokaliemica, lancia una campagna su GoFundMe per raccogliere fondi per una sedia a ruote elettrica e continuare a insegnare.
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Insegnante di Napoli avvia raccolta fondi per una sedia a ruote elettrica indispensabile - Gaeta.it

Diana Dell’Osso, giovane insegnante di 32 anni di Napoli, sta combattendo una battaglia per la propria mobilità e per il diritto di insegnare in classe. Con l’obiettivo di raccogliere fondi per l’acquisto di una sedia a ruote elettrica, ha lanciato una campagna su GoFundMe. Questa iniziativa è stata motivata dalla sua recente assunzione in provincia di La Spezia, un passo fondamentale nella sua carriera dopo anni di studio e sacrifici.

La sfida della paralisi periodica ipokaliemica

Diana soffre di una rara malattia nota come paralisi periodica ipokaliemica, condizione che colpisce una persona su circa seimila. Questa malattia si manifesta con episodi di debolezza muscolare che la costringono a fare i conti con limitazioni significative nella vita quotidiana. Nonostante nelle giornate migliori sia in grado di camminare, la giovane insegnante deve costantemente gestire il dolore e bilanciare il suo livello di attività fisica. “A volte riesco a muovermi normalmente, ma ci sono giorni in cui non riesco nemmeno a stare in piedi,” racconta.

Questa situazione la costringe a monitorare attentamente le sue energie e a pianificare qualsiasi spostamento. La richiesta di assistenza con una sedia a ruote elettrica rappresenta una soluzione concreta per superare una difficoltà che l’ha perseguitata per molti anni, soprattutto ora che è stata assunta per insegnare a tempo pieno.

Il percorso verso l’insegnamento

Dopo anni di sacrifici e dedizione agli studi, Diana ha finalmente vinto un concorso che le permetterà di realizzare il sogno di diventare docente. Nonostante il grande traguardo, la giovane è ben consapevole delle difficoltà che la malattia porta con sé. Attualmente lavora da remoto ma dovrà presto recarsi in classe ogni giorno. La situazione crea un’ulteriore pressione, poiché sa che la sua condizione fisica può ostacolare il lavoro in aula.

Diana fa presente come l’assenza di una diagnosi definitiva di invalidità renda complicato avere accesso a strumenti necessari come una sedia a ruote elettrica. “Dopo dieci anni di difficoltà e ritardi diagnostici, la mia richiesta di invalidità non è ancora stata approvata dall’INPS. Questo rende difficile ricevere il supporto necessario per coprire la spesa,” spiega.

La necessità di una sedia a ruote elettrica

L’acquisto di una sedia a ruote elettrica non è solo una questione di comodità; per Diana rappresenta la differenza tra mobilità e isolamento. Spiega come le sedie a ruote elettriche, in grado di adattarsi agli spazi ristretti, siano soluzioni spesso costose e non facilmente accessibili. “Ho cercato una sedia che fosse economica e quindi di dimensioni compatte, così da poterla trasportare in auto. Purtroppo, i costi sono ancora elevati,” lamenta.

La campagna di raccolta fondi ha un obiettivo di 1.400 euro, cifra che potrebbe fare la differenza nella sua vita quotidiana, permettendole di recarsi a scuola senza timori. “È un passo necessario per poter svolgere il mio lavoro e sentirsi parte della comunità educativa,” evidenzia.

La storia di Diana racconta non solo la lotta contro una malattia invalidante ma anche la ferma determinazione di voler continuare a insegnare e contribuire attivamente alla società. La sua iniziativa su GoFundMe si propone di raccogliere fondi per facilitare il suo percorso e restituirle la libertà di muoversi e lavorare.

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