Un insegnante di sostegno di oltre cinquant’anni ha raggiunto un accordo di patteggiamento con la giustizia presso il Tribunale di Ravenna, confermando un episodio di molestie nei confronti di una studentessa minorenne. L’uomo, difeso dall’avvocato Antonio Diogene, è stato condannato a un anno e dieci mesi di reclusione, con la pena sospesa a condizione che partecipi a un corso di recupero che porti a un esito positivo. La vicenda ha destato molta attenzione dai media locali, sottolineando la gravità della situazione che coinvolge una giovane vulnerabile in un contesto scolastico.
Le accuse e le indagini
Il caso, riportato dai quotidiani della zona, è emerso a fine del 2023, quando la studentessa ha cominciato a ricevere messaggi e regali da parte del professore durante le pause scolastiche. Gli atteggiamenti dell’insegnante, considerati invadenti, hanno portato la giovane a sviluppare stati d’ansia, così intensi da pensare di abbandonare gli studi. Preoccupata per il comportamento del docente, la ragazza ha trovato il coraggio di confidarsi con sua madre, che ha immediatamente allertato le autorità .
La squadra mobile della polizia, sotto la direzione del PM Stefano Stargiotti, ha avviato le indagini, che hanno condotto all’arresto del docente ad aprile. Durante le prime fasi, l’insegnante è stato posto agli arresti domiciliari, pena successivamente modificate in un divieto di avvicinamento alla vittima. Questo approccio ha sollevato interrogativi sulla sicurezza degli studenti nelle scuole e sulla gestione dei comportamenti degli insegnanti.
Il racconto del docente e la testimonianza della giovane
Durante l’interrogatorio di garanzia, l’insegnante ha sostenuto di aver frainteso le intenzioni della ragazza, parlando di abbracci come gesti di incoraggiamento. Ha affermato che era stata la studentessa a chiedere il suo aiuto in merito a difficoltà scolastiche. Tuttavia, la giovane, nel corso dell’incidente probatorio, ha ribadito con fermezza le accuse contro il professore, evidenziando un contrasto significativo tra le due versioni dei fatti.
Il forte coinvolgimento emotivo di una tale vicenda non lascia indifferenti. La testimonianza della studentessa fa emergere un quadro complesso, dove la fiducia riposta nell’insegnante si trasforma in paura e ansia. Questo aspetto mette in luce la necessità di tutelare i minori all’interno del sistema educativo, creando un ambiente sicuro e protetto.
La sentenza e le conseguenze
La sentenza di patteggiamento, che include il risarcimento di otto mila euro, segna un passo significativo nella lotta contro le molestie scolastiche. Questo importo sarà trattenuto dalla parte civile, rappresentata dall’avvocato Cristina Magnani, come parziale compenso per il danno subito dalla giovane.
La decisione del Tribunale di Ravenna viene vista come un avvertimento alle condotte inappropriate di chi opera nell’ambiente educativo. La società si aspetta che eventi di questo genere non passino inosservati, sottolineando l’importanza di una pronta chiamata alle autorità davanti a comportamenti sospetti. La favorevole conclusione della vicenda, che ha visto il docente tornare libero, invita a una riflessione critica sulle misure di prevenzione e sulla formazione degli educatori.
Ultimo aggiornamento il 7 Febbraio 2025 da Elisabetta Cina