Nella notte del 29 luglio, un tragico evento ha turbato la tranquillità della via Aurelia, con la morte di un giovane in seguito a un inseguimento che ha coinvolto un furgone rubato e le forze dell’ordine. Il dramma si è consumato a causa di un incidente violento, che ha messo in luce i rischi legati alla criminalità e alla fuga dalle forze dell’ordine. L’episodio ha richiesto l’intervento immediato dei soccorsi e ha sollevato interrogativi sulla dinamica degli eventi.
l’accaduto sull’Aurelia
il furto e l’inseguimento
L’episodio è iniziato quando una pattuglia dei carabinieri della stazione Campo di Mare ha notato un furgone bianco, successivamente identificato come rubato, mentre si trovava al chilometro 41 della SS1 Aurelia. Le forze dell’ordine hanno deciso di seguire il veicolo per monitorarne il comportamento, senza accendere le sirene per non avvertire il conducente. Quando il guidatore ha percepito la presenza dei carabinieri, ha aumentato la velocità in direzione di Roma, dando il via a un inseguimento ad alta velocità .
La situazione ha preso una piega drammatica all’altezza dello svincolo Castel di Guido, dove il furgone ha perso aderenza a causa dell’elevata velocità . Questo ha portato a un violento impatto con il guardrail che ha fatto capovolgere il veicolo. In seguito all’incidente, uno dei passeggeri è stato lanciato in una scarpata adiacente alta circa 4 metri, mentre gli altri due occupanti sono fuggiti, lasciando gravemente ferito il compagno.
l’intervento dei soccorsi
la chiamata e l’arrivo dei soccorritori
Immediatamente dopo l’incidente, i carabinieri hanno allertato i soccorsi, ed è intervenuto il 118 insieme ai vigili del fuoco per prestare assistenza. I soccorritori hanno trovato l’uomo privo di documenti e con un’età apparente tra i 25 e i 35 anni. Nonostante gli sforzi per salvarlo, il giovane è deceduto in ambulanza intorno alle 4:45.
Le ferite subite dal passeggero rimangono da chiarire, insieme alla dinamica dell’incidente. È ancora incerta la causa del suo lancio nella scarpata: se dovuto all’impatto violento del veicolo o se sia scivolato nel tentativo di fuggire. Le autorità stanno indagando per fare luce sui fattori esatti che hanno portato a questo tragico epilogo.
indagini e accertamenti sul luogo dell’incidente
Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della polizia locale di Roma Capitale e il gruppo Monteverde per eseguire i rilievi necessari. Il furgone, risultato rubato presso un’azienda edile di Chiusi, in provincia di Siena, conteneva un ingente quantitativo di rame. Questo ha sollevato ulteriori interrogativi sulle attività illecite legate al veicolo e ai suoi occupanti.
Il furgone è stato posto sotto sequestro per facilitare le indagini, mentre le autorità locali stanno lavorando per identificare i due complici fuggiti. L’episodio ha acceso l’attenzione sulle dinamiche della criminalità nelle aree circostanti Roma e sull’importanza del monitoraggio da parte delle forze dell’ordine.
la reazione della procura di roma
disposizioni per l’autopsia
Dopo l’accaduto, la procura di Roma ha avviato un’indagine e il pubblico ministero di turno ha già ordinato un’autopsia per chiarire le dinamiche dell’incidente e le cause del decesso del giovane. L’indagine si concentrerà anche sulla sicurezza stradale e sulle responsabilità legate all’inseguimento.
Questo tragico episodio rappresenta un duplice dramma: la perdita di una vita giovane e la questione della criminalità che continua a minacciare la sicurezza pubblica. Le autorità stanno lavorando con determinazione per fare chiarezza e garantire che simili eventi non si ripetano in futuro.