Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ha recentemente intensificato i controlli per combattere la raccolta non autorizzata di tartufi, un’attività che ha conosciuto un incremento significativo negli ultimi anni. Questo fenomeno preoccupa le autorità non solo per l’impatto ambientale, ma anche per la crescente illegalità dovuta alla redditizia domanda di tartufi sul mercato. Durante la scorsa settimana, gli agenti della Sorveglianza del Parco hanno avviato operazioni mirate nel tentativo di tutelare le specie locali e gli habitat delicati. La situazione si fa sempre più seria ed è fondamentale garantire che la raccolta avvenga nel rispetto delle normative.
Operazioni dei guardiaparco nel territorio
Nell’ambito dell’attività di sorveglianza, i Guardiaparco della zona Alto Sangro-Giovenco hanno identificato due soggetti, cittadini del Lazio, sorpresi a raccogliere tartufi neri senza la necessaria autorizzazione. Durante il controllo, i due uomini hanno messo in mostra circa 2 chili di tartufo, beni di valore e appetiti nel mercato, ma frutto di una pratica illegale. Oltre alla raccolta di tartufi, le autorità hanno rinvenuto anche due pistole scacciacani, detenute in modo legale dai trasgressori. Questo episodio è emblema della crescente sofisticazione e anche audacia di coloro che infrangono la legge. La sanzione inflitta ai due amanti del tartufo è stata di 1000 euro. È importante notare che entrambi i soggetti erano già stati sanzionati in passato.
Ulteriore intervento e sanzioni
A distanza di pochi giorni dall’incidente iniziale, i controlli non si sono fermati. Un altro individuo è stato fermato in una località differente del Parco, colto in flagranza di reato mentre raccoglieva tartufo senza autorizzazione. In questo caso, sono stati sequestrati 1,5 chilogrammi di tartufo nero. La multa per il trasgressore è stata di 450 euro. Questi controlli fanno parte di un impegno costante da parte delle autorità competenti per preservare l’integrità del Parco Nazionale e proteggere le risorse naturali. La legge prevede che tutto il tartufo sequestrato venga distrutto, un’azione che serve a scoraggiare ulteriormente comportamenti illeciti nel territorio.
Un impegno continuo per la tutela del territorio
I controlli nel Parco Nazionale d’Abruzzo proseguiranno nei prossimi giorni per garantire la tutela dell’ambiente e il rispetto delle leggi. Le autorità intendono tenere alta la guardia contro il fenomeno della raccolta non autorizzata, che non solo danneggia l’ecosistema, ma mette anche a rischio l’attività dei tartufai che operano in conformità con le normative previste. La situazione richiede una vigilanza costante, poiché l’attrazione economica della raccolta di tartufi continua a stimolare comportamenti scorretti, con il rischio di compromettere la biodiversità del Parco. Il servizio sorveglianza si impegna non solo a controllare, ma anche a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del rispetto delle regole per preservare questo patrimonio naturale.
Ultimo aggiornamento il 27 Novembre 2024 da Laura Rossi