Interpoma 2024: L’emergenza della produzione melicola europea alla fiera di Bolzano

La fiera Interpoma a Bolzano ha evidenziato una flessione nella produzione di mele in Europa, con impatti climatici e sfide logistiche, mentre alcuni Paesi mostrano performance di esportazione positive.
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Interpoma 2024: L’emergenza della produzione melicola europea alla fiera di Bolzano - Gaeta.it

La fiera Interpoma, dedicata alla produzione di mele, ha aperto le sue porte a Bolzano, riunendo numerosi operatori del settore provenienti da diverse parti del mondo. L’evento ha avuto inizio con la presentazione dei dati aggiornati sulla produzione di mele a livello internazionale, evidenziando una stagione atipica caratterizzata da una significativa riduzione della disponibilità di frutta destinate al mercato fresco e per il comparto della trasformazione. Con la partecipazione di esperti e rappresentanti di associazioni internazionali, il focus è stato posto sugli impatti climatici e sulle strategie per affrontare le sfide del settore.

La situazione della produzione di mele in Europa

Philippe Binard, segretario generale della WAPA , ha aperto il dibattito sottolineando l’eccezionalità della stagione produttiva corrente. I dati rivelano un calo della produzione di mele in Europa, con le varietà storiche come Golden Delicious e Gala che segnano una diminuzione rispettivamente del -10% e -11% rispetto all’anno precedente. In contrapposizione, varietà come Red Delicious mostrano un incremento del 20%, contribuendo a mantenere un equilibrio nel mercato. Gli esperti concordano nel ritenere che i fattori climatici avversi, in particolare le gelate primaverili, abbiano influito negativamente sulle produzioni in molti Paesi europei, rendendo la situazione ancora più fragile.

Questo scenario di flessione produttiva non è uniforme, con report rassicuranti provenienti da Italia, Spagna e Svizzera, che mostrano giacenze superiori rispetto al 2023. L’analisi della produzione italiana, in particolare, rivela che le cifre sono leggermente superiori a quanto previsto ad agosto, confermando una produzione di circa 2.248.000 tonnellate. La qualità del prodotto si mantiene elevata, una nota positiva in un contesto altrimenti complicato. Mentre l’Alto Adige si dimostra stabile, il Trentino appare in flessione, con aumenti significativi segnalati in Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna.

Impatti delle difficoltà logistiche e delle strategie di esportazione

Nella discussione sono emerse problematiche relative all’export, con focus sulle difficoltà logistiche verso certi mercati, aggravate dalla situazione geopolitica attuale. In questo quadro, i Paesi produttori europei, tra cui l’Italia, stanno sperimentando buone performance di esportazione, in particolar modo verso il Sud America, compresa il Brazil.

Franco Annovi, referente dell’azienda di attrezzature per la concimazione organica, ha registrato una notevole presenza di operatori esteri allo stand, segnalando una partecipazione dell’80% di visitatori non italiani. Anche Gabriella Bolzoni di GNA ha evidenziato un interesse crescente da parte di visitatori provenienti dall’est Europa e dal Nord Africa, un segnale di vitalità del mercato in un contesto globale difficile.

Francia e Polonia: prospettive per la produzione di mele

Daniel Sauvaitre, direttore dell’ANPP della Francia, ha condiviso che la produzione francese si attesta su 1.426.000 tonnellate, mostrando una flessione del 3% rispetto all’anno precedente. Il dibattito si è concentrato anche sull’andamento dei prezzi, che pur aumentando, non riescono a coprire i costi di produzione, rendendo necessario che i produttori cerchino alternative per aumentare il valore dei loro prodotti. Qui entra in gioco il tema delle certificazioni, in particolare quelle legate alla sostenibilità, che, sebbene possano aumentare i costi di produzione, si rivelano essenziali per il posizionamento sul mercato.

Dominik Wozniak, ex presidente di WAPA e rappresentante dei produttori polacchi, ha descritto le sfide simili che i coltivatori di mele in Polonia stanno affrontando, tra cui le gelate primaverili. Ha confermato un calo generalizzato nella produzione e ha sottolineato la necessità di diversificazione delle colture, accompagnata da campagne promozionali nazionali, per stimolare i consumi e supportare un mercato in difficoltà.

Con un quadro così complesso, il futuro della produzione melicola in Europa dipende dalla capacità di adattamento del settore a queste trasformazioni e dalle strategie mirate che verranno adottate nei prossimi anni.

Ultimo aggiornamento il 27 Novembre 2024 da Sofia Greco

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