Interventi d'emergenza a Torrette: salvate due mani in una settimana

Interventi d’emergenza a Torrette: salvate due mani in una settimana

Due gravi traumi sul lavoro hanno richiesto interventi chirurgici d’emergenza all’ospedale di Torrette, salvando le mani di un 79enne e di un 20enne grazie a un team medico altamente specializzato.
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Interventi d'emergenza a Torrette: salvate due mani in una settimana - Gaeta.it

Due casi di traumi gravi hanno recentemente richiesto l’intervento d’emergenza dell’unità operativa di Chirurgia Ricostruttiva e Chirurgia della Mano dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche. In pochi giorni, i chirurghi di Torrette hanno messo a segno interventi cruciali per salvare le mani di un 79enne e di un 20enne, entrambi vittime di incidenti sul lavoro.

L’incidente del falegname anconetano

Il primo intervento si è svolto il 25 marzo e ha coinvolto un falegname di 79 anni di Ancona. L’uomo stava usando una motosega quando l’utensile gli è sfuggito di mano, provocandogli una grave lesione al palmo sinistro, in particolare ai 4° e 5° dita, che sembravano praticamente staccati. Giunto al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette, il paziente è stato subito sottoposto a intervento chirurgico, durato cinque ore. L’operazione ha incluso la rivascolarizzazione dell’arto e la riparazione delle lesioni tendinee e nervose, cruciali per evitare l’amputazione.

Il team chirurgico, composto dal dottor Alexander Neuendorf e dal dottor Pasquale Gravina, ha lavorato congiuntamente allo staff anestesiologico, tra cui Sandra Reschini e Mariella Donati. Dopo il risveglio dall’anestesia, il paziente è stato trasferito nel reparto, dove ha ricevuto le cure necessarie per cinquecento giorni. La dimissione è avvenuta il 31 marzo e le seguenti terapie di riabilitazione sono state pianificate per garantire un recupero ottimale. Questo intervento è particolarmente significativo, dato che l’anziano era già stato operato in passato, nel 2009 e nel 2014, sempre per problemi alle mani.

Il trauma del giovane lavoratore

Il secondo intervento chirurgico si è svolto la mattina del 1° aprile e ha riguardato un ragazzo di 20 anni, originario dell’Abruzzo. Il giovane stava operando un’impastatrice alimentare presso un’azienda a Vasto quando la sua mano sinistra è stata catturata negli ingranaggi, causando un trauma severo. Il primo soccorso è stato prestato presso l’ospedale di Chieti, dove è stato stabilizzato prima di essere trasferito a Torrette.

All’arrivo, i chirurghi hanno affrontato una situazione critica, con la mano che appariva in condizioni disperate. L’intervento, effettuato da Pierpaolo Pangrazi, Letizia Senesi e Bruna Manzo con l’assistenza dell’anestesista Emad Kalagy, ha permesso di salvare il pollice, un risultato considerato positivo date le circostanze. Nonostante la gravità dell’infortunio, il team ha dimostrato competenza e prontezza, affrontando con determinazione la complessità dell’operazione.

L’importanza della chirurgia ricostruttiva

Questi due interventi mettono in luce non solo l’abilità del personale medico, ma anche l’importanza della chirurgia ricostruttiva e della cura delle lesioni traumatiche. Gli infortuni sul lavoro rappresentano una realtà purtroppo comune e richiedono spesso un intervento tempestivo e specialistico, il quale può influire significativamente sulla qualità della vita dei pazienti. In entrambi i casi, il team diretto dal professor Michele Riccio ha dimostrato come la sinergia tra diverse professionalità possa produrre risultati efficaci nel trattamento di traumi complessi.

La professionalità e l’esperienza dimostrata dai medici di Torrette continueranno a essere cruciali per molti altri pazienti che, come il falegname e il giovane lavoratore, si trovano a dover affrontare situazioni drammatiche. È una testimonianza della dedizione e della capacità di intervenire rapidamente in condizioni di emergenza reali.

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