Un’operazione di soccorso ha avuto luogo nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 2023, quando due alpinisti, un uomo e una donna di nazionalità spagnola, sono stati tratti in salvo sulle pareti del Piz Ciavazes. L’incidente si è verificato mentre i due cercavano di tornare a valle dopo aver terminato la via di arrampicata Schubert. La situazione, sebbene risolta senza gravi conseguenze, ha richiesto l’intervento coordinato delle autorità locali e del soccorso alpino.
l’intervento di soccorso
La chiamata d’emergenza
Intorno alle 21, dopo aver preso coscienza della propria impossibilità a proseguire, i due alpinisti hanno contattato il Numero Unico per le Emergenze 112. Secondo il relitto fornito dal Soccorso Alpino, gli alpinisti erano incrodati a causa di un errore nella scelta della linea di calata in corda doppia. Inizialmente illesi, ma impotenti a proseguire autonomamente, hanno avviato la richiesta di aiuto mentre la luce del giorno stava per svanire, comportando un ulteriore rischio.
L’arrivo dei soccorritori
La Centrale Unica di Emergenza, subito dopo aver ricevuto la chiamata, ha attivato il servizio competente per tale tipo di interventi. Il Coordinatore dell’Area operativa Trentino settentrionale ha disposto l’invio di un elicottero, che si è diretto verso Canazei, pronto a recuperare il soccorritore della Stazione Alta Val di Fassa. Una volta raggiunto il sito, l’eliambulanza ha effettuato un’operazione di verricello per imbarcare l’operatore, il quale è stato successivamente calato su una cengia rocciosa sopra i due alpinisti in difficoltà.
L’operazione di salvataggio
Dopo aver valutato la situazione, i tecnici hanno compreso che il recupero con verricello diretto non era possibile. È stata quindi compiuta una manovra più complessa: l’elicottero ha trasferito altri quattro tecnici della Stazione Alta Val di Fassa in quota. Gli alpinisti sono stati quindi raggiunti dai soccorritori, i quali hanno allestito un ancoraggio sicuro e si sono calati lungo la parete. In questa fase, i soccorritori hanno prima recuperato la donna, situata a 80 metri sotto la cengia, e successivamente l’uomo, che si trovava 50 metri più in basso.
il ritorno a valle
Il trasporto a terra
Una volta messi in sicurezza, i due alpinisti sono stati calati per ulteriori 150 metri fino a raggiungere la base della parete. Grazie all’operato tempestivo e professionale dei soccorritori, sono stati accompagnati a piedi fino a valle. La loro condizione è risultata soddisfacente e non hanno avuto bisogno di alcuna assistenza da parte del servizio sanitario, né di un ricovero in ospedale.
Riflessioni sull’incidente
Questo episodio sottolinea l’importanza della preparazione e della prudenza in montagna. Gli alpinisti devono essere ben consapevoli delle condizioni meteorologiche e delle difficoltà del percorso, oltre a possedere una buona familiarità con le tecniche di discesa. La tempestività delle operazioni di soccorso è stata decisiva, dimostrando ancora una volta l’efficacia e la professionalità delle squadre di soccorso che operano in contesti di montagna. Eventi come questo richiamano l’attenzione sull’importanza della sicurezza nella pratica dell’alpinismo e sulla necessità di avere sempre un piano di emergenza in caso di imprevisti.