L’operazione di soccorso in corso nella grotta Bueno Fonteno, situata in provincia di Bergamo, ha mobilitato un numero significativo di esperti del Soccorso speleologico del Friuli Venezia Giulia. La squadra è stata chiamata a intervenire dopo che una speleologa ha subito un infortunio circa quattro ore dopo l’ingresso nella cavità , iniziando così un difficile recupero.
Le squadre al lavoro
Sin dalle prime ore di sabato, l’intervento dei tecnici del Friuli Venezia Giulia ha visto coinvolti sedici membri della delegazione regionale. Di questi, sei tecnici erano già partiti tra sabato e domenica notte da Trieste, pronti a prestare soccorso. Alcuni di loro, una volta sul posto, sono rientrati, mentre oggi pomeriggio altri nove esperti si apprestano a unirsi all’operazione.
Nel primo giorno di soccorsi, sei tecnici delle squadre Fvg sono entrati in grotta a differenti orari per valutare e affrontare la situazione. Tra i soccorritori vi erano anche un disostruttore e un infermiere, figure vitali in contesti di emergenza per garantire che la speleologa riceva le cure necessarie. L’approccio dei soccorritori è stato altamente organizzato, prevedendo il trasporto della barella nei primi 500 metri del percorso di ritorno, facilitando così il recupero della persona in difficoltà .
Difficoltà del recupero
Il percorso di recupero però si preannuncia lungo e complicato. Secondo quanto comunicato da una nota del Cnsas regionale, a questo punto mancherebbero ancora circa sei chilometri all’uscita della grotta. I tratti da affrontare presentano passaggi molto stretti e alcuni tratti necessiteranno di essere effettuati a mano. Questa situazione implica non solo una forte concentrazione e abilità fisica da parte dei soccorritori, ma anche una gestione accurata delle tempistiche, considerando il benessere della speleologa bloccata all’interno.
Il confronto con il terreno difficile e le condizioni di scarsa luminosità all’interno della cavità richiedono una notevole preparazione e dare supporto alla poggiatura della barella, per garantire un trasporto sicuro e senza ulteriori danni all’infortunata. La collaborazione tra tecnici e l’uso di strumenti adeguati si rende essenziale per velocizzare il recupero.
Le prossime fasi dell’intervento
Le operazioni di soccorso richiedono una pianificazione meticolosa e necessitano di diversi passaggi coordinati. Oltre ai soccorritori già presenti, l’arrivo di nuovi membri del gruppo Fvg, in arrivo nelle prossime ore, porterà sostegno e ulteriori risorse per affrontare le difficoltà del terreno. La gestione delle comunicazioni è fondamentale per mantenere tutti informati e coordinati, mentre il tempo e la resistenza della speleologa rimangono una priorità all’interno dell’operazione.
Attraverso questo intervento, il Soccorso speleologico del Friuli Venezia Giulia dimostra l’importanza di preparazione e tempestività nelle situazioni di emergenza che si verificano in ambienti complessi come le grotte. Con l’arrivo delle forze in campo, si punta a facilitare il recupero e garantire che tutte le misure di sicurezza siano rispettate per ridurre rischi futuri.
Ultimo aggiornamento il 16 Dicembre 2024 da Marco Mintillo