Un eccezionale intervento chirurgico ha preso forma presso l’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta, segnando una tappa importante nel campo della chirurgia maxillo-facciale. La sostituzione bilaterale delle articolazioni temporo-mandibolari è stata realizzata con protesi in titanio biocompatibile, sviluppate su misura tramite innovativa tecnologia di stampa 3D. Questo intervento ha prestato particolare attenzione alle necessità del paziente, un giovane di 22 anni, che ha subito gravi danni a seguito di maltrattamenti ricevuti durante il suo viaggio dall’Africa.
Un caso complesso e delicato
Il giovane paziente, originario dell’Africa, si è trovato in una situazione critica, soffrendo di anchilosi temporo-mandibolare bilaterale. Questo disturbo gli ha praticamente reso impossibile aprire la bocca, compromettendo funzioni vitali come mangiare, parlare e respirare. L’anchilosi, causata da percosse e maltrattamenti, ha avuto un impatto devastante non solo sulla sua salute fisica, ma anche sul suo benessere psicologico e sulla sua qualità di vita. La scelta di intervenire chirurgicamente si è presentata come l’unica soluzione per restituirgli la dignità e la speranza di un futuro migliore.
Il team medico dell’Unità operativa complessa di Chirurgia Maxillo-Facciale, diretto dal Dottor Pasquale Piombino, ha affrontato questo caso con grande professionalità e sensibilità. Collaborando con esperti come Massimo Robiony e Salvatore Sembronio, l’équipe ha progettato un intervento su misura, utilizzando una tecnologia all’avanguardia per la creazione delle protesi. L’approccio personalizzato ha permesso di adattare le soluzioni alle specifiche esigenze del ragazzo, ponendo il focus sulla sua qualità di vita.
Innovazione tecnologica al servizio della salute
La sostituzione delle articolazioni temporo-mandibolari ha rappresentato un primo significativo passo per il Meridione d’Italia. Grazie all’uso di protesi in titanio biocompatibile e alla stampa 3D, il team ha potuto realizzare una chirurgia altamente specializzata. Questa tecnologia avanzata non solo ha consentito di migliorare la precisione del fabbricazione delle protesi, ma ha anche ridotto i tempi di attesa e reso l’intervento meno invasivo per il giovane paziente.
Il Dottor Piombino ha sottolineato come il successo di questa operazione traesse origine dall’integrazione tra competenze professionali e un approccio umano e empatico verso il paziente. “Abbiamo realizzato un intervento straordinario,” ha affermato, evidenziando l’importanza della collaborazione tra istituzioni e associazioni umanitarie. Questo intervento, infatti, non rappresenta solo una vittoria medica, ma anche una forma di supporto e attenzione verso pazienti provenienti da situazioni di grande difficoltà.
Una ripresa promettente
A pochi giorni dall’intervento, il giovane paziente ha già mostrato segni significativi di recupero. La riabilitazione lo porterà a un ripristino graduale delle funzioni articolari, restituendogli la possibilità di mangiare, parlare e respirare normalmente. Questi progressi stanno alimentando un clima di ottimismo tra i medici e il personale sanitario, che si sentono gratificati nel sapere di aver contribuito a riportare a un sorriso un giovane che ha affrontato esperienze di sofferente marginalità.
Il sorriso rappresenta non solo un segno di gratitudine da parte del paziente, ma è anche una vittoria collettiva per tutta l’équipe che ha lavorato instancabilmente per raggiungere questo obiettivo. La missione di restituire speranza e dignità a chi ha vissuto situazioni traumatiche trova quindi una concreta realizzazione in questo caso, dimostrando come la medicina possa, in effetti, unire tecnologia e umanità per fare la differenza nella vita delle persone.
Ultimo aggiornamento il 9 Dicembre 2024 da Armando Proietti