Intervento tempestivo a Laces: i vigili del fuoco affrontano un incendio boschivo sul Monte Sole

Intervento tempestivo a Laces: i vigili del fuoco affrontano un incendio boschivo sul Monte Sole

Un incendio boschivo sul Monte Sole, vicino a Laces, ha coinvolto 16 squadre di soccorso. Le autorità pianificano interventi per la ripristino della fauna e prevenzione di futuri incendi.
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Intervento tempestivo a Laces: i vigili del fuoco affrontano un incendio boschivo sul Monte Sole - Gaeta.it

Un vasto incendio boschivo si è sviluppato il 6 marzo sopra Laces, precisamente sul Monte Sole, mettendo a dura prova il lavoro delle squadre di soccorso. Il tempestivo intervento di ben 16 squadre di volontari, unite ai vigili del fuoco del Corpo permanente di Bolzano e supportati da diversi elicotteri antincendio, ha giocato un ruolo cruciale nella circoscrizione delle fiamme. La rapida mobilitazione ha dato esiti positivi, mantenendo l’incendio lontano dalle abitazioni della frazione di San Martino in Monte, situata in Val Venosta. Le operazioni hanno richiesto l’uso di quattro bacini di accumulo idrico, situati nelle immediate vicinanze e fondamentali per attingere la quantità d’acqua necessaria per spegnere le fiamme.

La gestione dell’emergenza da parte delle autorità

Luis Walcher, assessore provinciale alle Foreste, ha evidenziato che ora l’attenzione deve restare focalizzata sull’estinzione totale delle fiamme. Walcher ha anche annunciato che, una volta terminato il primo intervento, si passerà alla fase di ripristino della fauna boschiva e l’adozione di misure precauzionali per garantire una gestione efficace di eventuali futuri incendi. Si stima che i costi relativi alle misure necessarie nel breve termine possano raggiungere i 150.000 euro, una cifra che sarà gestita attraverso i fondi specificamente assegnati al Servizio forestale locale. Per interventi più complessi a medio termine, si prevede di investire ulteriori 500.000 euro.

Walcher ha posto l’accento sull’importanza della sensibilizzazione riguardo agli incendi boschivi, sottolineando che la maggior parte di essi è causata dalle attività umane. La narrazione si sposta poi sull’impatto ambientale e la protezione delle risorse boschive, richiamando l’attenzione sul fatto che la prevenzione è fondamentale per scoraggiare futuri incidenti.

Analisi dell’area colpita e futuro della fauna boschiva

Günther Unterthiner, direttore della Ripartizione provinciale Servizio forestale, ha fornito dettagli sulla superficie coinvolta dall’incendio, che ha raggiunto un’area di ben 90 ettari. L’intera zona colpita è classificata come foresta protetta e presenta un mix di popolamenti naturali di pino silvestre e boschi di larici nelle zone più alte. A complicare la situazione, la strada di accesso a San Martino è interessata per due chilometri, con 1500 metri di accessi a fattorie e sentieri escursionistici colpiti dall’incendio stesso.

Unterthiner ha illustrato un progetto integrale già in fase di elaborazione per le operazioni successive allo spegnimento, che include una serie di misure selvicolturali e tecniche da attuare progressivamente. I lavori previsti si concentreranno sulla riparazione e manutenzione delle infrastrutture antincendio, che si sono dimostrate vitali durante l’emergenza.

Le misure per la riparazione e il monitoraggio della flora

Georg Pircher, direttore dell’Ispettorato forestale di Silandro, ha commentato la necessità di riqualificare le aree boschive colpite. Sono previsti interventi di riforestazione delle zone protette più danneggiate, inclusa la rimozione delle querce roverelle bruciate. Pircher ha anche accennato all’importanza di monitorare il germogliare degli arbusti in seguito all’incendio, e ha rassicurato che i pini e i larici, grazie alla loro corteccia spessa, generalmente dimostrano una buona resistenza al fuoco.

L’attenzione sarà anche rivolta al patrimonio forestale rimanente e alla promozione della diversificazione delle species, passando a un bosco misto con una maggiore percentuale di latifoglie. Le latifoglie, più resilienti alla siccità e meno suscettibili agli incendi, giocheranno un ruolo cruciale in questo progetto di riqualificazione. Sarà fortemente enfatizzata la necessità di mantenere un livello ottimale di umidità nel suolo per prevenire la morte di troppa biomassa legnosa e garantire la creazione di un microclima favorevole. Le strade forestali e i sentieri di accesso, inoltre, verranno messi in sicurezza e riparati, compresa la strada di emergenza per San Martino.

L’attenzione resta alta nel corso di queste operazioni, con la volontà di garantire una ripresa completa dell’ecosistema forestale e una maggiore preparazione per affrontare eventi futuri che potrebbero minacciare il patrimonio naturale della zona.

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