Intesa in Conferenza Stato-Regioni: nuovi decreti per il sostegno delle filiere agricole

Intesa in Conferenza Stato-Regioni: nuovi decreti per il sostegno delle filiere agricole

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Intesa in Conferenza Stato-Regioni: nuovi decreti per il sostegno delle filiere agricole - Fonte: Agenfood | Gaeta.it

Il 13 settembre, a Roma, è stata raggiunta un’importante intesa in Conferenza Stato-Regioni con l’approvazione di due schemi di decreto volti a sostenere il settore agricolo. Questi decreti si concentrano sulla filiera della pera e sui Distretti del cibo, rappresentando un passo decisivo per affrontare le difficoltà economiche delle imprese e promuovere le produzioni di eccellenza.

Il decreto per la filiera della pera

Sostegno economico alle imprese ortofrutticole

Il primo decreto approvato si riferisce specificamente al sostegno della filiera frutticola della pera, uno dei comparti più significativi per l’economia agricola italiana. Questo provvedimento, atteso con grande interesse dalle imprese del settore ortofrutticolo, segna una svolta importante. Infatti, il decreto prevede il passaggio dal regime di aiuti de minimis per le domande del 2023, oltre a un pacchetto di 15 milioni di euro destinato a questo segmento specifico.

Il settore della pera ha subito negli ultimi anni gravi difficoltà causate da avversità climatiche e fitopatie, che hanno inciso negativamente sulla produzione e sulla redditività. L’introduzione di questo fondo rappresenta un sostegno concreto, mirato a rispondere alle esigenze immediate degli agricoltori e a garantire la sostenibilità delle pratiche agricole. Le aziende riceveranno quindi un aiuto finanziario che sarà fondamentale per affrontare le sfide generali del mercato e per promuovere il rilancio della produzione di pere, un frutto che riveste un’importanza significativa per la biodiversità e la nutrizione.

Un passo verso la resilienza del settore

L’approvazione di questo decreto non è soltanto un sostegno immediato; si tratta anche di un impegno a lungo termine per consolidare le basi del settore agricolo italiano. Gli agricoltori potranno contare su risorse aggiuntive, che andranno a integrare le misure già esistenti e contribuendo così a costruire un ambiente favorevole alla crescita e all’innovazione. Con il periodo di crisi alle spalle, l’intento è di rilanciare l’appeal del settore frutticolo anche a livello internazionale.

Introduzione dei Distretti del cibo

Criteri di attuazione e prospettive di crescita

Il secondo decreto focalizzato sui Distretti del cibo presenta un quadro definito delle modalità di attuazione e dei criteri necessari per il loro funzionamento. I Distretti del cibo rappresentano un’importante iniziativa per valorizzare le eccellenze locali e fortificare la rete tra le varie imprese agricole in un’ottica di sviluppo sostenibile e cooperazione.

Il Ministero ha adottato un approccio strategico, accantonando fondi residuali che possono ora essere reinvestiti per supportare nella creazione e nel consolidamento di queste aree di produzione. L’idea alla base dei Distretti del cibo è quella di stimolare una sinergia tra agricoltori, produttori e consumatori, nonché di incoraggiare pratiche agricole sostenibili e innovative che possano contribuire alla valorizzazione delle risorse locali e a creare un’offerta di prodotti di qualità.

Un’opportunità per i territori

I Distretti del cibo non solo contribuiscono a rafforzare le filiere agroalimentari, ma offrono anche opportunità di crescita per i territori che ospitano tali iniziative. Attraverso l’implementazione di progetti condivisi, si promuove lo sviluppo economico locale, il turismo enogastronomico e una maggiore consapevolezza dei consumatori verso i prodotti a chilometro zero. In questo modo, il Decreto rappresenta non solo un aiuto economico, ma anche un incentivo alla rigenerazione delle tradizioni locali e alla valorizzazione delle produzioni tipiche.

Con l’approvazione di questi due decreti, il Governo si rafforza come alleato del settore agricolo italiano, cercando soluzioni che portino a risultati concreti e duraturi per le imprese e le comunità locali.

Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2024 da Sofia Greco

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