Intitolazione della strada a mons. Tarcisio Carboni: un tributo alla fede e alla comunità di Macerata

Intitolazione della strada a mons. Tarcisio Carboni: un tributo alla fede e alla comunità di Macerata

Macerata intitola una via a mons. Tarcisio Carboni, vescovo amato e figura di riferimento per la comunità, in occasione del 30° anniversario della sua morte, celebrando il suo impegno nella fede.
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Intitolazione della strada a mons. Tarcisio Carboni: un tributo alla fede e alla comunità di Macerata - Gaeta.it

Il ricordo di mons. Tarcisio Carboni, un pastore amato dalla sua gente, torna a farsi sentire con l’intitolazione di una via a lui dedicata a Macerata. La cerimonia, che ha visto una partecipazione calorosa, segna un momento di profonda commozione e gratitudine per il contributo di Carboni alla comunità locale e per la sua missione nel clero. Questo evento avviene poco prima dell’anniversario dei 30 anni dalla sua morte, avvenuta il 25 gennaio 1995, un momento che riporta alla mente la sua opera instancabile e la passione per la Parola di Dio.

La vita e l’eredità di mons. Carboni

Mons. Tarcisio Carboni ha segnato la storia della Diocesi di Macerata e Tolentino, dove ha servito come vescovo dal 1976 al 1985 e continuando il suo ministero fino alla fine della sua vita. La sua esperienza include anche una significativa missione in Brasile, dove ha contribuito alla crescita della cristianità locale. Carboni è noto per essere stato un sostenitore della fede e della comunità, con il suo motto episcopale “Predica Verbum”, che riflette il suo impegno nel portare la Parola di Dio a ogni angolo della sua diocesi.

Un aspetto fondamentale della sua eredità è rappresentato dal processo di beatificazione di padre Matteo Ricci, un’opera che ha ripreso e promosso con entusiasmo. Fu un vescovo che si è dedicato non solo alla board delle funzioni religiose ma ha anche tessuto legami profondi e affettuosi con la sua comunità. Si è adoperato affinché molte realtà ecclesiali potessero emergere e prosperare nella sua diocesi. La scelta del luogo per l’intitolazione della via non è stata casuale, poiché mons. Carboni ha avuto un ruolo significativo nella benedizione della prima pietra del Seminario Redemptoris Mater, durante una visita storica di san Giovanni Paolo II a Macerata nel 1993.

Una cerimonia ricca di significato

Alla cerimonia di intitolazione della strada erano presenti numerosi sostenitori e membri della comunità, tra cui il vescovo di Macerata, mons. Nazzareno Marconi. Quest’ultimo ha rimarcato l’importanza della figura di Carboni, definendolo un uomo di dialogo e di prossimità, sempre pronto a soddisfare le necessità spirituali del suo popolo. «La sua attenzione per i più giovani e per i lontani della Chiesa», ha affermato Marconi, «ha segnato un’intera generazione e continua a ispirarci nel nostro cammino di fede».

Il rettore del Seminario Redemptoris Mater, don Davide Tisato, ha condiviso il profondo impatto che mons. Carboni ha avuto sulla vita ecclesiastica della regione, evidenziando anche l’importanza di educare e accompagnare i giovani nella loro crescita spirituale. Insieme a loro, gli elementi del Cammino Neocatecumenale hanno testimoniato l’impatto positivo della sua opera in un contesto che continua a formare leader nella fede.

Un gesto della comunità per la comunità

La proposta di intitolazione della nuova via, che prima portava il nome di via Alessandro Filippucci, è stata avanzata dal consigliere Marco Bravi, ricevendo il supporto unanime del Consiglio comunale di Macerata. Il sindaco Sandro Parcaroli, al momento della scopertura della nuova toponomastica, ha evidenziato come questo gesto rappresenti non solo un tributo alla memoria di mons. Carboni, ma anche una continuazione del suo esempio per le generazioni future.

La presenza di autorità locali, tra cui il vice sindaco Francesca D’Alessandro e il consigliere regionale Anna Menghi, ha dato ulteriore valore a questo evento, che ha un forte legame con la storia della città, rendendola protagonista di un ricordo vivo e collettivo. Anche Carla Piermarini, sindaco di Ortezzano, ha partecipato, annunciando che anche la sua città natale dedicherà un luogo in onore di mons. Carboni.

L’intitolazione di questa via rappresenta una celebrazione della vita di un uomo che ha dedicato ogni attimo alla cura e alla crescita di una comunità di fede. La cittadinanza continua a dimostrare il suo attaccamento e la sua gratitudine per quanto Carboni ha fatto, celebrando non solo il passato, ma anche un futuro in cui il suo esempio rimarrà un faro per il cammino di molti.

Ultimo aggiornamento il 16 Dicembre 2024 da Marco Mintillo

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