Intossicazione alimentare in un pranzo per San Sebastiano: 28 poliziotti colpiti a Verbania

Intossicazione alimentare in un pranzo per San Sebastiano: 28 poliziotti colpiti a Verbania

Un pranzo in onore di San Sebastiano a Verbania si trasforma in un caso di intossicazione alimentare, con 28 partecipanti colpiti e indagini su una possibile contaminazione intenzionale del cibo.
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Intossicazione alimentare in un pranzo per San Sebastiano: 28 poliziotti colpiti a Verbania - Gaeta.it

Un pranzo di celebrazione in onore di San Sebastiano, protettore della polizia locale, si è trasformato in un inquietante caso di presunta intossicazione alimentare a Verbania. Durante l’evento, che ha avuto luogo presso Villa Olimpia, una mensa con obbligo di inclusione sociale gestita con il coinvolgimento di persone detenute, 28 partecipanti su 35 hanno manifestato sintomi di malessere dopo essersi nutriti di un pasto composto da spezzatino e purè.

Il pranzo che si è trasformato in un’incubo

Inizialmente, il pranzo dedicato alla polizia locale sembrava procedere per il meglio, fino a quando diversi ospiti hanno manifestato sintomi che richiedevano assistenza. Tra i 28 colpiti dall’intossicazione si trovano anche soggetti con patologie preesistenti, il che ha accentuato la gravità della situazione. L’evento, che avrebbe dovuto rappresentare un momento di convivialità e celebrazione, ha invece rivelato potenziali lacune nella sicurezza alimentare.

Le prime indagini hanno preso il via subito dopo il manifestarsi dei sintomi tra i partecipanti. I carabinieri, insieme ai NAS, sono intervenuti per eseguire un’ispezione ma non hanno riscontrato problemi di conservazione degli alimenti. Tuttavia, è emerso un particolare significativo: coloro che hanno evitato di consumare lo spezzatino con purè non hanno avuto alcun tipo di malessere, spingendo le forze dell’ordine a vagliare l’ipotesi di una contaminazione intenzionale.

Possibile contaminazione deliberata del cibo

Un elemento cruciale emerso nelle indagini è il rinvenimento di due boccette di purgante, rinvenute parzialmente vuote, posizionate sul davanzale esterno del locale di servizio. Questo dettaglio ha alimentato le sospettive circa un’eventuale aggiunta di un lassativo al piatto principale, colpendo esclusivamente gli ospiti seduti al tavolo dedicato agli agenti di polizia. L’assenza di altri malesseri tra i rimanenti clienti del ristorante ha ulteriormente circoscritto il campo d’azione degli investigatori.

Le manifestazioni di intossicazione hanno incluso sintomi gastrointestinali acuti, che hanno richiesto l’intervento di personale medico sul posto. Diverse persone sono state costrette a ricorrere a cure, sottolineando i potenziali e gravi rischi connessi all’atto apparentemente mirato.

Reazioni e conseguenze nella comunità

Dei partecipanti allo sfortunato evento, alcuni hanno già annunciato di voler sporgere querela, mentre le autorità continuano a raccogliere prove e ricostruire la dinamica esatta di quanto accaduto. La comunità locale è stata scossa da questo episodio, che ha sollevato interrogativi sulla sicurezza alimentare, soprattutto in contesti che dovrebbero rappresentare modelli di inclusione e sostegno per i cittadini.

Le indagini in corso non solo cercano di identificare i responsabili, ma anche di garantire che eventi simili non possano mai più verificarsi. La vicenda di Verbania mette in luce l’importanza della vigilanza su tutti i fronti, invitando tutti a riflettere sulle conseguenze degli atti irresponsabili e sulle misure di sicurezza da adottare per proteggere la salute pubblica.

Ultimo aggiornamento il 23 Gennaio 2025 da Sofia Greco

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