Investimenti culturali: la Sapienza e l’amministrazione di Latina promuovono un percorso di sviluppo

Investimenti culturali: la Sapienza e l’amministrazione di Latina promuovono un percorso di sviluppo

L’inaugurazione dell’anno accademico 2024-2025 della Sapienza Università di Roma a Rieti sottolinea l’importanza delle collaborazioni tra università e amministrazioni locali per lo sviluppo culturale e educativo.
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Investimenti culturali: la Sapienza e l’amministrazione di Latina promuovono un percorso di sviluppo - Gaeta.it

L’inaugurazione dell’anno accademico 2024-2025 della Sapienza Università di Roma, tenutasi ieri al Teatro Flavio Vespasiano di Rieti, ha evidenziato l’importanza delle collaborazioni tra istituzioni universitarie e amministrazioni locali. Il sindaco di Latina, Matilde Celentano, ha messo in luce gli importanti investimenti della Sapienza nel territorio per stimolare lo sviluppo culturale e identitario, sottolineando l’importanza di un legame forte tra università e comunità.

Una nuova modalità di sviluppo per la Sapienza

La Sapienza Università di Roma sta investendo a Rieti e Latina seguendo un percorso strategico volto a rinnovare e rinforzare le proprie missioni di formazione e ricerca. Il sindaco Celentano ha sottolineato come l’istituto prossimo ad essere potenziato attraverso un dialogo diretto con la società civile. Questo modello rappresenta un’apertura verso uno sviluppo che abbraccia non solo l’istruzione, ma anche la valorizzazione delle specificità culturali dei territori coinvolti.

Un aspetto cruciale di questa cooperazione è la collaborazione attiva con le amministrazioni comunali, che si sono espresse favorevolmente su questa iniziativa. Durante la cerimonia, il sindaco di Latina ha ricordato il compito di rafforzare l’offerta formativa universitaria, trasformando la città in un vero e proprio polo educativo. A tale scopo, anche la consegna di nuovi spazi, come l’ex Banca d’Italia, rappresenta un passo fondamentale per garantire una crescita sostenibile delle opportunità per gli studenti.

Latina: storie di una città universitaria in sviluppo

Latina ha una propria tradizione nella formazione universitaria, avendo avviato il suo primo corso di studi 34 anni fa. Questo lungo percorso ha creato una solida base per sviluppare un’identità accademica distintiva, caratterizzata dall’impegno della cittadinanza a supportare tali iniziative. Durante l’incontro, la sindaca Celentano ha esprimendo il desiderio di far crescere in Rieti una cultura e un sistema educativo simile a quello di Latina, affinché entrambe le città possano beneficiare di un’evoluzione sinergica.

Grazie a un’operazione che ha richiesto meno di un anno di lavoro, Latina ha recentemente consegnato alla Magnifica Rettrice, professoressa Antonella Polimeni, le chiavi di due immobili di prestigio, rispondendo così alle sfide del cambiamento e contribuendo a garantire un’esperienza accademica ricca e soddisfacente. L’auspicio della sindaca è che Rieti possa sfruttare al meglio queste opportunità avendo a cuore lo sviluppo delle potenzialistiche campus universitari.

Il sostegno dell’Anci: una rete di città universitarie

Un altro importante aspetto toccato durante la cerimonia è stata la presenza dell’Anci, rappresentata dal sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, e dal presidente nazionale Gaetano Manfredi. La rettrice ha presentato la sua prolusione dal titolo “Territori della conoscenza e della convivenza“, la quale ha trovato il pieno sostegno da parte dell’Anci. Questo segnala un cambio di passo significativo nel rapporto tra le istituzioni e le città universitarie, creando un collegamento forte per poter lavorare in modo condiviso.

Manfredi ha proposto l’idea di una rete tra le città universitarie, con l’intento di facilitare il processo di osmosi tra università e comunità. Il sindaco Celentano ha accolto positivamente questa proposta, sottolineando l’importanza di condividere esperienze e best practices che possano arricchire entrambe le realtà. Con lo sviluppo di questa rete, l’obiettivo è di potenziare il dialogo e la collaborazione a favore di tutta la comunità, con particolare attenzione ai giovani universitari e al loro futuro.

L’incontro di Rieti rappresenta quindi un momento significativo che potrebbe segnare una nuova era per la Sapienza e i territori circostanti, promuovendo un modello di cooperazione e crescita reciproca.

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