Il governo irlandese si trova ad affrontare una situazione finanziaria invidiabile, con un surplus previsto nei conti pubblici che nel 2024 raggiungerà gli 8,6 miliardi di euro. Dopo anni di austerità e salvataggi internazionali, la crescita economica ha riportato l'economia dell'isola su un sentiero di prosperità. Tuttavia, la questione cruciale è come utilizzare queste risorse in eccesso in maniera responsabile e produttiva per affrontare le sfide sociali e infrastrutturali.
L'origine del surplus irlandese: tassazione delle multinazionali
Un paradiso fiscale
L'Irlanda ha da tempo attratto l'attenzione internazionale per la sua posizione favorevole alle multinazionali, grazie a una tassazione corporate che è stata, fino a poco fa, fissata al 12,5%, e recentemente aumentata al 15%. Questo tasso si colloca ancora ben al di sotto delle normative vigenti in altri paesi europei, rendendo Dublino un punto di riferimento per colossi del web, aziende farmaceutiche e molte altre multinazionali che cercano di massimizzare i loro profitti.
Negli ultimi anni, l'Irlanda è diventata il fulcro di una nuova ondata di investimenti, soprattutto nel settore tecnologico. Aziende di grande calibro come GOOGLE, APPLE e FACEBOOK hanno stabilito i loro uffici e centri di ricerca nella capitale, creando un indotto fondamentale per la crescita economica del paese. La creazione di posti di lavoro ad alta qualificazione ha contribuito all'incremento significativo del PIL, che dal 2010 al 2022 è aumentato di quasi il 150%.
Impatti sul PIL e sulle entrate fiscali
Nel 2023, le entrate fiscali generate dalla tassazione delle imprese hanno portato nelle casse dello stato irlandese 23,8 miliardi di euro, con previsioni che per quest'anno potrebbero salire a 24,5 miliardi di euro. Tuttavia, queste entrate sono considerate volatili e temporanee, rendendo necessaria una riflessione critica su come e quando utilizzare questi fondi. Infatti, il governo irlandese ha rivisto al ribasso le sue stime di surplus di bilancio per gli anni futuri, ridimensionando le aspettative da 65 miliardi di euro a un prevedibile avanzo di 38 miliardi di euro tra il 2024 e il 2027.
Le sfide infrastrutturali dell'Irlanda
Problemi reali da affrontare
Nonostante l'inaspettato benessere, l'analisi condotta dagli esperti, tra cui l'economista Gerard Brady, sottolinea che il problema dell'Irlanda non è l'assenza di fondi, ma la difficoltà di tradurre queste risorse in investimenti pratici per risolvere le problematiche quotidiane dei cittadini. Le sfide infrastrutturali, in particolare, sono di massima importanza.
La crisi immobiliare, che ha visto i prezzi delle abitazioni schizzare alle stelle, è solo uno degli aspetti allarmanti. Ulteriori preoccupazioni riguardano la rete elettrica, l'approvvigionamento idrico, i servizi sanitari e i trasporti pubblici. Per affrontare efficacemente questi problemi, l'Irlanda dovrà indirizzare il surplus verso investimenti mirati che possano portare a uno sviluppo sostenibile e a lungo termine.
Investimenti per il futuro
Nell'ottica di garantire una gestione oculata delle finanze pubbliche, il governo irlandese ha deciso di seguire l'esempio di paesi come la Norvegia, fondando due fondi sovrani per il futuro con l'intenzione di investire oltre 100 miliardi di euro entro il 2035. Questa scelta mira a preservare la stabilità economica evitando un'eccessiva dilatazione della spesa pubblica che potrebbe innescare inflazione.
Misure fiscali e prospettive future
Orientamenti precauzionali
In vista delle elezioni generali previste per il 2025, il governo potrebbe considerare di presentare una finanziaria più "generosa" con un aumento stimato della spesa di 6,9 miliardi di euro, accompagnato da 1,4 miliardi di euro di misure fiscali supplementari. Tuttavia, la questione rimane se queste decisioni porteranno reali miglioramenti nella vita dei cittadini o se contribuiranno a un aumento delle disuguaglianze sociali.
Le disparità sociali
Nonostante la crescita economica, i dati dimostrano una distribuzione della ricchezza altamente disuguale. L'Irlanda è descritta come il Paese più "solitario" d'Europa, con un'alta percentuale di popolazione che soffre di ansia e depressione. Inoltre, un bambino su sette vive in condizioni di povertà, evidenziando la necessità di utilizzare il surplus in modo tale da affrontare i problemi sociali.
L'attenzione del governo irlandese si concentra quindi sulla capacità di tradurre risorse in efficaci politiche sociali e infrastrutturali, in un contesto in cui il benessere economico non sempre si traduce in benessere sociale.
Ultimo aggiornamento il 5 Settembre 2024 da Laura Rossi
