Ismael Zambada García "El Mayo" e il figlio di El Chapo catturati: svolta decisiva nella guerra al narcotraffico

Ismael Zambada García “El Mayo” e il figlio di El Chapo catturati: svolta decisiva nella guerra al narcotraffico

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Ismael Zambada García "El Mayo" e il figlio di El Chapo catturati: svolta decisiva nella guerra al narcotraffico - Gaeta.it

L’arresto di Ismael Zambada García, noto come “El Mayo”, e di Joaquín Guzmán López, figlio del famigerato narcotrafficante El Chapo, segna un’importante tappa nella lotta contro il narcotraffico che ha afflitto il Messico e gli Stati Uniti per decenni. Il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha confermato la cattura avvenuta a El Paso, in Texas, dopo 40 anni di latitanza per Zambada. Questo evento ha sollevato interrogativi sulle modalità dell’arresto e sulle possibili implicazioni future per il cartello di Sinaloa.

La cattura: dettagli e circostanze

Il trasferimento in Texas

Secondo le prime notizie riportate, Ismael Zambada e Joaquín Guzmán López si sarebbero presentati volontariamente alle autorità statunitensi. Un funzionario governativo messicano, parlando in forma anonima, ha rivelato all’Associated Press che i due hanno raggiunto gli Stati Uniti tramite un aereo privato. Tuttavia, altre fonti, come il Wall Street Journal, suggeriscono che sarebbero stati ingannati da un altro membro del cartello. Questo individuo li avrebbe convinti a recarsi in Texas, facendoli credere di dover ispezionare aeroporti clandestini in Messico.

La lunga ricerca di “El Mayo”

Zambada, 76 anni, era il capo indiscusso del cartello di Sinaloa insieme a El Chapo, e per lungo tempo è rimasto uno dei narcotrafficanti più ricercati al mondo. Il governo statunitense aveva messo in campo una ricompensa che arrivava fino a 15 milioni di dollari per eventuali informazioni che potessero portare alla sua cattura. La sua latitanza è durata quattro decenni e ha contribuito a farlo diventare una leggenda nel mondo del crimine. La sua cattura è stata una grande vittoria per la Drug Enforcement Administration e le autorità americane, ma ha anche acceso un dibattito su come questo possa influenzare le dinamiche del narcotraffico.

Le conseguenze per il cartello di Sinaloa

Un arresto impattante?

L’ex direttore delle operazioni internazionali della DEA, Mike Vigil, ha commentato l’arresto di Zambada e la possibile riduzione del traffico di sostanze stupefacenti come risultato. Secondo il suo parere, la cattura di Zambada, pur essendo significativa, potrebbe non alterare in modo sostanziale il flusso di droga diretto verso gli Stati Uniti. Vigil ha indicato che Joaquín Guzmán López, pur essendo il figlio di El Chapo, non deteneva un’influenza paragonabile a quella dei suoi fratelli nel cartello.

L’evoluzione del cartello di Sinaloa

Negli ultimi anni, i figli di El Chapo hanno assunto un ruolo di leadership all’interno del cartello di Sinaloa, in particolare una fazione conosciuta come i “Chapitos”. Questa suddivisione è stata identificata come uno dei principali fornitori di fentanyl sul mercato statunitense. Il fentanyl, che ha causato un numero allarmante di overdose negli Stati Uniti, è diventato una delle sostanze più letali sull’onda della crisi opioid, che ha colpito gravemente le comunità americane.

Il profilo di Ismael Zambada, noto come “El Mayo”

Il re del narcotraffico

Ismael Zambada è venerato e temuto nel mondo del narcotraffico. Negli anni ’90, Zambada ha iniziato a emergere come uno degli attori principali del cartello di Juarez, ma grazie alle sue abilità di stratega e ai suoi legami, è riuscito a staccarsi da esso e a creare il cartello di Sinaloa, una delle organizzazioni di traffico di droga più potenti a livello mondiale. A differenza di altri narcotrafficanti, Zambada ha mantenuto un profilo basso, evitando il metodo brutale di affermazione del potere attraverso la violenza, preferendo la corruzione e l’infiltrazione tra ranghi delle forze di polizia e dell’esercito.

La vita in latitanza

In passato, Zambada ha confessato di vivere nel timore costante di essere catturato, ammettendo di aver considerato il suicidio come alternativa alla cattura. Gli Stati Uniti lo hanno descritto come un traffichante di droga che ha trascorso tutta la sua vita adulta senza mai finire in prigione—un aspetto che lo distingue significativamente da El Chapo, il quale è stato arrestato e condannato più volte.

Reazioni e dichiarazioni ufficiali

Le parole del procuratore generale

Dopo l’arresto di Zambada e Guzmán López, il procuratore generale degli Stati Uniti, Merrick Garland, ha dichiarato che il cartello di Sinaloa è una delle organizzazioni di narcotraffico più temibili e violente di sempre. Ha sottolineato che il fentanyl rappresenta una minaccia grave per la salute pubblica americana, evidenziando la necessità di fermare i leader del narcotraffico che avvelenano le comunità. Nel 2023, gli Stati Uniti hanno registrato oltre 107.000 decessi per overdose, di cui circa il 70% legati al fentanyl.

La cattura di Zambada e Guzmán López rappresenta quindi non solo un evento di rilevanza storica nella guerra contro i cartelli della droga, ma anche un segnale chiaro dell’impegno delle autorità statunitensi nel combattere il narcotraffico e proteggere le comunità a rischio.

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