Ispezione della Commissione Vigilanza all’ospedale SS. Annunziata di Chieti: la situazione dei lavori

Ispezione della Commissione Vigilanza all’ospedale SS. Annunziata di Chieti: la situazione dei lavori

La Commissione Vigilanza ispezionerà l’ospedale SS. Annunziata di Chieti per monitorare i lavori di messa in sicurezza, garantendo la continuità dei servizi sanitari e il supporto all’Università d’Annunzio.
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Ispezione della Commissione Vigilanza all’ospedale SS. Annunziata di Chieti: la situazione dei lavori - Gaeta.it

La Commissione Vigilanza ha programmato un’ispezione all’ospedale SS. Annunziata di Chieti, focalizzandosi sui lavori di messa in sicurezza che stanno interessando l’area. Questo intervento mira a capire come i lavori influenzeranno la funzionalità dei reparti e la fornitura delle prestazioni sanitarie. La necessità di garantire un servizio sanitario continuativo e di qualità ha spinto le autorità a un confronto stretto per evitare che le opere vengano eseguite senza un piano chiaro.

L’importanza del confronto tra le istituzioni

Nel corso della seduta di oggi, sono emerse preoccupazioni riguardo agli interventi previsti nel blocco C dell’ospedale clinicizzato di Chieti. Questi lavori erano stati annunciati dall’ex manager della ASL 2 poco prima della fine del suo incarico, ma senza un adeguato cronoprogramma in grado di garantire la continuità sanitaria. Gli esponenti del PD, tra cui Silvio Paolucci e Sandro Mariani, hanno sottolineato che senza la mobilitazione di diversi soggetti, tra cui il Comune di Chieti e l’Università d’Annunzio, il presidio ospedaliero avrebbe potuto affrontare un serio rischio di paralisi. La chiusura dei reparti avrebbe avuto ripercussioni non solo sull’ospedale stesso, ma anche sull’istruzione e sulla formazione universitaria a livello provinciale e regionale.

Paolucci e Mariani hanno anche dichiarato che il confronto di oggi è stato fondamentale per mantenere viva l’attenzione su una questione così delicata. Sono stati resi noti dettagli vitali che riguardano i lavori e l’importanza di avere certezze riguardo le coperture economiche e la gestione del cantiere. Senza il supporto e le garanzie richieste, il piano di delocalizzazione non avrebbe potuto proseguire in modo da garantire risposte adeguate alla comunità. La Commissione Vigilanza ha assunto quindi un ruolo cruciale nel monitoraggio della situazione.

Le dichiarazioni sul futuro dei lavori

Un altro punto trattato nel dibattito è stato il ruolo del magnifico rettore Liborio Stuppia, che ha evidenziato l’esigenza di una gestione trasparente e condivisa del cantiere. L’impegno dell’Università è stato determinante nel raggiungere un accordo che garantisse la restituzione di locali adeguati per il funzionamento dell’ospedale. Senza questo intervento, l’Università si sarebbe trovata in una situazione difficile, con spazi non utilizzabili da un punto di vista sanitario.

Paolucci e Mariani hanno espresso gratitudine al rettore e al sindaco di Chieti, Diego Ferrara, per la loro tempestiva attivazione nella risoluzione delle problematiche legate ai lavori. È stato affermato che i lavori devono terminare entro la fine dell’anno, e che la Commissione Vigilanza svolge un ruolo vitale per assicurare il rispetto degli impegni presi. L’interesse della comunità è stato finalmente portato all’attenzione del Consiglio, sottolineando l’importanza di garantire sia la continuità dei servizi sanitari che il futuro dell’Università.

Monitoraggio e tempistiche delle ispezioni

In attesa di ulteriori sviluppi, i rappresentanti hanno confermato che la Commissione Vigilanza proseguirà nel monitoraggio delle operazioni, per garantire che i tempi di svuotamento e riconsegna dei reparti siano rispettati. Questo è fondamentale per garantire non solo la continuità dei servizi ospedalieri, ma anche per tutelare il futuro della formazione universitaria. È previsto che le ispezioni dell’ANVUR nel 2027 rendano necessaria una attenta valutazione dei progressi dei lavori, per evitare problematiche future e garantire che i futuri medici e professionisti della salute possano rimanere in Abruzzo, contribuendo così al servizio sanitario nazionale in modo efficace.

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