Israele si avvia a completare l'eliminazione dell'esercito di Hamas, come dichiarato dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Durante un discorso al National Defense College, Netanyahu ha affermato che le operazioni delle Idf continueranno per colpire ciò che rimane di Hamas e raggiungere tutti gli obiettivi di guerra del Paese.
Netanyahu critica la scarcerazione del direttore dell'ospedale al-Shifa
Mentre proseguono le tensioni tra ministri e funzionari della sicurezza, Netanyahu ha condannato la scarcerazione del direttore dell'ospedale al-Shifa, Mohammad Abu Salmiya, definendola "un grave errore e un fallimento dal punto di vista etico". Il premier ha richiesto un'indagine sull'accaduto, sottolineando che la decisione è stata presa senza il consenso delle autorità politiche e della sicurezza.
Antony Blinken sulla situazione a Gaza e in Libano
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha sottolineato tre scenari inaccettabili per il futuro di Gaza, tra cui l'occupazione israeliana e il caos provocato dall'anarchia attuale. Blinken ha anche espresso preoccupazione per la situazione in Libano, affermando che "nessuna delle parti coinvolte desidera la guerra, ma che esiste il rischio di conflitto nell'area settentrionale del Paese".
Distrutto a Rafah il principale sito di produzione razzi della Jihad islamica
Nel sud di Gaza, è stato individuato e distrutto il più grande sito di produzione di razzi della Jihad islamica mai scoperto nell'enclave palestinese. Le Idf hanno annunciato che durante un'operazione sono state abbattute molte persone coinvolte nella produzione di razzi e proiettili, utilizzando droni e missili guidati.
Nuovi attacchi: Israele sotto il fuoco delle Brigate al-Quds
Le Brigate al-Quds hanno lanciato una serie di razzi verso Israele, colpendo diverse comunità di confine. I militari israeliani hanno riportato che alcuni razzi sono stati intercettati, ma diversi sono atterrati nel sud del Paese. L'azione è stata rivendicata dalle Brigate al-Quds, braccio armato della Jihad Islamica, che era stata oggetto di un attacco israeliano in precedenza.
Approfondimenti
- - Hamas: Hamas è un'organizzazione politico-militare palestinese con sede nella Striscia di Gaza. Fondata nel 1987 come ala palestinese dei Fratelli Musulmani, Hamas è considerata un'organizzazione terroristica da diversi stati, inclusi Israele, gli Stati Uniti e l'Unione Europea.
- Benjamin Netanyahu: Benjamin Netanyahu è un politico israeliano che ha servito come primo ministro di Israele per diversi mandati. È noto per la sua posizione politica conservatrice e le politiche rigide nei confronti dei palestinesi, incluso l'affrontare gruppi come Hamas con fermezza.
- Idf: Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) sono l'insieme delle forze armate di Israele.
- Mohammad Abu Salmiya: Mohammad Abu Salmiya è il direttore dell'ospedale al-Shifa, un importante ospedale nella Striscia di Gaza.
- Antony Blinken: Antony Blinken è un politico americano che attualmente ricopre la carica di segretario di Stato degli Stati Uniti d'America sotto l'amministrazione di Joe Biden.
- Libano: Il Libano è un Paese del Medio Oriente confinante con Israele. È un Paese complesso, diviso da fazioni politiche e religiose. Il Libano ha vissuto decenni di conflitti interni e guerre con Israele, con una situazione politica sempre fragile.
- Jihad Islamica: La Jihad Islamica è un'organizzazione estremista islamica attiva principalmente nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. È considerata un gruppo terroristico da diversi Paesi.
- Brigate al-Quds: Le Brigate al-Quds sono il braccio armato della Jihad Islamica. Sono responsabili di diversi attacchi contro Israele.
Le tensioni tra Israele e i gruppi estremisti palestinesi come Hamas e la Jihad Islamica rappresentano un conflitto a lungo termine nel contesto del conflitto israelo-palestinese. La situazione è complessa e spesso caratterizzata da episodi di violenza, rappresaglie e azioni militari da entrambe le parti. La comunità internazionale, inclusi attori come gli Stati Uniti, è coinvolta nel cercare di risolvere il conflitto e raggiungere una soluzione pacifica per la regione.
