istituto alberghiero di ladispoli protagonista al concorso regionale enogastronomico “zio carlo 1927”

istituto alberghiero di ladispoli protagonista al concorso regionale enogastronomico “zio carlo 1927”

Il concorso regionale “Zio Carlo 1927” a Ladispoli valorizza i prodotti tipici del Lazio attraverso la creatività degli studenti delle scuole alberghiere, promuovendo tradizione, formazione e collaborazione territoriale.
Istituto Alberghiero Di Ladisp Istituto Alberghiero Di Ladisp
Il 16 aprile 2025 l’istituto alberghiero di Ladispoli ha ospitato la quarta edizione del concorso regionale “Zio Carlo 1927”, dedicato alla valorizzazione dei prodotti tipici del Lazio attraverso piatti creativi e abbinamenti con vini locali, con la vittoria della squadra del “Giuseppe Di Vittorio” di Ladispoli. - Gaeta.it

Il 16 aprile 2025 l’istituto alberghiero di Ladispoli ha ospitato la quarta edizione del concorso regionale di enogastronomia “Zio Carlo 1927”. La competizione si è svolta nelle cucine e nei laboratori dell’istituto in via Federici e ha visto confrontarsi studenti di scuole alberghiere del Lazio. La gara ha celebrato i prodotti tipici del territorio, valorizzati in piatti creativi e abbinati ai vini della Tenuta Tre Cancelli, storica azienda vitivinicola locale. La squadra del “Giuseppe Di Vittorio” di Ladispoli ha conquistato il primo premio con un piatto originale a base di pesce.

il concorso “zio carlo 1927” e le sue radici nel territorio del lazio

Il concorso prende il nome da Carlo De Rinaldis, fondatore della Tenuta Tre Cancelli ed emigrato dalla Puglia negli anni ’40. La sua storia è legata all’impegno nel lavoro agricolo e alla crescita economica della zona cerveterana. Il premio, nato nel 2017 come borsa di studio, vuole trasmettere agli studenti l’importanza della tradizione enogastronomica locale e la passione per la produzione artigianale.

un momento di confronto e valorizzazione

L’evento si presenta come un momento di confronto tra giovani aspiranti chef e maître, chiamati a preparare un piatto con ingredienti tipici della regione Lazio. Oltre alla preparazione culinaria, è richiesto agli studenti di spiegare il piatto alla giuria e selezionare un vino adatto dall’azienda di De Rinaldis. Così si ripropone un legame stretto tra identità culturale e valorizzazione dei sapori locali.

I docenti responsabili della parte accoglienza e ricevimento sottolineano il valore storico del premio, legato a una figura di rilievo nell’imprenditoria locale. L’istituto alberghiero di Ladispoli si inserisce in questa tradizione ospitando la gara e accogliendo istituti provenienti da diverse province della regione. La partecipazione all’evento dimostra sensibilità e attenzione per il territorio da parte di un polo formativo dedito alla formazione pratica e culturale.

modalità di svolgimento e il piatto vincitore della quarta edizione

Durante la giornata del 16 aprile, le cucine dell’istituto sono diventate il cuore pulsante della competizione. Studenti provenienti da varie scuole alberghiere del Lazio hanno lavorato su piatti originali, costruiti esclusivamente con prodotti tipici regionali. L’obiettivo era realizzare una pietanza capace di raccontare la cultura e la qualità gastronomica del territorio attraverso sapori e tecniche di cucina.

giudizio della giuria e riconoscimenti

La giuria, guidata dalla chef Iside De Cesare e composta da esperti del settore enogastronomico e professionisti, ha valutato gli elaborati in base a criteri come presentazione, gusto, ricercatezza degli ingredienti e capacità di abbinamento con i vini locali. Fra i concorrenti, si distingue la squadra dell’istituto “Giuseppe Di Vittorio” di Ladispoli, premiata per il piatto “Triglia con sumac, piselli e porro brasato”. Le studentesse Sofia De Propis ed Elisa De Fabritis hanno elaborato una ricetta che mescola profumi speziati e ingredienti freschi, accompagnata da un vino della Tenuta Tre Cancelli ben selezionato.

Gli altri istituti partecipanti provenivano da città come Civitavecchia, Roma, Viterbo, Fiuggi e Cerveteri, portando ciascuno una propria interpretazione del tema enogastronomico. La competizione ha permesso di mettere in luce il talento e la preparazione pratica degli studenti e di creare un’occasione di scambio culturale e tecnico tra scuole diverse.

presenza istituzionale e ruolo degli insegnanti e collaboratori nel concorso

Alla manifestazione hanno preso parte autorità locali e rappresentanti regionali, a testimonianza del valore sociale e culturale dell’evento. Fra i presenti figuravano il vicepresidente della Regione Lazio, Giuseppe Cangemi, e il sindaco di Cerveteri, Elena Gubetti. Non sono mancati esponenti della giunta comunale di Ladispoli, rappresentanti dell’Arsial, dell’Associazione Strade del Vino Terre Etrusco-Romane e della Banca di Credito Cooperativo di Roma, filiale di Cerveteri. La loro partecipazione sottolinea l’attenzione istituzionale verso la formazione e la promozione dei prodotti locali.

il lavoro di squadra dietro le quinte

I docenti in prima linea durante la sfida hanno svolto un ruolo fondamentale. I professori di enogastronomia e sala dell’istituto alberghiero di LadispoliMichele Comito, Donatella Di Matteo, Marco Erra e Salvatore Esposito – hanno seguito gli studenti durante tutte le fasi della preparazione. Gli assistenti tecnici hanno curato l’allestimento delle cucine e dei laboratori, garantendo la regolarità e la sicurezza delle prove. L’impegno di tutte queste figure ha contribuito a un’organizzazione attentissima e a un’atmosfera collaborativa.

Al termine della giornata, dopo la premiazione, gli studenti dell’istituto ospitante hanno offerto un buffet ai partecipanti e agli ospiti, ribadendo la centralità della pratica nella formazione alberghiera. La diretta della cerimonia su Radio Onda Lunga, web radio del “Di Vittorio”, ha permesso di ampliare il pubblico e diffondere la cultura enogastronomica locale anche a distanza.

Il concorso “Zio Carlo 1927” conferma il suo ruolo di appuntamento atteso che unisce formazione, territorio e memoria storica, permettendo agli studenti di misurarsi con un’esperienza concreta e al pubblico di riscoprire sapori e tradizioni del Lazio. Il risultato delle scuole partecipanti lascia aperto l’atteso incontro per la prossima edizione.

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