L’organizzazione Italia Nostra Roma ha recentemente sollevato preoccupazioni riguardo la preservazione di un’area storica e archeologica situata tra Viale Togliatti e Via Casilina. Questa area, che ospita la Torre di Centocelle, è di grande importanza culturale e paesaggistica, e l’associazione ha ufficialmente richiesto alla municipalitĂ di intervenire per delocalizzare l’impianto di trasferenza di rifiuti non domestici presente nella zona. La salvaguardia e la valorizzazione del territorio sono al centro della sua istanza.
Un’area di notevole valore storico e ambientale
Caratteristiche geografiche e storiche
L’area in questione si estende in un triangolo tra Via dei Romanisti, Viale Palmiro Togliatti e Via Casilina, arrivando fino a piazza Sor Capanna. Qui si trova la storica Torre di Centocelle, nota anche come Tor San Giovanni e “Torraccia”. Questo monumento, risalente a epoche antiche, è famoso per aver rivelato nel 1859 un importante sepolcro della famiglia degli Haterii, conferendo al sito un ulteriore valore archeologico.
Assegnata a verde pubblico dal Piano Regolatore Generale di Roma Capitale, l’area è anche parte della Rete Ecologica della cittĂ . Ulteriormente, una fascia di 150 metri lungo Viale Togliatti è protetta da un vincolo paesistico, che ne tutela le caratteristiche ambientali. Queste normative evidenziano ulteriormente l’importanza della conservazione di questo territorio.
Attuale utilizzo dell’area
Nonostante il riconoscimento della storia e del valore ambientale, l’area ospita attualmente un impianto di trasferenza di rifiuti non domestici, presumibilmente gestito da AMA S.p.A. La collocazione di questo impianto è in contrasto con le normative urbanistiche vigenti, il che solleva interrogativi sulla compatibilità delle attività in corso con le indicazioni di tutela paesistica e conservazione storica del luogo.
In questo proposito, la presenza di un impianto di smaltimento di rifiuti nel cuore di un’area di tale importanza si traduce in un’ereditĂ culturale a rischio. L’associazione sottolinea come questa situazione non faccia altro che compromettere le potenzialitĂ di valorizzazione turistica e culturale che l’area offre, creando un gap tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile e la realtĂ attuale.
La richiesta di delocalizzazione e ripristino ambientale
L’appello di Italia Nostra Roma
In risposta a queste problematiche, Italia Nostra Roma ha redatto una comunicazione indirizzata a Roma Capitale e alla Soprintendenza, richiedendo un’analisi approfondita della situazione presente e della necessitĂ di delocalizzare l’attivitĂ di trasferenza di rifiuti. L’obiettivo è riportare l’area a uno stato di naturale fruizione pubblica, attraverso la creazione di spazi verdi e la piantumazione di alberi.
Il progetto di riqualificazione prevede non solo la rimozione dell’impianto di rifiuti, ma anche la valorizzazione dell’ambiente circostante. Italia Nostra auspica che l’area venga restituita alla comunitĂ come un parco pubblico, accessibile e fruibile, che rappresenti la storia culturale di Roma, e favorisca attivitĂ ricreative per i cittadini.
Il ripristino della pineta attorno alla torre
Un’altra richiesta fondamentale avanzata dall’associazione riguarda il ripristino della pineta attorno alla Torre di Centocelle. Questa pineta, purtroppo quasi completamente scomparsa, è stata sottoposta a vincolo monumentale fin dal 1923, segno della sua importanza storica e naturale.
La reintroduzione di questo ecosistema non solo migliorerebbe la qualitĂ ambientale dell’area, ma fornirebbe anche benefici ecologici, contribuendo alla biodiversitĂ e creando habitat per varie specie di flora e fauna. Italia Nostra reputa questa iniziativa cruciale per rafforzare l’identitĂ culturale di Roma, integrando la storia e la natura in un unico progetto di valorizzazione.
Queste proposte rappresentano un’opportunitĂ per riaffermare l’importanza storica e culturale dell’area, promuovendo buone pratiche di gestione del territorio che favoriscano la conservazione e l’accesso alla storia locale per le generazioni future.