Italia: oltre 13mila nuovi casi di Covid in una settimana e cresce la sottovariante KP.3.1.1

Italia: oltre 13mila nuovi casi di Covid in una settimana e cresce la sottovariante KP.3.1.1

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Italia: oltre 13mila nuovi casi di Covid in una settimana e cresce la sottovariante KP.3.1.1 - Gaeta.it

Nel monitoraggio periodico realizzato dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, emergono dati preoccupanti sulla situazione epidemiologica da Covid-19 in Italia. La settimana dal 18 al 24 luglio 2024 ha fatto registrare oltre 13mila nuovi positivi, con una particolare escalation in Campania, che ha superato il numero medio di contagi. La diffusione della sottovariante KP.3.1.1 fa sorgere interrogativi sul futuro del virus e sulla risposta del sistema sanitario.

L’incidenza e i contagi in aumento in Italia

Secondo il report del Ministero, l’incidenza di Covid-19 in Italia è salita a 23 casi ogni 100mila abitanti, aumentando rispetto ai 15 casi registrati nella settimana precedente. Questo dato è indicativo di una ripresa dell’infezione dopo un periodo di relativa stabilità. La Campania si è affermata come la regione con l’incidenza più alta, riportando 45 casi ogni 100mila abitanti, mentre le Marche presentano i valori più bassi, con soli 2 casi per 100mila abitanti. La crescita dei contagi è stata osservata in gran parte delle regioni italiane, suggerendo una diffusione più ampia del virus.

La cabina di regia del Ministero della Salute ha evidenziato come l’indice di trasmissibilità RT, calcolato sulla base dei ricoveri ospedalieri, sia attualmente fissato a 1,24, con un intervallo che varia da 1,14 a 1,35. Rispetto alla settimana precedente, quando l’RT era di 1,20, ciò potrebbe connotare una leggera escalation della trasmissibilità. La costante sorveglianza sui nuovi casi e le relative ospedalizzazioni è vitale per affrontare i prossimi sviluppi dell’epidemia.

Situazione ospedaliera e fasce d’età colpite

Allargando lo sguardo alla situazione ospedaliera, l’occupazione dei letti in area medica ha raggiunto il 2,4%, con 1.517 ricoverati, un incremento rispetto all’1,9% della settimana precedente. Tuttavia, l’occupazione dei letti in terapia intensiva è rimasta stabile allo 0,4%, con 38 pazienti, un segno positivo rispetto al tasso di ricovero dell’0,5% della settimana precedente.

Particolare attenzione va posta sulle fasce di età più vulnerabili. Il monitoraggio ha rivelato che l’incidenza del Covid si concentra soprattutto tra gli over 80 e over 90, con tassi di ospedalizzazione significativamente più elevati. Tra gli 80 e i 89 anni, il tasso di ospedalizzazione è pari a 47 per milione di abitanti, mentre tra gli over 90 raggiunge i 86 per milione. Questi dati indicano chiaramente che gli individui più anziani continuano a essere i più colpiti dalla malattia, in termini di ricoveri e mortalità, con un tasso di mortalità di 4 per milione per gli 80-89enni e di 12 per milione per gli over 90.

Crescita della sottovariante KP.3.1.1

Il panorama epidemiologico si complica ulteriormente con l’emergere della sottovariante KP.3.1.1, che sta guadagnando terreno in Italia. Questa nuova variante, discendente dalla KP.3, è stata identificata come potenzialmente più capace di diffondersi. A giugno 2024, KP.3.1.1 ha rappresentato quasi il 20% delle nuove infezioni nel Paese.

Secondo quanto riportato dal monitoraggio, i dati di sequenziamento indicano una co-circolazione di diverse sotto-varianti di JN.1, di cui KP.3.1.1 sta guadagnando una quota crescente, passando dallo 0,1% a maggio al 18,7% a giugno. Questa situazione è monitorata a livello internazionale, evidenziando l’importanza di iniziative globali nella gestione delle varianti del virus.

KP.3.1.1 è caratterizzata da una mutazione nella proteina Spike del virus, importante per il suo attacco alle cellule umane. Recenti studi suggeriscono che questa mutazione potrebbe conferire un vantaggio di crescita al virus, complicando così gli sforzi per contenerne la diffusione. La continua evoluzione del virus e l’emergere di nuove varianti richiedono una sorveglianza attenta e coordinata per adattare le misure di contenimento e garantire la salute pubblica.

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