L’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna accoglie James Conlon per due appuntamenti sinfonici dedicati a Wolfgang Amadeus Mozart e Johannes Brahms. Il direttore musicale dell’Opera di Los Angeles torna sul podio bolognese con un programma che intreccia pagine giovanili di Mozart e sinfonie di Brahms. Gli eventi si svolgono tra aprile e ottobre, offrendo al pubblico un doppio viaggio tra la musica classica e romantica.
il ritorno di James conlon al comunale di Bologna dopo oltre vent’anni
James Conlon è un volto noto per l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna. Il suo rapporto con l’orchestra si dipana da quasi vent’anni, durante i quali il direttore ha guidato molte volte la formazione musicale emiliana. Il debutto risale all’aprile del 1989, quando Conlon portò sul palco del comunale l’Orchestra filarmonica di Rotterdam. Questa lunga collaborazione ha permesso a Conlon di diventare un punto di riferimento nella vita musicale cittadina, accompagnando progetti artistici di spessore.
Nel 2025 Conlon torna con un programma che alterna opere di due compositori centrali della musica europea: Mozart e Brahms. Il 24 aprile, all’Auditorium Manzoni, presenta due pagine di Mozart scritte nella giovinezza, abbinate alla Seconda Sinfonia di Brahms. La stagione prosegue il 31 ottobre con un insieme di balletti tratti dall’opera mozartiana Idomeneo e la Quarta Sinfonia di Brahms. L’interesse appare rivolto a mettere in dialogo il classicismo mozartiano con il romanticismo tedesco di Brahms.
approfondimento sulle opere mozartiane: intermezzi dal thamos e ouverture dal lucio silla
Gli Intermezzi K 345 sono estratti dalla musica di scena che Mozart compose molto giovane per il dramma eroico Thamos, König in Ägypten. Quest’opera si svolge nell’antico Egitto e ruota intorno alla figura di Thamos, figlio di un usurpatore che ama la figlia del sovrano deposto Menes. La musica nei Intermezzi spicca per la modernità e un’energia drammatica che anticipa temi successivi nella produzione mozartiana.
Nonostante questo, il lavoro non trovò grande fortuna all’epoca e dopo la prima esecuzione cadde presto nell’oblio, suonato raramente nei programmi concertistici. Discorso diverso vale per l’Ouverture K 135 di Lucio Silla, un’opera che Mozart compose quando aveva poco più di sedici anni. Questa ouverture si distingue per il suo carattere brillante, scintillante e fastoso. Il dramma musicale in tre atti racconta la storia del dittatore romano Lucio Silla, con un tono solenne e al tempo stesso movimentato.
Ancora oggi l’ouverture si apprezza per l’energia e l’equilibrio tra tensione e leggerezza sonora, rivelando molte qualità del giovane Mozart e la sua capacità di lavorare su un tema storico con uno sfondo teatrale ben definito. Questi pezzi saranno eseguiti nell’appuntamento di aprile e sono pensati per offrire una rara occasione di ascolto di musiche poco frequenti nei concerti.
le sinfonie di brahms: un richiamo alla natura e allo stile romantico
Le sinfonie di Johannes Brahms si affiancano alle pagine mozartiane, creando un contrasto interessante tra due epoche e stili musicali. La Seconda Sinfonia in re maggiore Op. 73 fu composta nel 1877 durante un soggiorno del compositore in Carinzia, una regione ricca di paesaggi montani e natura che influisce molto sul carattere dell’opera. Brahms incide qui un suono dolce, melodioso e cantabile, quasi un quadro musicale della quiete estiva e delle valli verdeggianti.
La sinfonia venne presentata lo stesso anno nella sala del Musikverein a Vienna, dove riscosse immediato successo, anche se temporaneo. La qualità melodica ha portato a definirla “l’ultima sinfonia di Schubert” per via della forte somiglianza con lo stile lirico del compositore austriaco, noto per le sue linee musicali cantabili e chiare.
A ottobre invece la Quarta Sinfonia offrirà al pubblico un altro esempio d’intensità e densità compositiva di Brahms, certamente più drammatica e intensa rispetto alla seconda. In entrambi i casi, le sinfonie esposte rappresentano capitoli fondamentali per capire la poetica di Brahms e la sua capacità di trasformare le sensazioni naturali in musica.
un dialogo tra epoche diverse grazie a un programma bilanciato
Conlon ha scelto di mettere in dialogo due stili lontani nel tempo ma entrambi fondamentali per la storia musicale europea. Le pagine giovanili di Mozart raccontano la freschezza e l’energia di un compositore al suo esordio, capace di scrivere lavori teatrali e di scena, mentre le sinfonie di Brahms presentano una complessità romantica maturata e profonde riflessioni sulle emozioni.
Il doppio appuntamento musicale punta a mostrare nuovi aspetti di Mozart poco noti al grande pubblico e dà risalto alle atmosfere naturali e melodiche di Brahms, creando così un insieme equilibrato tra passione e leggerezza, giovinezza e maturità artistica. L’Auditorium Manzoni diventa così un luogo dove la musica classica incontra quella romantica e ne mette in luce differenze e affinità.
La presenza regolare di Conlon al Comunale di Bologna conferma il legame tra direttore e orchestra, che costruisce un rapporto di fiducia coltivato nel tempo e la capacità di attirare appassionati con programmi di livello internazionale. Questi concerti promettono di rivelare dettagli inediti di composizioni mai completamente indagate e di valorizzare pagine meno frequenti del repertorio classico e romantico.