Jessica Pratt debutta al Rossini Opera Festival: l'intensa sfida di Bianca in "Bianca e Falliero"

Jessica Pratt debutta al Rossini Opera Festival: l’intensa sfida di Bianca in “Bianca e Falliero”

Jessica Pratt Debutta Al Rossi Jessica Pratt Debutta Al Rossi
Jessica Pratt debutta al Rossini Opera Festival: l'intensa sfida di Bianca in "Bianca e Falliero" - Gaeta.it

Il Rossini Opera Festival si prepara ad accogliere uno degli eventi più attesi della stagione: il debutto del soprano anglo-australiano Jessica Pratt nel ruolo di Bianca nell’opera “Bianca e Falliero”. Con una carriera che l’ha vista calcare prestigiosi palcoscenici internazionali, dalla Scala di Milano al Covent Garden di Londra, Pratt affronta una nuova sfida il 7 agosto, un momento cruciale sia per la sua carriera che per il festival.

L’impegnativa performance di formazione rossiniana

La lunga attesa

Jessica Pratt ha dichiarato all’ANSA che “Bianca e Falliero” rappresenta il suo tredicesimo titolo rossiniano. Il prossimo 7 agosto, il soprano sarà al centro della scena per tutta la durata dell’opera, che si estende per circa tre ore. “È estenuante – confessa Pratt – non ho nemmeno il tempo di emozionarmi, è davvero scioccante quanto sia lunga.” Confrontando la sua esperienza con altre opere simili, ha citato “Semiramide” come un altro esempio di intensa durata, che tocca le quattro ore, sebbene con momenti di pausa. Tuttavia, nonostante la fatica, la cantante si sente fiduciosa grazie alla preparazione del cast. “Abbiamo provato sei giorni alla settimana per un mese. L’accordo con gli altri interpreti è perfetto e l’opera, con i suoi meravigliosi duetti, mi appassiona profondamente.”

Un personaggio complesso

Nell’opera, Bianca si trova a dover affrontare un conflitto interiore: da un lato, il dovere verso il padre, Contareno, che la ha destinata a Capellio; dall’altro, l’amore per Falliero. Nonostante il suo spirito coraggioso, la giovane non riesce a liberarsi dall’influenza paterna, un tema che emerge con forza nella regia di Jean-Louis Grinda. Pratt avverte che, contrariamente a quanto possa sembrare, “Bianca e Falliero” ha diversi elementi peculiari, tra cui un quartetto nel secondo atto che, a suo avviso, possiede un ritmo quasi jazzistico.

Collaborazione promettente con Aya Wakizono

Un travestimento da protagonista

Al fianco di Jessica Pratt, nel ruolo di Falliero, c’è il mezzo soprano Aya Wakizono. Attraverso il suo personaggio, rappresenta il giovane amante di Bianca, descritto come irruento e immaturo, immerso completamente nella sua passione per lei. Wakizono, già nota per la sua interpretazione di Rosina nel “Barbiere di Siviglia”, esprime la sua ammirazione per Pratt e sottolinea l’importanza di questa collaborazione. “Ho sempre sperato di cantare con lei – rivela Wakizono – abbiamo fatto amicizia durante un recital a Mainz, e ora che ci troviamo insieme sul palco del Rof, è un sogno diventato realtà.”

L’armonia vocale e l’impegno artistico

Entrambe le artiste si mostrano entusiaste della sinergia creatasi nelle prove. Wakizono aggiunge che presentare un’opera così impegnativa, con arie che durano fino a un quarto d’ora, rappresenta una notevole sfida. Lavorare a stretto contatto con un soprano della statura di Pratt permette a Wakizono di affinare ulteriormente il proprio stile e di affrontare nuove esperienze oltre la pur appagante carriera da solista.

La storia di “Bianca e Falliero” e il suo impatto

Origini e rilevanza

“Bianca e Falliero” è un’opera composta da Gioachino Rossini per la Scala di Milano, dove debuttò il 26 dicembre del 1819. Pur avendo avuto un inizio promettente, con ben 39 repliche, l’opera finì per cadere nell’oblio per un lungo periodo. Solo nel 1986, grazie al Rossini Opera Festival, “Bianca e Falliero” riemerse, con una regia di Pier Luigi Pizzi e la direzione d’orchestra di Donato Renzetti. Da allora ha visto nuove interpretazioni, che hanno riportato all’attenzione il pubblico su un capolavoro meritevole di riscoperta.

Un evento da non perdere al Rof

Il 7 agosto, “Bianca e Falliero” aprirà l’Auditorium Scavolini con la direzione di Roberto Abbado sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Oltre a Pratt e Wakizono, il cast include Dmitry Korchak nel ruolo di Contareno, Giorgi Manoshvili come Capellio, e altri artisti di talento. Le scene e i costumi sono curati da Rudy Sabounghi, promettendo un’esperienza visiva che completerà l’intensità musicale dell’opera. Con un cast così brillante e un’opera ricca di sfumature, il Festival si appresta a regalare serate indimenticabili agli amanti dell’opera.

  • Marco Mintillo

    Marco Mintillo è un giornalista e blogger specializzato in cronaca e attualità, con una passione per i viaggi. Collabora regolarmente con Gaeta.it, un sito di riferimento per notizie e approfondimenti sulla città di Gaeta e oltre. Qui, Marco pubblica articoli che spaziano dall'analisi di eventi locali a questioni di rilievo internazionale, offrendo sempre una prospettiva fresca e dettagliata. La sua abilità nel raccontare i fatti attraverso la lente del viaggiatore gli ha guadagnato una fedele base di lettori che apprezzano la sua capacità di legare la cronaca mondiale alle storie del territorio.

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