Il film “Joker: Folie à deux” è senza dubbio uno dei titoli più attesi della 81esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Inaugurata con molta emozione, la rassegna ha visto oggi, 4 settembre, l’atteso debutto della nuova avventura cinematografica dedicata al celebre personaggio dei fumetti. Il sequel del film che nel 2019 ha conquistato il LEONE D’ORO, due premi Golden Globe e altrettanti Academy Awards, promette di portare sul grande schermo un mix di dramma e genialità, con un cast d’eccezione guidato da Joaquin Phoenix e Lady Gaga, quest’ultima nel ruolo di Harley Quinn. I protagonisti hanno già animato il red carpet, attirando l’attenzione della stampa e dei fan.
Il legame tra Joker e Harley Quinn
La nuova trama e il legame amoroso
Nella pellicola, diretta nuovamente da Todd Phillips, ritroviamo Arthur Fleck, alias Joker, rinchiuso nell’ospedale psichiatrico di Arkham. Il film esplora la sua complessa identità e la battaglia interna tra il suo passato e il suo presente. Nel corso della trama, Fleck si avvicina a Harley Quinn, interpretata da Lady Gaga, sviluppando un amore inaspettato che aggiunge un ulteriore strato di profondità alla sua psicologia fragile. Questo legame sarà centrale nell’evoluzione del personaggio, facendolo confrontare non solo con la sua follia, ma anche con la bellezza e il caos dell’amore.
La visione del regista
Nel commentare il progetto, Todd Phillips ha rivelato che l’idea di un sequel è sempre stata presente, ma è diventata concreta solo dopo aver percepito la reazione del pubblico alla storia di Arthur. Esplorare ulteriormente la sua identità e il suo “io” interiore è stato un imperativo per il team creativo. Phillips, insieme allo sceneggiatore Scott Silver, ha puntato a realizzare un’opera che fosse non solo audace, ma anche in grado di spingere i confini narrativi già ben stabiliti. “Chi è davvero Arthur Fleck? Qual è la musica che alberga nel profondo della sua anima?” sono solo alcune delle domande a cui il film tenterà di rispondere, in un viaggio che promette di essere tanto affascinante quanto inquietante.
Le altre pellicole in gara
‘Diva futura’ di Giulia Louise Steigerwalt
Oltre a “Joker: Folie à deux”, la competizione per il LEONE D’ORO vede in gara altri titoli promettenti. Tra questi, “Diva futura”, un’opera diretta da Giulia Louise Steigerwalt. Il film è ambientato in un’Italia degli anni ’80 e ’90 e racconta la storia di Riccardo Schicchi, un personaggio controverso che ha avuto un ruolo fondamentale nel trasformare l’immagine della cultura di massa. Attraverso la sua agenzia, Schicchi ha contribuito a mettere in luce una nuova visione del porno, che ha attirato sia consenso che critiche.
Tematiche di libertà e mercificazione
La regista ha enfatizzato come il suo film tenti di offrire un ritratto imparziale, mettendo in risalto le contraddizioni in essere. Nonostante il desiderio di libertà e ribellione che i suoi personaggi incarnano, si evidenzia un paradosso inquietante: come le stesse lotte per la libertà possano contribuire a normalizzare la mercificazione del corpo femminile. La pellicola promette di stimolare riflessioni critiche sulla cultura contemporanea e sul prezzo che viene pagato nella ricerca della libertà.
‘Jouer avec le feu ‘ di Delphine e Muriel Coulin
Un altro titolo significativo è “Jouer avec le feu “ dei registi Delphine e Muriel Coulin. La pellicola racconta le sfide di Pierre, un padre single che si trova ad affrontare la frattura familiare mentre i suoi figli si trovano a dover affrontare le complessità dell’età adulta. Con un figlio che si appresta a iniziare l’università e un altro che abbraccia l’estremismo di destra, il film dipinge un quadro toccante e drammatico della famiglia, dove amore, conflitto e incomprensioni si intrecciano in maniera intensa.
Riflessioni su tematiche attuali
Il film non si limita a esplorare la dinamica familiare, ma offre anche uno spaccato sulla società contemporanea, in cui gli estremismi politico-culturali stanno emergendo con forza. La regista ha affermato che il film solleva interrogativi su valori, vergogna e riconciliazione in un clima sociale teso. Questa opera si presenta quindi non solo come una narrativa personale, ma anche come un commento sociopolitico, finalizzato a stimolare una riflessione profonda su temi di attualità.