Jon Fosse, l’acclamato scrittore norvegese che ha ricevuto il Nobel per la letteratura nel 2023, si è recentemente aperto sull’importanza della fede e dell’arte nella sua vita. In un’occasione che combina cultura e religione, Fosse ha raccontato della sua conversione al cattolicesimo e del legame speciale che sente con il Papa e il Vaticano. Questo articolo esplora le sue parole e i temi che emergono da essa, in un contesto che abbraccia spiritualità, arte e letteratura.
La lettera di papa Francesco e la conversione personale
Fosse, che ha manifestato un profondo legame con la fede cattolica, ha ricordato l’emozione che ha provato ricevendo una lettera personale da papa Francesco. La missiva, scritta a mano, ha rappresentato un significativo riconoscimento della sua carriera e della sua spiritualità. La conversione al cattolicesimo nel 2012 è stata influenzata in gran parte dall’opera di Meister Eckhart, un pensatore medievale. Fosse ha rivelato come questa connessione lo abbia avvicinato alla fede, dicendo: “Se Eckhart, e mia moglie possono essere cattolici, allora posso esserlo anch’io.” La sua partecipazione al Festival di Letterature rimarca ulteriormente questo legame, evidenziando quanto la sua scrittura si fondi su un profondo dialogo interiore.
Un soggiorno speciale in Vaticano
Durante il suo soggiorno a Santa Marta, una struttura vicino a San Pietro, Fosse ha descritto la strana sensazione di essere così vicino a papa Francesco. “Vivere al piano di sopra rispetto al Santo Padre è un’esperienza singolare”, ha dichiarato lo scrittore. La sua permanenza nel Vaticano è stata accompagnata dall’attesa di un incontro con il Papa, che purtroppo non si è ancora concretizzato a causa di problemi di salute. Tuttavia, l’autore sembra rimanere positivamente toccato dalla sua vicinanza al Santo Padre e dall’ambiente sacro che lo circonda, evidenziando il calore e l’umanità che caratterizzano il Vaticano.
La scrittura come preghiera
Fosse ha espresso l’idea che tutta la sua arte possa essere vista come una forma di preghiera. Questa concezione nasce da una costante ricerca di significato e spiritualità attraverso le parole. L’autore ha condiviso il suo processo creativo, definendolo un “ascolto” più che un semplice atto di scrivere. Questa visione suggerisce che la sua scrittura non sia solo un’espressione personale, ma anche una connessione con qualcosa di più grande. Fosse si considera un medium tra il mondo esterno e il suo io interiore, esprimendo il desiderio di catturare idee e sentimenti che sembrano esistere al di fuori di lui.
Roma e il valore degli artisti
Fosse ha anche riflettuto sul significato di Roma nella sua vita. La prima visita alla città, avvenuta durante la sua adolescenza, ha lasciato un segno profondo nel suo cuore. Ricorda l’importanza di un incontro indimenticabile con Benedetto XVI, dove il Pontefice ha invitato artisti di varie fedi a riunirsi. “La Chiesa ha bisogno degli artisti” è una delle affermazioni chiave di Fosse, richiamando l’attenzione sul ruolo fondamentale dell’arte nel mantenere viva la spiritualità nella società. Attraverso la letteratura e le arti, si può colmare un vuoto esistenziale e comunicare esperienze che altrimenti rimarrebbero inespresse.
La poetica di Jon Fosse
Conosciuto per il suo stile innovativo e il flusso di coscienza nei suoi lavori, Fosse non si preoccupa di “selezionare” i suoi lettori. Crede che il suo compito come scrittore sia quello di mettersi in ascolto e di scrivere ciò che emerge. È convinto che la vera arte non debba limitarsi a comunicare, ma piuttosto cercare di esprimere l’indicibile. Fosse ha affermato che la grande letteratura cerca di superare i limiti delle parole, affrontando temi complessi come l’amore e la morte con una profondità unica.
Riconoscimenti e nuovi progetti
Il suo contributo alla letteratura è stato recentemente riconosciuto con l’assegnazione della Lupa Capitolina dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, evidenziando l’importanza del suo lavoro per la cultura italiana. Contestualmente, è diventato cittadino onorario di Viterbo, un’altra testimonianza della sua influenza nel panorama artistico europeo. Attualmente, Fosse è impegnato nella scrittura di un nuovo libro, definendo il processo creativo come un dono, il che testimonia la sua continua dedizione all’arte e alla scrittura.
Jon Fosse si conferma una figura centrale nel dibattito culturale e spirituale contemporaneo, un anello di congiunzione tra fede, arte e umanità.