Jordan Bardella: un eurodeputato controverso nel Parlamento europeo tra scontri e resistenze

Jordan Bardella: un eurodeputato controverso nel Parlamento europeo tra scontri e resistenze

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Jordan Bardella: un eurodeputato controverso nel Parlamento europeo tra scontri e resistenze - Gaeta.it

Jordan Bardella, eurodeputato francese e presidente del gruppo di estrema destra Patrioti per l’Europa, ha recentemente attirato l’attenzione per le sue posizioni in merito a diverse questioni chiave che riguardano l’Unione europea. Rieletto a giugno, il politico è stato oggetto di scrutinio riguardo alle sue scelte legislative su temi cruciali come il sostegno all’Ucraina, il conflitto a Gaza, la migrazione e l’ambiente. Analizziamo i punti salienti della sua attività parlamentare.

Sostegno all’Ucraina e posizioni politiche

Il voto contro la risoluzione di sostegno

Il 17 luglio 2024, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione a favore dell’Ucraina con una maggioranza schiacciante: 495 voti favorevoli contro 137 contrari e 47 astensioni. Jordan Bardella, tuttavia, ha votato contro questa misura, dichiarando in aula il suo dissenso sull’impegno economico previsto per i paesi membri, in particolare quello della Francia che sarebbe pari a 7 miliardi di euro annui. Bardella ha esposto la sua preoccupazione riguardo al rischio di escalation con la Russia, riscontrando nei risultati di questa risoluzione una minaccia non solo al bilancio nazionale ma alla sicurezza globale.

In aggiunta, Bardella ha espresso contrarietà riguardo all’ingresso dell’Ucraina nella NATO e all’Unione europea, motivando le sue affermazioni con la paura di un debilitamento delle politiche agricole francesi e un aumento delle tensioni internazionali. Queste posizioni hanno suscitato polemiche e controversie, dato il contesto attuale della guerra di aggressione russa.

Conflitto a Gaza e la risposta politica

Le posizioni del Rassemblement National

Dopo l’attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023, Bardella e il Rassemblement National hanno esplicitamente supportato il diritto di Israele alla difesa, cercando di ripristinare il proprio profilo pubblico dopo le accuse di antisemitismo rivolte al partito. Di fronte alla tragedia di Gaza, Bardella ha presentato una risoluzione che riafferma l’esistenza di Israele e condanna gli attacchi terroristici, proponendo la sospensione dei fondi dell’Unione europea alle organizzazioni palestinesi.

Tuttavia, contrastando il suo discorso pro-Israele, Bardella ha anche votato a favore di una risoluzione non vincolante che chiedeva un cessate il fuoco permanente a Gaza, sottolineando la complessità della situazione umanitaria che ha portato, secondo fonti attendibili, a decine di migliaia di morti a causa della crisi in atto.

Questa apparente contraddizione ha incrementato le critiche nei confronti di Bardella, evidenziando il suo tentativo di bilanciare il supporto per Israele con la necessità di affrontare le conseguenze umanitarie del conflitto.

Migrazione e asilo: il nuovo patto europeo

L’opposizione di Bardella al patto su migrazione e asilo

Il 10 aprile 2024, il Parlamento europeo ha approvato il nuovo Patto su migrazione e asilo, istituito per riformare le politiche europee in questo settore. Comprendente dieci testi legislativi, il patto punta a una gestione più efficace delle domande di asilo e a una migliore cooperazione tra gli Stati membri. In considerazione di tali aggiornamenti legislativi, Jordan Bardella ha dichiarato che il Rassemblement National si opporrà con veemenza a queste proposte.

Bardella ha sostenuto che l’immigrazione rappresenta una “sfida esistenziale” per l’Europa e ha criticato il patto definendolo un’opzione debole. Nonostante ciò, ha votato a favore di uno dei regolamenti, quello riguardante Eurodac, che introduce un sistema di registrazione delle impronte digitali e dei dati di identificazione per coloro che attraversano illegalmente le frontiere europee.

Questa ambivalenza nelle posizioni di Bardella continua a alimentare il dibattito sulla coerenza delle sue politiche riguardo l’immigrazione e sull’approccio del RN alle questioni di asilo.

Green Deal europeo e il tema ambientale

Resistenza alle politiche ecologiche

Il Green Deal europeo, concepito per promuovere la sostenibilità ambientale, ha incontrato l’opposizione di Jordan Bardella, che ha apertamente criticato le sue misure. Bardella ha sottolineato come tali politiche abbiano portato alle proteste degli agricoltori, che si sentono minacciati dalle normative sulla riduzione delle emissioni e dai limiti alle pratiche agricole tradizionali.

Nonostante la Commissione europea punti a una significativa riduzione delle emissioni di gas serra e al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, Bardella ha votato contro diverse misure chiave, tra cui l’interdizione di nuove auto diesel e a benzina entro il 2035 e l’obiettivo di ridurre dell’occupazione dell’uso di pesticidi.

Queste posizioni critiche riflettono una strategia politica finalizzata a sostenere il settore agricolo tradizionale, ponendo in discussione l’efficacia e l’adeguatezza delle politiche imposte dall’Unione europea in materia ambientale.

Prestazioni parlamentari e critiche

Le accuse di assenteismo

Jordan Bardella ha affrontato numerose critiche riguardo alla sua presunta inattività nel Parlamento europeo. Individualmente accusato di mancare frequentemente agli appuntamenti e alle votazioni, il politico ha difeso il suo operato sostenendo di avere un’alta percentuale di partecipazione.

Tuttavia, un’inchiesta di una testata giornalistica ha messo in discussione questi dati, evidenziando che la percentuale di presenza di Bardella si colloca mediamente al 61° posto su 79 eurodeputati francesi. Inoltre, le critiche riguardano il fatto che questa percentuale viene calcolata solo per le presenze nelle sessioni plenarie, escludendo il lavoro di commissione, spesso più significativo in termini di decisioni politiche.

La valutazione del suo apporto nel Parlamento e l’efficacia della sua azione rimangono aperte e in monitoraggio da parte dei media e degli osservatori politici, nel contesto dell’attuale legislatura europea.

  • Laura Rossi

    Laura è la mente dietro una popolare rubrica su Gaeta.it, un rinomato sito dedicato alle notizie e agli eventi della città di Gaeta e dell'intero Lazio. La sua rubrica, apprezzata per l'approccio approfondito e analitico, si concentra su temi di attualità, cronaca locale e sviluppi culturali, offrendo agli abitanti e ai visitatori informazioni dettagliate e aggiornate. Grazie alla sua esperienza e passione per il giornalismo, Laura ha saputo creare un legame solido con la sua audience, fornendo contenuti che non solo informano ma stimolano anche il dibattito e la riflessione sulla vita nella regione.

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