Jovanotti ha recentemente condiviso sui social la formazione della band che lo accompagnerà nel suo prossimo tour, PalaJova, che partirà il 4 marzo da Pesaro e si concluderà il 21 maggio all’Arena di Verona. Con l’entusiasmo di un novizio, Lorenzo ha rivelato che le prove si stanno svolgendo in un posto iconico, il Padiglione delle Feste del Grand Hotel Castrocaro, dove storicamente si è tenuto il festival delle voci nuove. La band è composta da musicisti di primo livello, e Jovanotti ha promesso uno spettacolo “musicalmente vivissimo” e ricco di sorprese, tutto suonato dal vivo.
La formazione della band: nomi noti e nuove collaborazioni
Al centro della band troviamo Saturnino Celani, che rappresenta un punto fermo per Jovanotti nel ruolo di bassista. La presenza di Adriano Viterbini alla chitarra rappresenta una novità significativa; i due artisti si conoscono da anni e finalmente hanno deciso di collaborare, forti della reciproca stima. Viterbini è riconosciuto come uno dei migliori chitarristi a livello mondiale, noto per il suo approccio avventuroso alla musica.
A guidare la parte tecnologica del concerto ci sarà Christian ‘Noochie’ Rigano, apprezzato per la sua esperienza nella direzione del suono e delle macchine, mentre Franco Santarnecchi si occuperà delle tastiere analogiche. La batteria sarà gestita da Carmine Landolfi, descritto da Jovanotti come ‘il nuovo boss della batteria’, dopo che quest’ultimo lo ha ascoltato mentre suonava a un evento Jova Beach. Tale sintonia creativa promette di tradursi in esibizioni dal ritmo travolgente.
Il coro di solisti: voci che arricchiscono il concerto
Jovanotti ha sognato a lungo di avere un coro di solisti a supporto del suo live, e il suo sogno si concretizza con la presenza di un gruppo di talenti. Moris Pradella, vocalist di fama, sarà il leader di questo coro e non è nuovo alle collaborazioni di successo avendo lavorato con artisti di spicco come Marco Mengoni e Gianni Morandi. Al suo fianco ci saranno Micol Touadi e Jennifer Vargas, e insieme creeranno armonie che conferiranno profondità allo spettacolo.
In aggiunta, la sezione ritmica sarà composta da nomi storici, tra cui Leonardo Di Angilla, famoso percussionista già al servizio di Jovanotti, e Kalifa Kone, un polistrumentista maliano noto per la sua abilità negli strumenti tradizionali del West Africa. Questa miscela di voci e suoni promette di dare un’apertura dinamica a ogni esibizione, rendendo la performance non solo musicale, ma anche un’esperienza culturale coinvolgente.
Un’esperienza visiva e musicale indimenticabile
Jovanotti ha assicurato che, dopo le prove musicali, ci sarà un’attenzione particolare alla parte visiva dello show. Con un repertorio che mescola classici del passato e nuove proposte, l’artista intende portare il pubblico in un viaggio ricco di emozioni. La fase di scrittura per le luci avrà luogo prima dell’avvio delle prove generali, previsti per metà febbraio, e servirà a creare un’atmosfera unica che completi la musica con elementi visivi suggestivi.
Con oltre 40 date in programma, il tour PalaJova non si presenta soltanto come una serie di concerti, ma come un progetto artistico completo, capace di coinvolgere i fan a 360 gradi. Jovanotti, con il suo approccio fresco e innovativo, è pronto a raccogliere consensi e a regalare momenti indimenticabili a tutti i partecipanti.
Ultimo aggiornamento il 12 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano