Kiev a Londra per negoziati sul cessate il fuoco con Russia: la delegazione incontra Usa ed Europa

Kiev a Londra per negoziati sul cessate il fuoco con Russia: la delegazione incontra Usa ed Europa

A Londra il secondo round di colloqui tra Ucraina e alleati occidentali per un cessate il fuoco con la Russia, mentre l’attacco russo a Odessa aumenta le tensioni sul campo.
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A Londra si terrà il secondo round di colloqui tra Ucraina e alleati occidentali per negoziare un cessate il fuoco con la Russia, mentre la situazione sul campo, con l’attacco russo a Odessa, resta tesa. - Gaeta.it

La capitale britannica ospiterà mercoledì un secondo round di colloqui tra l’Ucraina e i suoi alleati occidentali. L’obiettivo resta un cessate il fuoco con la Russia, mentre la situazione sul campo resta tesa, specie dopo un recente attacco russo ad Odessa. I territori, le figure coinvolte e le dichiarazioni dei protagonisti evidenziano una fase delicata nei tentativi di negoziato.

i delegati ucraini a londra per il secondo round di colloqui

Mercoledì, a Londra, si svolgerà il secondo incontro ufficiale tra rappresentanti ucraini e i loro partner occidentali, con lo scopo di discutere una possibile tregua con la Russia. L’incontro segue la prima tornata di colloqui avvenuta a Parigi la settimana precedente, dove delegazioni di Ucraina, Stati Uniti, Francia e Regno Unito si erano sedute insieme in un tentativo di trovare accordi comuni.

Non sono stati resi noti tutti i nomi dei partecipanti alla delegazione ucraina. Tuttavia, i media di Kiev indicano che probabilmente saranno presenti figure di alto profilo del governo ucraino. Tra loro spiccano Andriy Yermak, capo dell’amministrazione presidenziale e braccio destro di Zelensky, Pavlo Palisa, vice capo dell’ufficio presidenziale, Andriy Sybiga, ministro degli Esteri, e Rustem Umerov, ministro della Difesa. Questa composizione mette in evidenza un focus particolare sugli aspetti diplomatici e militari della trattativa.

una dichiarazione di Volodymyr Zelensky

Volodymyr Zelensky ha dichiarato che “l’intento dei colloqui è arrivare a un cessate il fuoco incondizionato e successivamente a una pace stabile e definitiva.” La priorità resta quindi fermare il sanguinoso conflitto che sta colpendo il territorio ucraino da più di tre anni. I negoziati sono in una fase complessa, soprattutto perché gli Stati Uniti hanno preso un ruolo più diretto, e la parte europea cerca di esercitare la propria voce in modo più incisivo nelle trattative.

le dichiarazioni di donald trump e le posizioni americane

Domenica, l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha espresso ottimismo riguardo agli esiti dei colloqui, affermando di “sperare in un accordo già nel corso della settimana.” Non sono stati forniti dettagli su quale tipo di accordo o tempistiche precise, ma la sua dichiarazione ha attirato l’attenzione rispetto al ruolo statunitense nei negoziati.

Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha invece lanciato un avvertimento più severo. Ha minacciato il possibile ritiro degli Stati Uniti dai colloqui, se dovessero concludere che non ci sono margini per una pace tra Ucraina e Russia. Questa posizione mette pressione sulle trattative, sottolineando che Washington è pronta a sospendere il proprio coinvolgimento qualora ritenga impossibile arrivare a un’intesa.

Zelensky ha chiesto una risposta chiara a Vladimir Putin sulla sua proposta di tregua, specialmente in relazione agli attacchi ucraini che negli ultimi tempi hanno colpito infrastrutture civili tramite droni e missili. Putin ha risposto suggerendo che la proposta sarà “analizzata”, senza però confermare o smentire un possibile accordo.

tensioni sul fronte di Odessa

Nel frattempo, la situazione sul campo resta tesa e violenta. La notte scorsa la città di Odessa, sul Mar Nero, è stata vittima di un attacco con droni lanciato dalle forze russe. A riferirlo è stato il sindaco Hennadiy Trukhanov via Telegram, che ha denunciato colpi diretti contro un’area residenziale abitata da molte persone.

L’attacco ha causato il ferimento di tre persone e danneggiato diversi condomini, aumentando ancora di più le preoccupazioni per la popolazione civile. Odessa rappresenta uno snodo strategico per l’Ucraina, in quanto porto sul Mar Nero, pertanto gli attacchi contro la città mostrano quanto il conflitto sia ancora lontano da una soluzione.

La comunità internazionale osserva con attenzione queste azioni, che complicano ulteriormente il percorso verso una tregua. Gli scontri recenti sottolineano la difficoltà a frenare i raid militari mentre si cerca di portare a termine un dialogo tra le parti coinvolte.

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