Il primo ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, ha delineato una strategia economica ambiziosa durante il suo intervento alla Fiera internazionale di Salonicco. Con un focus su salari, occupazione e sostenibilità ambientale, Mitsotakis ha evidenziato le sfide attuali e future che il Paese dovrà affrontare. Analizziamo i principali punti del suo programma.
Le sfide dell’agenda economica
Convergenza dei salari e crescita dell’occupazione
Nel suo discorso, Mitsotakis ha messo in evidenza le nove sfide cruciali per il suo governo. Un tema centrale è la necessità di un’armonizzazione tra i salari del settore pubblico e quelli del settore privato. Questo passo è considerato fondamentale per garantire una crescita equa e sostenibile, nonché per migliorare il potere d’acquisto degli italiani. Inoltre, il premier ha sottolineato l’impegno del governo nella promozione e nell’incremento dell’occupazione, con l’obiettivo di ridurre la disoccupazione attualmente elevata, che si attesta al 10%.
Il primo ministro ha dichiarato: “Oggi non porto con me un bagaglio di benefici frivoli, ma solo suggerimenti per opzioni utili ed efficaci.” Questo messaggio è particolarmente significativo in un momento in cui la Grecia è sotto osservazione da parte della Commissione europea, insieme ad altri paesi, per eccessi di spesa. Mitsotakis ha enfatizzato la sua determinazione a evitare che la Grecia ricada in una situazione di deficit insostenibile.
Pensioni e salari minimi: misure immediate
Tra le 45 misure annunciate, la proposta di aumentare le pensioni per due milioni di pensionati spicca come una mossa volta a migliorare le condizioni di vita di una parte vulnerabile della popolazione. Le pensioni più alte entreranno in vigore all’inizio del prossimo anno, offrendo un sollievo economico atteso da molti.
Inoltre, è previsto un incremento del salario minimo a partire dal mese di aprile. Queste misure si inseriscono in un piano di spesa complessivo di 3 miliardi di euro, equivalenti all’1,5% del PIL, destinato a supportare il tessuto sociale ed economico della nazione.
La risposta alla crisi demografica e climatica
Il recupero dai periodi difficili
La Grecia sta ancora cercando di riprendersi dagli strascichi della crisi di bilancio che ha colpito il Paese dal 2009 al 2018, un periodo in cui la sua economia ha subito un contraccolpo devastante, perdendo quasi un quarto del suo valore. La lunga serie di misure di austerità , necessarie per stabilizzare il bilancio nazionale, ha portato a notevoli riduzioni di salari e pensioni, lasciando la popolazione in una situazione di grande precarietà .
Nonostante tale contesto difficile, alcuni segnali di ripresa si fanno notare, come un incremento del salario medio nel corso degli anni. Tuttavia, il dato sulla disoccupazione resta preoccupante, collocando il Paese ai vertici delle statistiche europee in questo campo. Contemporaneamente, il potere d’acquisto dei cittadini greci continua a essere uno dei più bassi all’interno dell’Unione Europea.
Impegno verso la sostenibilitÃ
Mitsotakis ha anche richiamato l’importanza della lotta al cambiamento climatico, sottolineando come eventi naturali estremi, come incendi e inondazioni, abbiano avuto un impatto devastante non solo sull’ambiente, ma anche sulle finanze pubbliche. La transizione verso un’economia verde è considerata non solo fondamentale per il futuro del Paese, ma anche una risposta necessaria alle emergenze climatiche che attanagliano la Grecia e il Mediterraneo.
In un momento storico in cui le questioni ecologiche occupano un posto di rilievo nell’agenda politica mondiale, il governo greco si propone di attuare politiche volte a promuovere la sostenibilità , facendo della transizione verde una pietra miliare del proprio programma. La sfida è ambiziosa e richiederà un impegno costante e deciso per garantire un futuro migliore ai cittadini greci.