La basilica di san pietro ospita il ritiro in preparazione alla seconda sessione del sinodo

Il ritiro spirituale alla Basilica di San Pietro, guidato dall’arcivescovo Costelloe, ha preparato i 367 partecipanti al Sinodo sulla Sinodalità, enfatizzando l’importanza delle relazioni e dell’ascolto nella comunità ecclesiale.
La Basilica Di San Pietro Ospi La Basilica Di San Pietro Ospi
La basilica di san pietro ospita il ritiro in preparazione alla seconda sessione del sinodo - Gaeta.it

A pochi giorni dall’inizio della seconda sessione del Sinodo sulla Sinodalità, la Basilica di San Pietro ha accolto i partecipanti per un ritiro spirituale. L’arcivescovo di Perth, monsignor Timothy Costelloe, ha guidato una liturgia ricca di riflessioni sul significato della sinodalità e sull’importanza dell’interazione umana nelle dinamiche ecclesiali. Durante la Messa, Costelloe ha invitato tutti i 367 partecipanti a rivolgere la propria attenzione verso Gesù, per comprendere come incarnare i principi di pazienza, sensibilità e compassione nelle relazioni all’interno della Chiesa.

La preparazione spirituale al sinodo sulla sinodalità

Il ritiro ha rappresentato un momento cruciale di riflessione per i membri coinvolti nel Sinodo. L’arcivescovo Costelloe ha richiamato le parole di San Girolamo, sottolineando che “l’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo”. Questa affermazione invita i partecipanti a non dimenticare mai l’importanza dell’insegnamento di Gesù mentre cercano di comprendere cosa Dio desidera dalla Chiesa in questo periodo storico. L’arcivescovo ha esortato i partecipanti a concentrarsi su come vivere concretamente la sinodalità, piuttosto che limitarsi a discuterne il significato. La sfida che li attende è, dunque, quella di vivere come comunità unite, pronte a essere segni tangibili di comunione e unità tra le persone.

Nel corso della celebrazione, Costelloe ha enfatizzato il concetto di Chiesa come “Chiesa sinodale in missione”, sottolineando l’urgenza di non trascurare il legame tra i membri della comunità cristiana. Queste riflessioni pongono domande fondamentali sulla formazione di una Chiesa che possa rispondere attivamente alle sfide contemporanee, richiamando così ognuno a un impegno personale nell’azione comune.

L’importanza delle relazioni e del dialogo interiore

Una delle tematiche centrali del ritiro si è concentrata sull’importanza delle relazioni, evidenziando che l’incontro tra le persone è cruciale per costruire una comunità autentica. L’arcivescovo ha fatto riferimento all’atto della Creazione, esemplificato attraverso la storia di Adamo ed Eva, per spiegare come le relazioni siano parte integrante del disegno divino. La sinodalità, quindi, viene vista come un percorso che si snoda attraverso il riconoscimento reciproco e la costruzione di legami fraterni.

Durante il ritiro, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di partecipare ai “Colloqui nello Spirito”, momenti di condivisione e dialogo che hanno permesso di riflettere su relazioni interpersonali e sull’atteggiamento da assumere nelle diverse circostanze. Costelloe ha richiamato le parole di San Paolo all’interno della lettera ai Filippesi, invitando i partecipanti a vivere con lo stesso atteggiamento che era in Cristo Gesù, ponendo l’accento sull’importanza di un dialogo aperto e sincero tra i membri della comunità.

Un esempio da seguire: le relazioni di Gesù

L’arcivescovo Costelloe ha esaminato le relazioni di Gesù, sottolineando come esse rappresentino un modello di interazione umana profonda e piena di significato. Ha descritto la pazienza mostrata da Gesù verso i suoi discepoli, che spesso non lo comprendevano e lo deludevano, come una lezione fondamentale per tutti i membri della Chiesa. Questa pazienza è, infatti, essenziale per affrontare le sfide e le difficoltà in una comunità.

Inoltre, Costelloe ha messo in evidenza la sensibilità di Gesù nei confronti degli oppressi e dei peccatori, illustrando come tale atteggiamento possa risultare liberatorio. Anche la compassione di Gesù per chi si trova ai margini della società deve fungere da modello per i membri della Chiesa. L’arcivescovo ha esortato i partecipanti a imitare queste qualità nella loro vita quotidiana, affinché possano essere sempre più vicini a Cristo e alle sue intenzioni.

L’invito a una chiesa accogliente e in ascolto

Costelloe ha concluso il suo intervento richiamando l’attenzione sull’invito di Cristo a essere una Chiesa accogliente e in missione. Nella sua lettera ai discepoli, Gesù afferma: “Io sono la Via; Io sono la Verità; Io sono la Vita”, evidenziando come la Chiesa debba imparare da lui le modalità per accogliere e ascoltare. Questo è un insegnamento fondamentale per tutti i partecipanti al Sinodo, poiché abbracciare la povertà e l’umiltà è essenziale per l’autenticità dell’impegno ecclesiale.

Infine, l’arcivescovo di Perth ha invitato alla preghiera e all’intercessione di Maria affinché lo Spirito Santo guidi le discussioni e le decisioni del Sinodo, promuovendo l’armonia piuttosto che il disordine. Un invito tassativo che indica come la Chiesa, formata da comunità viventi, debba cercare ogni giorno di essere un sacramento di comunione con Dio e di unità tra le persone.

Ultimo aggiornamento il 30 Settembre 2024 da Armando Proietti

Google News Subscription Box
Seguici su Google News
Resta aggiornato con le ultime notizie 📰
Seguici ora!
Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gestione cookie