La Basilicata si sta affermando come un centro strategico nell’industria spaziale, grazie alla sinergia tra istituzioni, università e aziende. Un tema che è stato al centro delle dichiarazioni del presidente della Regione, Vito Bardi, durante il simposio internazionale “Nereus” a Tolosa, in Francia. Con un focus sull’innovazione e la ricerca, la regione punta a consolidare la sua posizione all’interno della ‘space economy’ europea.
Le istituzioni e il supporto alla ricerca spaziale
In Basilicata, la presenza di diversi centri e istituzioni di ricerca è un elemento chiave per lo sviluppo del settore spaziale. Tra i principali attori troviamo l’Agenzia Spaziale Italiana, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, Enea e l’Università degli Studi della Basilicata. Queste istituzioni contribuiscono a una rete di competenze e risorse che alimentano progetti e innovazioni nel campo dell’aerospazio. La Regione ha puntato molto su queste collaborazioni sin dalla scorsa legislatura, riconoscendo l’importanza strategica del settore.
Uno degli obiettivi primari è quello di facilitare la cooperazione tra le varie entità coinvolte, da piccole e medie imprese a grandi aziende come E-geos, parte del Gruppo Leonardo. Questa sinergia ha portato alla creazione di un cluster denominato Clas e di un distretto tecnologico, Tern, che si concentrano sulla ricerca e sull’innovazione. Questo ecosistema è visto come un valido asset per attrarre investimenti e stimolare progetti pionieristici nel settore.
Nereus: la rete delle regioni europee coinvolte nella space economy
Il presidente Bardi, in qualità di vicepresidente di Nereus, ha evidenziato l’importanza di questa rete per le regioni europee che si dedicano alla space economy. Nereus si propone di lavorare come una voce unica per rappresentare gli interessi delle regioni presso le istituzioni europee. “Siamo convinti che Nereus sia una piattaforma utile per contribuire alla politica spaziale dell’Unione Europea,” ha affermato Bardi. La rete si impegna a facilitare la cooperazione tra le regioni, così come con agenzie spaziali, università e centri di ricerca.
L’approccio collaborativo è fondamentale anche per lo sviluppo di progetti congiunti, come il progetto Interreg Satsdifaction. Questa iniziativa coinvolge diversi partner internazionali, tra cui la Regione Veneto, Occitania, Azzorre, Podkarpackie e l’intero ecosistema Nereus. L’obiettivo principale di questo progetto è integrare infrastrutture di dati satellitari e territoriali, offrendo un supporto concreto per il governo e il processo decisionale a livello subnazionale. Attraverso queste collaborazioni, la Basilicata si apre a nuove opportunità e interlocuzioni con partner in grado di apportare valore e innovazione.
Opportunità di investimento e prospettive future
La Basilicata non è soltanto un centro di ricerca; sta rapidamente evolvendo in un terreno fertile per gli investimenti nel settore aerospaziale. “Tante aziende dell’aerospazio sono interessate a investire nel nostro territorio,” ha dichiarato Bardi, sottolineando come l’industria potrebbe giocare un ruolo essenziale nel futuro economico della regione. Questo interesse crescente da parte delle aziende rappresenta una conferma della direzione intrapresa dalla Regione verso uno sviluppo sostenibile e innovativo.
Il panorama dell’industria spaziale in Basilicata si presenta quindi ricco di potenzialità, anche grazie alle politiche di incentivo e supporto messe in atto dal governo regionale. Investire in questo settore significa non solo attivare nuove opportunità economiche, ma anche contribuire a un avvenire che abbraccia l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale. La visione strategica della Regione e il suo impegno verso la ricerca e la collaborazione internazionale pongono la Basilicata in una posizione privilegiata per i prossimi sviluppi dell’industria spaziale.
Ultimo aggiornamento il 3 Ottobre 2024 da Laura Rossi