La biblioteca popolare circolante di Napoli intitolata al professor Agostino Collina

La biblioteca popolare circolante di Napoli intitolata al professor Agostino Collina

La Biblioteca Popolare Circolante di Napoli cambia nome in onore del fondatore professor Agostino Collina, sottolineando il suo ruolo cruciale nella cultura del Rione Luzzatti e nel panorama letterario.
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La biblioteca popolare circolante di Napoli intitolata al professor Agostino Collina - Gaeta.it

La Biblioteca Popolare Circolante di Napoli, un luogo emblematico per la cultura della città e noto anche per il suo legame con la saga de “L’Amica Geniale“, ha cambiato intestazione. Da oggi, porta il nome del professor Agostino Collina, figura fondamentale che negli anni ’50 ha fondato questo importante punto di riferimento culturale per il Rione Luzzatti, investendo risorse personali per renderlo accessibile a tutti. In questo articolo, esploreremo la storia dietro questa biblioteca, l’importanza del suo nuovo nome e le fasi del lungo percorso che hanno portato a questo significativo riconoscimento.

La storia della biblioteca popolare circolante

Fondata nel dopoguerra, la Biblioteca Popolare Circolante di Napoli è emersa come una risposta agli stravolgimenti portati dalla Seconda Guerra Mondiale. In un contesto di povertà e devastazione, il professor Agostino Collina si adoperò per fornire un luogo di socializzazione e crescita culturale alla comunità. Investendo i propri risparmi, acquistò libri e attrezzature, rendendo il suo sogno una realtà. Con il passare degli anni, la biblioteca è diventata un rifugio per giovani lettori e un punto di aggregazione per gli abitanti del Rione.

L’importanza della biblioteca è accentuata dalla sua presenza in opere di grandi scrittori napoletani, come Domenico Starnone, che ha dato vita a personaggi e situazioni ispirate proprio a questa realtà. La biblioteca, spesso citata come sfondo nella trama di “L’Amica Geniale” di Ferrante, rappresenta un nodo cruciale nella narrativa contemporanea, simbolo di speranza e riscatto.

Il cambiamento dell’intestazione

Negli ultimi anni, la Biblioteca era intitolata al professor Andreoli, un matematico di rilievo. Tuttavia, molti cittadini, tra cui il consigliere Carmine Stabile e la presidente della IV Municipalità, hanno sentito l’esigenza di rendere omaggio a Collina, il fondatore. Questo desiderio si è trasformato in un impegno da parte della comunità, sfociando in un percorso che si è rivelato lungo e impegnativo.

L’ex assessora Alessandra Clemente, che all’epoca si occupava anche della Toponomaica, ha avuto un ruolo cruciale nel promuovere il cambiamento dell’intestazione. La battaglia per il nuovo nome ha riunito diverse figure del quartiere, creando una coesione tra residenti e funzionari pubblici. Questa lotta ha dato vita a tavoli di discussione, petizioni e incontri pubblici, mobilitando l’interesse della cittadinanza, determinata a onorare la memoria di un uomo che tanto ha fatto per loro.

La cerimonia di intitolazione

La cerimonia per la nuova intestazione si è svolta in un clima di festa e commozione. Tra gli ospiti, erano presenti i nipoti del professor Collina, che hanno condiviso aneddoti e ricordi del loro nonno, sottolineando l’importanza del suo lavoro. La presidente della municipalità, Maria Caniglia, ha scoperto la nuova targa con il nome del professore, segnando un momento significativo per la comunità.

Oltre alla celebrazione della nuova intestazione, l’evento ha rappresentato un’opportunità per rafforzare l’impegno della comunità nei confronti della Biblioteca. Negli ultimi mesi, infatti, si era paventato il rischio di chiusura di questo spazio culturale. L’intitolazione serve quindi non solo a onorare il passato, ma anche a garantire un futuro per un luogo di condivisione e crescita personale, ancora oggi vitale per il Rione Luzzatti.

Riflessioni sul futuro della biblioteca

Il cambio dell’intestazione della Biblioteca Popolare Circolante segna un nuovo capitolo nella sua storia. Con il nome del professor Collina scolpito nella targa, la comunità ha rinnovato il proprio impegno per la cultura e l’istruzione. Questo cambiamento invita a riflettere su come spazi come la biblioteca possano influenzare le generazioni future, incentivando la lettura e la partecipazione attiva della cittadinanza.

La biblioteca non rappresenta unicamente un luogo fisico dove accedere ai libri, ma diventa simbolo di un’epoca e di esperienze collettive. La nuova intestazione, infatti, riflette l’importanza di riconoscere e celebrare chi ha contribuito a costruire il tessuto culturale di un quartiere, rinforzando i legami tra passato e presente. La biblioteca continua a essere un faro culturale, destinato a illuminare le menti delle future generazioni attraverso l’amore per la lettura e la conoscenza.

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