La bocciatura del nutriscore: una vittoria per l'italia e la dieta mediterranea

La bocciatura del nutriscore: una vittoria per l’italia e la dieta mediterranea

La Commissione Europea rivede il Nutriscore, suscitando polemiche in Italia. Gian Marco Centinaio critica l’etichetta per la sua scarsa scientificità e difende la dieta mediterranea e i prodotti locali.
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La bocciatura del nutriscore: una vittoria per l'italia e la dieta mediterranea - Gaeta.it

La recente decisione della Commissione Europea riguardo al sistema di etichettatura Nutriscore ha sollevato un ampio dibattito all’interno delle istituzioni italiane. Secondo il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, questo passo potrebbe rappresentare una battaglia vinta da chi è stato strenuo oppositore di tale etichetta, a partire dalla Lega. Questo evento viene considerato non solo come un trionfo politico, ma anche come una riflessione sulle basi scientifiche delle etichette alimentari, con un invito a rivalutare altre pratiche di etichettatura.

La posizione della lega e le critiche al nutriscore

Gian Marco Centinaio ha espresso il suo disappunto nei confronti del Nutriscore, definendolo un sistema che non tiene conto delle reali qualità dei cibi. Secondo lui, le fragili fondamenta scientifiche su cui si basa l’algoritmo di questo sistema di etichettatura hanno portato a una semplificazione eccessiva che confonde i consumatori. Centinaio ha sottolineato come il Nutriscore possa creare una falsa equivalenza tra alimenti che non possono essere paragonati, come le patatine fritte e le verdure. Questa comparazione è ritenuta fuorviante e non informativa per il consumatore.

Il vicepresidente del Senato ha anche esteso le sue critiche alle etichette allarmistiche sul vino, richiamando la Commissione Europea a considerare con attenzione l’impatto che queste possono avere. La sua posizione si basa sulla convinzione che le etichette dovrebbero informare correttamente i consumatori senza generare allarmismi infondati. Centinaio ha affermato che è fondamentale riconoscere le differenze tra prodotti alimentari, esortando a non comparare il vino, una bevanda tradizionale e parte dei pasti in molte culture, con superalcolici e sigarette.

La difesa della dieta mediterranea

In un contesto in cui le multinazionali giocano un ruolo sempre più preponderante nel mercato alimentare, Centinaio ha ribadito l’importanza della dieta mediterranea, rimarcando la necessità di tutelare i prodotti tipici del territorio italiano. La dieta mediterranea, conosciuta per i suoi benefici per la salute e la longevità, rappresenta un patrimonio culturale e alimentare che il senatore intende difendere a ogni costo. Centinaio sostiene che alimenti legati a tradizioni locali devono avere un riconoscimento e una valorizzazione a livello europeo, piuttosto che cedere spazio a scelte suggerite da interessi commerciali.

Il senatore ha concluso il suo intervento ribadendo che la Lega continuerà a lavorare per proteggere e promuovere prodotti genuini e nutrizionali, resistendo alle pressioni delle imprese del settore alimentare. Secondo lui, il futuro delle etichette alimentari in Europa dovrebbe passare attraverso un’autentica valorizzazione delle caratteristiche uniche dei vari prodotti, piuttosto che sulla semplificazione delle informazioni per il consumatore.

La questione dell’etichettatura alimentare, quindi, non si limita a un dibattito tecnico ma si interseca profondamente con temi di salute pubblica, cultura e economia. Le scelte fatte a Bruxelles avranno un impatto significativo non solo sulla salute dei consumatori, ma anche sull’industria alimentare e sulla preservazione delle tradizioni culinarie italiane.

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