La bottega degli orafi fiorentini che conquista Hollywood con "Conclave"

La bottega degli orafi fiorentini che conquista Hollywood con “Conclave”

Un orafo fiorentino, Riccardo Penko, ha creato oltre 500 gioielli per il film “Conclave”, unendo tradizione artigianale e cinema, contribuendo così a un’esperienza autentica per gli attori.
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La bottega degli orafi fiorentini che conquista Hollywood con "Conclave" - Gaeta.it

Un giovane orafo fiorentino è diventato protagonista della cerimonia degli Oscar, contribuendo alla creazione degli accessori indossati dagli attori del film “Conclave“. Riccardo Penko, un artigiano della terza generazione di una famiglia di orafi, ha trasformato la sua passione in un’opportunità che lo ha portato nel cuore dell’industria cinematografica. Oltre a rappresentare un’importante tradizione artistica, il suo lavoro riflette anche l’abilità di un maestro artigiano capace di entrare nel mondo del grande cinema.

Un incontro fortunato

Il tutto ha avuto inizio quando Ilaria Marmugi, la costumista del film, ha contattato la famiglia Penko. La scelta di rivolgersi a loro è stata determinata dall’esperienza nella creazione di gioielli per la ritualità e l’arte sacra, radicata nella storia della loro impresa. Nel giro di pochi giorni, l’11 settembre 2022, l’atelier ha ricevuto l’incarico di fornire oltre 500 pezzi. La mole di lavoro da svolgere era notevole, ma la squadra ha affrontato la sfida con determinazione, certa dell’importanza del proprio contributo al film.

Per tre mesi, la famiglia Penko si è immersa in un attento studio della sceneggiatura e dei personaggi. Ogni gioiello è stato pensato per riflettere il carattere e le caratteristiche di chi lo indossava, dai gemelli eleganti a croci e spille finemente lavorate.

Tecniche tradizionali e materiali preziosi

La creazione di questi gioielli ha richiesto un’adeguata selezione di materiali, tra cui argento e leghe di oro. L’uso di pietre preziose come granati, topazi, lapislazzuli e pietre di luna ha ulteriormente elevato il valore estetico e simbolico degli oggetti creati. Le tecniche utilizzate sono le tradizionali tecniche fiorentine: il traforo, l’incisione a bulino e la fusione a cera persa. Ogni pezzo, come le croci incise fronte e retro, è stato accompagnato da un libretto che ne spiega il significato e la simbologia.

L’accuratezza con la quale è stato svolto il lavoro ha permesso agli attori di calarsi profondamente nei ruoli che rivestivano, creando una connessione autentica con il personaggio. Le scelte stilistiche fatte nella progettazione dei gioielli hanno permesso una distinzione significativa, specialmente quando la maggior parte dei personaggi condivideva una tunica nera uniforme.

L’esperienza al Festival del Cinema

Le settimane passate a lavorare freneticamente per “Conclave” sono state molto intense per Riccardo e il suo team. “Il lavoro ha richiesto salti di sabato, domenica e notti in bianco, ma ne è valsa la pena,” afferma con orgoglio. Tra le esperienze più emozionanti, Riccardo ricorda di aver consegnato un gioiello rappresentativo a Stanley Tucci, uno degli attori principali del film. L’incontro si è tenuto presso Agbo, la casa di produzione fondata dai fratelli Joe e Anthony Russo, noti per il loro contributo all’industria cinematografica.

La consegna di quel pezzo non è stata solo un semplice gesto ma un momento carico di emozione, simbolizzando il legame tra la tradizione artigianale fiorentina e il mondo del cinema. Tucci, con il suo profondo amore per l’Italia e la cultura italiana, ha accolto il dono con grande entusiasmo. “Spero che porti con sé il ricordo di noi e del film,” ha affermato Riccardo, evidenziando il forte legame che il lavoro artigianale può creare anche oltre oceano.

Guardando al futuro

Con gli occhi puntati sugli Oscar e la consapevolezza che un riconoscimento per i costumi potrebbe anche premiare il loro lavoro, Riccardo non potrà battersi per il premio sul tappeto rosso. Tuttavia, la sua passione e dedizione per l’arte orafa rimangono il suo vero orgoglio. “Tiferò da Los Angeles,” conclude Riccardo, con la certezza che il suo contributo a “Conclave” potrebbe lasciare un’impronta significativa nella storia del cinema. La sua avventura in questo affascinante mondo è solo all’inizio, e l’attenzione per la qualità artigianale continua a brillare, proprio come i gioielli che crea.

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