La Calabria affronta lo sciame sismico: aggiornamenti e misure di prevenzione

La Calabria affronta lo sciame sismico: aggiornamenti e misure di prevenzione

In Calabria, esperti e istituzioni discutono l’emergenza sismica e le misure di sicurezza, sottolineando l’importanza della prevenzione e della preparazione per affrontare gli sciami sismici.
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La Calabria affronta lo sciame sismico: aggiornamenti e misure di prevenzione - Gaeta.it

L’emergenza sismica è un tema di grande rilevanza in Calabria, dove uno sciame sismico recente ha suscitato preoccupazione tra la popolazione. Durante un incontro tecnico nella Cittadella regionale, esperti e rappresentanti delle istituzioni hanno discusso la situazione attuale e le misure di sicurezza. Il professor Mario La Rocca, geofisico dell’Università della Calabria, ha fornito chiarimenti e indicazioni utili per affrontare la crisi in modo informato.

La natura dello sciame sismico

Nel corso dell’incontro, il professor La Rocca ha precisato che la durata breve e l’intensità ridotta degli eventi sismici non devono generare panico. Anzi, ha sottolineato come gli sciami sismici siano fenomeni comuni, riscontrabili in molte regioni del mondo. Negli ultimi giorni, l’attività sismica ha mostrato una certa stabilità, con una diminuzione degli eventi, ma non significa che il fenomeno sia completamente terminato.

Gli sciami possono protrarsi per periodi variabili, a volte per settimane, mesi e, in casi rari, anche per anni. Sebbene esista la possibilità che uno sciame inizi e si sviluppi in un terremoto più potente, La Rocca ha avvertito che, ad oggi, non ci sono strumenti scientifici in grado di prevedere questo tipo di eventi. Questo rientra nella complessità insita nella sismologia, dove la mancanza di certezze fa parte della quotidianità degli esperti nel settore.

La Calabria, con la sua posizione geologica, presenta un’alta vulnerabilità sismica. Il professor La Rocca ha commentato che si verificano mediamente due sciami sismici all’anno nel territorio calabrese. L’area coinvolta dallo sciame attuale si estende tra la Sila e l’Istmo di Marcellinara, e purtroppo non è possibile prevedere l’evoluzione dello sciame, se non in relazione alla sua area epicentrale. Per questo motivo, si raccomanda alla popolazione di documentarsi accuratamente, evitando di cadere vittime di notizie errate diffuse su social media.

L’importanza della prevenzione

Domenico Costarella, dirigente della Protezione Civile della Regione Calabria, ha affermato che la sensazione di allerta deve essere mantenuta, senza però cadere nel panico. Il panico può ostacolare la capacità di reazione e di gestione della situazione di emergenza. Durante l’incontro, si è messo in evidenza che le misure attuate fino a quel momento sono state adeguate e che tali riunioni servono per prepararsi a eventuali sviluppi e per comprendere le difficoltà e le preoccupazioni della comunità.

Costarella ha anche dichiarato che la valorizzazione della pianificazione da parte delle scuole e dei piani di evacuazione è stata dimostrata e che è fondamentale che il piano di emergenza rifletta la realtà locale. La Calabria, per via della sua predisposizione ai sismi, deve fare della prevenzione una priorità. La vulnerabilità delle strutture abitative e scolastiche aumenta il rischio ma può essere mitigata da interventi mirati e da una preparazione adeguata.

Ruolo delle istituzioni e delle scuole

L’incontro ha visto la partecipazione di varie figure istituzionali, tra cui il viceprefetto di Catanzaro, Vito Turco. Questi ha posto l’accento sulla necessità di un’attività di prevenzione ben pianificata e sulla responsabilità delle scuole di adattare le proprie strutture alle normative sismiche. Ogni edificio deve essere valutato per le sue caratteristiche di resistenza e vulnerabilità. La comunicazione tra le scuole e le autorità locali diventa cruciale per garantire un’adeguata risposta in caso di emergenze.

Il comandante dei vigili del fuoco di Catanzaro, Giuseppe Bennardo, ha messo in discussione il protocollo di evacuazione, sottolineando che l’evacuazione deve avvenire con criterio, in particolare solo se ci sono segni visibili di pericolo. Bisogna garantire che, una volta evacuati, gli studenti trovino riparo in un luogo sicuro e che esistano strutture pronte a riceverli. La gestione della sicurezza scolastica deve quindi prevedere strategie chiare e ben definite.

Cristiano Masciari dell’Ufficio scolastico regionale ha richiamato l’importanza della preparazione emotiva degli studenti, sottolineando come sia essenziale gestire le ansie legate agli eventi sismici con l’aiuto delle figure educative. È fondamentale che i ragazzi percepiscano un clima di sicurezza, nonostante il rischio sismico non possa mai essere eliminato del tutto.

Un’azione comune di vigilanza, consapevolezza ed educazione può quindi contribuire a ridurre l’impatto degli eventi sismici sulla società calabrese, unendo la preparazione tecnica a quella emotiva per affrontare le eventuali sfide future.

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