Il settore faunistico venatorio nella Campania ha registrato significativi sviluppi, segnando una svolta nel modo in cui la Regione gestisce le proprie risorse naturali. Con l'approvazione del Piano Faunistico Venatorio regionale e le recenti modifiche al Calendario Venatorio 2024/25, la Giunta e il Consiglio regionale intendono promuovere una gestione sostenibile della fauna selvatica, rispondendo così sia alle indicazioni tecniche ricevute da organismi nazionali sia alle esigenze locali.
Approvazione del Piano Faunistico Venatorio Regionale
Il Consiglio regionale della Campania ha recentemente accolto con favore il Piano Faunistico Venatorio, che rappresenta uno strumento essenziale per la pianificazione e il governo delle risorse faunistiche nella regione. Questo piano si propone di stabilire chiare linee guida per la gestione della fauna selvatica omeoterma, delineando obiettivi a medio termine nel contesto del territorio agro-silvo-pastorale. L'Assessore all'Agricoltura, Nicola Caputo, ha evidenziato l'importanza di un approccio basato su dati tecnici e scientifici, in linea con le indicazioni ricevute dagli enti di riferimento come l'Ispra e il Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale.
L'approvazione di questo piano è stata frutto di un intenso lavoro collaborativo, che ha coinvolto esperti e associazioni di settore. Le consultazioni pubbliche hanno consentito di raccogliere idee e suggerimenti, creando un quadro di riferimento condiviso che augura di favorire un dialogo costruttivo tra gli attori coinvolti nella gestione della fauna. Obiettivo primario è garantire un equilibrio tra la conservazione degli habitat naturali e le attività venatorie, un aspetto cruciale per la sostenibilità ambientale.
Il Piano Faunistico Venatorio definisce non solo le modalità di gestione, ma anche le tempistiche e le procedure per il prelievo delle specie, promuovendo un approccio integrato e rispettoso delle biodiversità locali. Grazie a questi sforzi, la Campania si prepara a un futuro in cui la fauna selvatica riceverà una tutela più adeguata e pianificata.
Modifiche al Calendario Venatorio 2024/25
In parallelo all'approvazione del Piano Faunistico, la Giunta regionale ha adottato modifiche significative al Calendario Venatorio per la stagione 2024/25. Questo documento non solo stabilisce le date di apertura della caccia, ma definisce anche le specie che possono essere cacciate e le modalità di prelievo. Secondo quanto comunicato dall'Assessore Caputo, la preapertura della caccia è prevista per i giorni 7, 8 e 11 settembre 2024, concentrandosi su specie come la cornacchia grigia, la gazza, la ghiandaia e il colombaccio, ma esclusivamente attraverso la modalità della caccia da appostamento.
La programmazione prosegue con l'inizio del prelievo venatorio generale il 15 settembre, con specifiche modifiche che riguardano la caccia del colombaccio, consentita fino al 16 gennaio 2025, e l'avvio del prelievo per altre specie a partire dal 21 settembre. Le specie interessate a questo prelievo includono il porciglione, il fagiano e la quaglia. Tali modifiche rispondono a necessità di adattamento alle indicazioni fornite dagli organismi consultivi, mirando a una gestione che sia in linea con le pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente.
Questo aggiornamento del calendario è concepito per garantire un equilibrio tra le esigenze venatorie e la conservazione della biodiversità, ponendo il focus su un prelievo sostenibile e controllato, che non comprometta le popolazioni di fauna selvatica. La Giunta si è impegnata a seguire le raccomandazioni degli esperti al fine di tutelare il patrimonio naturale della Campania.
Il nuovo approccio mostrato dalla Regione rappresenta quindi uno sforzo collettivo per migliorare la gestione faunistico-venatoria, con un occhio attento sia al patrimonio ecologico che alle tradizioni locali.
