Il dossier “Comuni Ricicloni” celebra la sua ventesima edizione, proponendo un’analisi dettagliata sullo stato della raccolta differenziata nella regione Campania. In questo ventennio, sono stati affrontati momenti di crisi ma anche raggiunti risultati significativi grazie all’impegno di numerosi comuni. La gestione dei rifiuti si è trasformata in un pilastro per costruire un’economia sostenibile e circolare, con un incremento notevole nel numero di Comuni Ricicloni, che è passato da 69 nel 2004 a 323 nel 2023. Questo passaggio rappresenta un incremento del 368%, con un aumento della percentuale di raccolta differenziata che ha toccato il 57%.
La crescita della raccolta differenziata in Campania
Negli ultimi vent’anni, la Campania ha compiuto enormi progressi nella gestione dei rifiuti, nonostante le numerose problematiche che ha dovuto affrontare. L’incremento dell’11% di raccolta differenziata nel 2003, che è salito a ben 57% nel 2023, testimonia la volontà dei comuni di abbracciare pratiche sostenibili. Ciò che una volta veniva percepito come un obbligo si è trasformato in una strategia vincente per il futuro. I cittadini e le amministrazioni hanno cominciato a comprendere che una gestione responsabile dei rifiuti è essenziale per proteggere l’ambiente e per costruire un modello economico che promuova il riciclo e la sostenibilità .
Nel 2023, sono stati registrati 117 Comuni Rifiuti Free, ossia comuni dove la raccolta differenziata supera il 65% e la produzione di rifiuti indifferenziati è limitata a 75 kg per abitante all’anno. Questo dimostra che l’impegno locale è fondamentale. La provincia di Salerno si distingue per il numero di comuni virtuosi, addirittura il 41% dei comuni in questa provincia riescono a rispettare i criteri stabiliti. Tuttavia, è fondamentale un’azione coordinata per garantire che anche le aree che mostrano difficoltà possano raggiungere questi traguardi.
Le voci degli esperti: le sfide da affrontare
Durante la presentazione del dossier a Salerno, Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania, ha messo in evidenza le sfide che rimangono. Nonostante i progressi evidenti, molte amministrazioni faticano a raggiungere la soglia del 65%. Soprattutto, Napoli, storicamente in difficoltà , necessita di uno sforzo concentrato per recuperare il gap accumulato nel tempo.
L’analisi dei dati chiarisce che 227 comuni, per una popolazione di circa 3,6 milioni di abitanti, non sono riusciti a rispettare gli obiettivi normativi. Questo significa che un buon numero di cittadini è coinvolto in pratiche di gestione dei rifiuti che non sono adeguate o efficienti. Mariateresa Imparato ha sottolineato l’importanza di un piano d’azione specifico, che preveda un coordinamento regionale, per supportare quelle amministrazioni che stentano a raggiungere i risultati desiderati.
I Comuni Ricicloni: un’eccellenza da preservare
Nel 2023, i Comuni Ricicloni, che hanno superato il 65% di raccolta differenziata, sono 323. I dati indicano che Morigerati, Domicella e Cimitile occupano i primi tre posti della classifica. Un aspetto interessante di questa ventennale storia riguarda i comuni che hanno mantenuto standard di raccolta differenziata ai massimi livelli per anni. Sant’Arcangelo all’Esca, comune virtuoso da ben 18 anni, insieme ad altri come Bellizzi e Chiusano San Domenico, rappresentano un modello da seguire.
Questi risultati non solo evidenziano l’importanza della partecipazione attiva dei cittadini, ma anche l’impatto di politiche e regolamenti che promuovono il riciclo. Le amministrazioni comunali devono continuare a lavorare su campagne di sensibilizzazione e incentivare comportamenti responsabili da parte dei cittadini.
Il futuro della gestione dei rifiuti in Campania
Per garantire un futuro sostenibile per la gestione dei rifiuti, la Campania prevede investimenti significativi in infrastrutture. Sono 13 gli impianti di trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani programmati, con un investimento di circa 273 milioni di euro. Questi impianti sono fondamentali non solo per trattare i rifiuti, ma anche per produrre biometano, contribuendo così a una gestione più efficiente degli scarti urbani.
Avere infrastrutture adeguate è essenziale per il successo del piano di raccolta differenziata. Come evidenziato da Mariateresa Imparato, è cruciale che gli interventi vengano completati rapidamente per garantire risultati positivi sia sul fronte ambientale che economico. La creazione di centri di raccolta e trasferenza ha rappresentato un passo importante, ma è evidente che ci sia ancora molto da fare per migliorare ulteriormente la situazione.
La Campania si trova dunque a un bivio. Potrà affermarsi come esempio di buona pratica per altre regioni o continuare a lottare con le proprie criticità . La responsabilità ricade non solo sulle istituzioni, ma anche su ogni cittadino. La strada è tracciata, ma il cammino richiede ancora impegno e determinazione.
Ultimo aggiornamento il 12 Dicembre 2024 da Laura Rossi