La Campania in prima linea nella lotta contro la peste suina: risultati incoraggianti e strategie efficaci

La Campania in prima linea nella lotta contro la peste suina: risultati incoraggianti e strategie efficaci

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La Campania in prima linea nella lotta contro la peste suina: risultati incoraggianti e strategie efficaci - Gaeta.it

La Campania sta affrontando con determinazione la minaccia della peste suina, contestualmente alla proliferazione dei cinghiali sul suo territorio. I risultati ottenuti dalle analisi effettuate a partire da maggio 2023 sono promettenti: non sono emersi nuovi casi di peste suina tra i maiali, un segnale positivo per l’economia agricola locale. L’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Caputo, ha dichiarato all’ANSA l’importanza di queste azioni nel contenere una situazione che potrebbe danneggiare gravemente il settore agricolo della regione.

L’importanza del monitoraggio e delle analisi a campione

Strategie di controllo e prevenzione

Dal mese di maggio 2023, la Campania ha intensificato le sue analisi a campione per monitorare la presenza di peste suina nel suo territorio. Queste operazioni hanno coinvolto un’ampia valutazione dei capi di bestiame, con un focus particolare sui maiali, i principali animali domestici a rischio. I risultati, che hanno evidenziato l’assenza di nuovi focolai di malattia, sono frutto di una strategia di monitoraggio e prevenzione che mira a proteggere il settore agricolo regionale da qualsiasi potenziale emergenza sanitaria.

L’impegno della Regione non si limita solo alla raccolta dei dati, ma si estende a un approccio operativo e diretto per affrontare la proliferazione della fauna selvatica, in particolare dei cinghiali. Questi animali, oltre a rappresentare un pericolo per la salute degli allevamenti suini, causano ingenti danni alle colture locali.

L’emergenza cinghiali e gli interventi attuati

Nel corso degli ultimi mesi, Nicola Caputo ha sottolineato l’emergenza rappresentata dalla diffusione dei cinghiali in Campania, che ha costretto gli agricoltori a vivere una situazione di stress costante a causa dei danni provocati ai raccolti. Per far fronte a questa problematica, la Regione ha implementato una serie di misure che comprendono interventi di esercizio venatorio, monitoraggio e controllo della fauna selvatica.

L’amministrazione ha anche attivato azioni di risarcimento danni e ha prolungato i periodi di caccia, dimostrando di essere al fianco degli agricoltori nella lotta contro la proliferazione dei cinghiali, adottando una strategia multidimensionale composta sia da misure preventive che reattive.

Piano di abbattimento e gestione della fauna selvatica

Analisi e risultati dei controlli

Le analisi effettuate dalla Regione in zone di restrizione hanno coinvolto un numero significativo di animali selvatici e domestici: 2.153 cinghiali e 219 suini. I risultati parlano chiaro, con 44 cinghiali risultati positivi alla peste suina e zero casi tra i maiali. Questi dati, di fondamentale importanza, offrono un quadro rassicurante sulla salute del bestiame domestico e sulla gestione efficace della situazione.

Il piano di lotta alla peste suina comprende anche misure drastiche come la ricerca attiva delle carcasse per prevenire la diffusione della malattia e l’installazione di barriere di protezione. Inoltre, si prevede un significativo abbattimento della popolazione di cinghiali, mirando a ridurla di circa 38.000 unità entro il 2028 nelle aree non ancora infette.

Catture nel rispetto dell’ecosistema

Tra le azioni messe in atto figura l’uso delle gabbie Pig Brig, progettate per la cattura dei cinghiali. Queste gabbie sono gestite dai Gruppi Operativi Territoriali e sono strategicamente posizionate nei corridoi di passaggio degli animali per massimizzare l’efficacia delle catture. Fino ad oggi, queste operazioni hanno portato all’uccisione di 430 cinghiali, un’efficace misura per ridurre la popolazione di questi animali e il rischio di diffusione della malattia.

Il piano regionale si concentra su una gestione equilibrata della fauna selvatica, bilanciando esigenze economiche e sanitarie con la conservazione dell’ecosistema. Quest’approccio integrato non solo mira a contenere la peste suina, ma si prefigge anche di garantire la sostenibilità delle pratiche agricole e la protezione della biodiversità locale. In questo contesto, la Campania si dimostra all’avanguardia nella risposta alle crisi sanitarie e ambientali.

  • Marco Mintillo

    Marco Mintillo è un giornalista e blogger specializzato in cronaca e attualità, con una passione per i viaggi. Collabora regolarmente con Gaeta.it, un sito di riferimento per notizie e approfondimenti sulla città di Gaeta e oltre. Qui, Marco pubblica articoli che spaziano dall'analisi di eventi locali a questioni di rilievo internazionale, offrendo sempre una prospettiva fresca e dettagliata. La sua abilità nel raccontare i fatti attraverso la lente del viaggiatore gli ha guadagnato una fedele base di lettori che apprezzano la sua capacità di legare la cronaca mondiale alle storie del territorio.

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