La Capitanata celebra l'eccellenza enologica con la nascita dell'Associazione per lo Spumante Metodo Classico

La Capitanata celebra l’eccellenza enologica con la nascita dell’Associazione per lo Spumante Metodo Classico

La nascita dell’Associazione “Capitanata Spumante Metodo Classico” unisce sette cantine di San Severo per promuovere spumanti di alta qualità e valorizzare l’enoturismo nella storica regione della Capitanata.
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La Capitanata celebra l'eccellenza enologica con la nascita dell'Associazione per lo Spumante Metodo Classico - Gaeta.it

La Capitanata, una delle zone più significative per la viticoltura in Puglia, ha un motivo in più per festeggiare. È stata fondata l’Associazione “Capitanata Spumante Metodo Classico”, un progetto innovativo che unisce sette cantine di San Severo con l’intento di valorizzare il territorio e garantire la diffusione di spumanti di alta qualità. L’iniziativa punta non solo sulla qualità del prodotto, ma anche sulla promozione di un’autentica esperienza enoturistica, in grado di attrarre visitatori da tutto il mondo.

La tradizione vinicola di San Severo

San Severo si distingue per una ricca tradizione vinicola che ha radici profonde. Qui, il vitigno “bombino bianco” gioca un ruolo fondamentale grazie alla sua naturale acidità e ai delicati aromi, prerequisite essenziali per la produzione di spumanti di qualità. Le sette cantine che hanno trovato un comune accordo attraverso l’associazione sono riuscite a preservare questa eredità storica, combinando metodi tradizionali con tecniche moderne di vinificazione. La capacità di esportare i loro spumanti in mercati lontani come California, Giappone, Belgio e Germania testimonia l’impatto crescente della viticoltura locale nei mercati internazionali. Questi risultati offrono un segnale positivo per l’economia del territorio, dimostrando che, anche in un settore altamente competitivo, la qualità può emergere e prosperare.

Il commento del presidente Girolamo D’Amico

A commentare questo importante passo è il presidente dell’Associazione, Girolamo D’Amico, che ha messo in evidenza l’importanza delle sinergie tra i produttori locali. Secondo D’Amico, l’enoturismo rappresenta un’opportunità straordinaria per il marketing del territorio. “Non ci limitiamo a promuovere il nostro vino, ma raccontiamo una storia basata su passione, dedizione e rispetto per l’ambiente”, ha dichiarato. D’Amico ha anche menzionato le cantine ipogee di San Severo, autentici gioielli architettonici, che attraggono l’attenzione di un pubblico sempre crescente. Attualmente, la produzione annua delle cantine associate si aggira intorno alle 300 mila bottiglie, un risultato significativo che evidenzia l’impegno e la qualità raggiunta dai produttori locali.

Un patrimonio ipogeo unico

Un aspetto distintivo della tradizione vinicola di San Severo è rappresentato dalle sue cantine sotterranee, un labirinto di oltre 540 ipogei che si trovano sotto la città. Questi spazi, spesso di origine storica, non solo offrono un luogo unico per l’affinamento degli spumanti, ma sono anche un simbolo di come la storia e la cultura si intreccino con la produzione vinicola. La storia di queste strutture e il loro utilizzo attuale per la creazione di prodotti di alta qualità rendono San Severo un vero e proprio scrigno della cultura enologica.

Impegno per la qualità e la promozione del territorio

L’Associazione “Capitanata Spumante Metodo Classico” si propone di non limitare il suo operato alla sola produzione e promozione dei vini. È impegnata a garantire standard di qualità che rispondano ai criteri dei vari regimi DOP e IGP, sia per il territorio di San Severo, sia per la Puglia in generale. Attraverso una serie di iniziative come eventi, degustazioni e percorsi enoturistici, il progetto punta a trasformare San Severo e la Capitanata in riferimenti ideali per gli amanti del vino e per i turisti alla ricerca di esperienze autentiche. Questa strategia non solo mira a valorizzare la produzione vinicola, ma contribuisce anche a sviluppare l’economia locale, offrendo nuove opportunità di lavoro nel settore del turismo.

Girolamo D’Amico conclude evidenziando l’obiettivo di essere ambasciatori della qualità della Capitanata nel mondo. La loro speranza è che il vino possa diventare un simbolo distintivo della regione, rappresentando un’opportunità economica e culturale per il territorio stesso, nel segno dell’accoglienza e della qualità.

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